Arriva l’anti-Google?
Vi segnalo un’intervista apparsa su Punto informatico al Marketing Director di Overture Italia, Davide Corcione. La trovate qui (http://punto-informatico.it/p.asp?i=46766)
Tra gli spunti più interessanti, anche in relazione al modello Google:
- il ruolo della redazione di Overutre chiamata, per garantire un servizio di qualità agli utenti, a verificare la contestualità e la rilevanza delle inserzioni a pagamento
- la grande attenzione che Overture riserva alle piccole e medie aziende; da un lato con politiche di prezzo molto agressive, dall’altro con l’offerta di tool gratuiti (il Conversion Counter) in grado di far camprendere all’inserzionista, con investimenti contenuti, se il click generato sul motore di ricerca è o meno di qualità per il proprio business.
Buona lettura!
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11 febbraio 2004 @ 10:35
Mi sembra molto positivo che gli operatori del search engine advertising stiano adottando misure tali conciliare le esigenze di comunicazione delle aziende inserzioniste e la tutela dell’utenza.
Nella mia esperienza anche Google applica regole analoghe (in primis il controllo redazionale sulla coerenza fra messaggio, parola chiave ricercata e prodotti/servizi offerti dall’inserzionista) e consente di fare un tracking delle conversion a discrezione dell’azienda.
In altri termini è possibile impostare una qualsiasi ‘action’ desiderata da parte degli utenti (registrazione alla newsletter, iscrizione alla community, richiesta informazioni, prenotazione/acquisto online, viral marketing, etc.), su cui calcolare di volta in volta il ROI, o quanto meno una valorizzazione dell’effettivo costo per performance :)
11 febbraio 2004 @ 12:37
In effetti anche Google ha le sue linee guida per gli inserzionisti (potete darci un occhio andando su https://adwords.google.it/select/guidelines.html) Quello che mi ha colpito tuttavia è l’accento che nell’intervista il Direttore Marketing di Overture mette su questo tema del “controllo”.
Ho l’impressione che sempre più in futuro la competizione di marketing tra i search engines non sarà più guidata dall’ottimizzazione dello strumento di ricerca, ma piuttosto dalla capacità di generare “fiducia” negli utenti finali…