radio.jpgAvrai sicuramente sentito parlare di Digital Audio Broadcasting (DAB). Radio Monte Carlo lo scorso dicembre ha trasmesso uno spot ad hoc decantandone le qualità. Le conferenze in cui si cerca di definire gli standard e studiare le applicazioni si sprecano. Si tratta di una nuova tecnologia che consente di trasmettere programmi radiofonici su canali digitali, con una migliore qualità del suono rispetto al segnale analogico e con un minore costo di distribuzione.

In Inghilterra la radio DAB è stata uno degli oggetti tecnologici più venduti durante lo scorso Natale. Se aggiungiamo la (non troppo) recente possibilità di ricevere i segnali delle più importanti stazioni attraverso il decoder satellitare, possiamo dire di trovarci di fronte ad una potenziale rivoluzione per le trasmissioni radio e quindi per il mezzo.


In Italia c’è un consorzio attivo fin dal 1996 che studia la radiodiffusione digitale. Nel consorzio vi sono le maggiori stazioni nazionali: Elemedia (Radio DeeJay, Radio Capital, m2o), RDS, Radio Maria, Radio Radicale, Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio 24 - Il Sole 24 Ore, Radio Italia Network.

Quali sono i cambiamenti che il DAB porterà nel modo di ascoltare la musica? Questa tecnologia entrerà nelle nostre case attraverso l’impianto stereo, il decoder satellitare e il PC. Saremo in grado di trasportarla con le radio portatili e le autoradio senza più dover risintonizzare la radio sulla corretta frequenza.

Le radio DAB saranno un concentrato di tecnologia in movimento. Avranno infatti la possibilità di ricevere segnali convertibili in immagini, oltre ovviamente a testo e dati. Gli utenti DAB potranno quindi ricevere i titoli delle canzoni trasmesse, ma anche contenuti editoriali (informazioni sul traffico), mappe interattive per la navigazione (indicazioni per raggiungere una località) e filmati.

Sono già state sviluppate radio e autoradio con uno schermo a colori in grado di riprodurre filmati. L’utente avrà così la possibilità di ricevere altre informazioni multimediali oltre a testo e suono: il video della canzone trasmessa, un gioco in Java, notizie, …

Non da ultimo il DAB è compatibile con tutti i protocolli di comunicazione mobile: GSM, 3G, UMTS. È sufficiente un chip per attivare la funzionalità all’interno dei telefoni cellulari, fornendo ai clienti degli operatori un canale di comunicazione su cui veicolare radio, testo, dati e filmati, come un normale ricevitore DAB.

Insomma, siamo di fronte ad una rivoluzione del mezzo che potenzialmente avrà impatti non solo sul modo in cui ascolteremo le trasmissioni, cambierà completamente l’esperienza dell’ascolto e il modo in cui utilizzeremo la radio. Per le aziende si apriranno nuovi scenari per raggiungere il proprio pubblico: comunicazione multimediale su un mezzo in movimento, ma anche la possibilità di personalizzare la comunicazione su uno specifico target di utenti. Un po’ come internet, no?

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.