go.jpgChiunque abbia dovuto viaggiare per lavoro o per piacere in Europa, ha preso quantomeno in considerazione di utilizzare un volo di una compagnia no frills (o senza fronzoli). Un servizio molte volte spartano, minimo, che comunque raggiunge sempre l’obiettivo di portare a destinazione il cliente. Ultimamente poi viaggiando spesso tra Milano e Londra, devo dire che il livello del servizio si è incredibilmente alzato: puntualità svizzera (ma si dice ancora? :-)) e servizio molto buono.

Durante uno di questi viaggi ho trovato in una delle mille librerie londinesi un libro di Barbara Cassani, la fondatrice ed ex-CEO di GO, la compagnia economica di British Airways, venduta nel 2002 a Easyjet. Ora la Cassani è a capo del comitato olimpico di Londra 2012.


Devo dire che ho iniziato il libro con un pizzico di prevenzione: sarà il solito libro in cui un manager si loda: quanto sono stata brava a prevedere, che meeting quella volta, ho avuto una visione. E in parte è così. Le pagine in cui sembra di assistere alla beatificazione della Cassani ci sono. Ma per fortuna sono l’eccezione.

Per il resto si tratta della storia di una azienda di successo che in due anni ha raggiunto il profitto. Lanciata nel 1998 come una filiale completamente indipendente di British Airways, GO è riuscita ben presto ad essere presente sulle maggiori tratte europee. Soprattutto su quelle linee in cui le compagnie “tradizionali”, Alitalia, KLM, Air France, Iberia e British Airways stessa, offrono prezzi molto alti, giustificati (o non giustificati, dipende dai punti di vista) da una struttura e quindi da costi fissi da colosso.

Uffici spartani, campagne pubblicitarie a basso costo ma molto efficaci, stipendi contenuti, piani di marketing, team di lavoro motivatissimi, crisi da risolvere, negoziazioni, la Cassani illustra come siano riusciti a creare l’azienda dal nulla attraverso il lavoro quotidiano, frutto di un’ottima pianificazione e di un controllo attento dei costi. Ma non mancano anche le analisi della strategia e gli scontri con gli altri manager del gruppo BA, che in una avventura come questa non sono certo mancati.

Il libro fornisce anche un’ottima infarinatura della struttura del mercato dei trasporti aerei: costi, linee, quote di mercato, tassi di crescita, ecc.. Non mancano le curiosità, le feste, gli incontri particolari, no non ci sono intrighi amorosi, la Cassani pare essere felicemente sposata con due bambini.

L’epilogo (credo di non infrangere alcuna regolare aurea se ve lo racconto :)) è la vendita della compagnia aerea a Easyjet, un concorrente. La Cassani e i manager dell’azienda hanno lottato per cercare di acquisire l’azienda con un buy-out ma non ci sono riusciti. Sono stati traditi da BA e da 3i (un venture capital che nel frattempo era entrato nel capitale di GO) che hanno preferito monetizzare un ottimo investimento, ricavando la liquidità che avevano perso in altri investimenti meno azzeccati.

è un libro che consiglio. Perché fornisce un’ottima idea di come si svolgono le logiche aziendali, anche quello meno pratiche e più politiche. Perché racconta la storia di un’interessante e avvincente start up company. Perché pare di vivere le stesse sensazioni che qualcuno di voi avrà provato nel periodo della bolla speculativa. Perché consente di tenere allenato l’inglese per gli affari (per ora non c’è la versione italiana). Perché anche tu ti sarai chiesto come diavolo fanno a sopravvivere le compagnie aeree a basso costo.

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