PRONTO, CHI TACE?
I Giapponesi della DoCoMo, per intenderci quelli che misero in circolazione il primo telefonino di terza generazione nell’area metropolitana di Tokio, continuano, nel loro laboratorio situato nello Yokosuka Research Park, il cui bilancio annuale ammonta a 130 miliardi di Yen (1,02 miliardi di euro) a macinare idee più o meno brillanti.
L’ultima trovata è un cellulare in grado di comunicare senza che si debba per forza parlare: siete allo stadio e il boato della folla vi impedisce di rispondere ad una ricerca di mercato del vostro fornitore di telefonia mobile? Volete, nel bel mezzo del “Don Giovanni” chiamare il vostro commercialista senza disturbare i vicini? DoCoMo ha risolto i vostri problemi. In realtà i ricercatori giapponesi ipotizzano anche applicazioni più utili. Ad esempio per portatori di handicap o per chi lavora in ambienti rumorosi.
Ma come funziona? Dei sensori sul labbro superiore, sulla guancia e sul mento, interpretano i movimenti della mandibola e trasmettono il messaggio tramite una voce elettronica: e il gioco è fatto.
Dovremo ancora spettare un poco però, per questa meraviglia: il sistema per il momento è in grado di leggere soltanto le vocali giapponesi…
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