1Gb di innovazione
Google si conferma ogni giorno una delle aziende più innovative nel panorama high-tech mondiale. Uno dei suoi ultimi prodotti, GMail, col suo Gb di casella ha rivoluzionato il mercato delle e-mail gratuite ancor prima del suo lancio ufficiale (il servizio è ancora in fase beta) creando una sorta di gioco al rialzo tra i vari ISP. Si tratta di un’astuta mossa di marketing in un momento che precede la quotazione in borsa della società di Mountain View o qualcosa di più? Io penso che si tratti di qualcosa di più, ecco il perché.
“1Gb” come potente strumento di marketing
Quando si parla di tecnologia a persone che di tecnologia capiscono poco o nulla i numeri tornano sempre utili. Si pensi per un momento ad i processori: Intel e AMD vendono a milioni di persone delle scatolette che nessuno sa bene a cosa servano. Ecco quindi che han pensato bene di associare la frequenza di lavoro del processore alla potenza del computer. Ci sono riusciti talmente bene che oramai sono in pochi a sapere che il procesore non è tutto, ma che servono anche una buona scheda madre, una buona memoria ram e altro ancora per avere dei tempi di calcolo rapidi.
Lo stesso vale per la posta elettronica. La maggior parte delle persone si disinteressa dell’interfaccia utente o della velocità di risposta dei server ma vuole semplicemente una mail attraverso cui gestire la propria posta elettronica. Poco importa se si tratta di Hotmail, Yahoo!, Lycos o GMail: la cosa importante è che funzioni. Ecco dunque che potendo scegliere tra una casella di posta da 2Mb, una da 6Mb, una da 15Mb ed una da 1Gb, si sceglierà quella con la capacità maggiore, tanto è tutto gratis.
“1Gb” è più di semplice marketing
Il primo computer che mi è stato regalato, siamo nel 1997, aveva un disco fisso di 2,5Gb. A quei tempi si trattava di una memoria di tutto rispetto (la media, se non ricordo male era sugli 800Mb-1Gb) e le domande del tipo “cosa te ne fai di tutto quello spazio?” non sono affatto mancate. Allora il computer veniva usato per salvare pochi documenti di lavoro per cui 2,5Gb sembravano un’enormità. Oggi è cambiato il modo con cui viene utilizzato il computer: sul disco fisso vengono memorizzati film, musica, immagini e 2,5Gb non sono sufficienti neanche per installare il sistema operativo. Lo stesso sta accadendo con la posta elettronica: uno dei primi commenti che ho sentito riguardo a GMail è stato proprio “cosa te ne fai di 1Gb di casella?”. Per rispondere a questa domanda facciamo un passo indietro. Fino ad oggi la e-mail è stata utilizzata in modo limitato per due motivi:
La tipologia di connessione troppo lenta;
La capacità limitata delle caselle di posta elettronica.
La diffusione sempre più capillare della banda larga sta lentamente risolvendo il primo problema, tanto che per i possessori di una connessione ADSL condividere file di qualche Mb è del tutto normale. A questo punto avere una casella di posta elettronica della capacità di qualche Mb che impedisce di inviare/ricevere allegati di dimensioni non superiori a qualche centinaio di Kb può essere una seria limitazione. Mi sembra evidente che Google (e a tutti quei servizi, come Yahoo! Mail che l’hanno seguita a ruota) voglia cambiare il modo con cui viene utilizzata la posta elettronica trasformandola da semplice mezzo per la ricezione/invio di messaggi di testo in vero e proprio mezzo di comunicazione multimediale attraverso cui condividere non solo testo, ma anche filmati, musica ed immagini. Ecco che allora 1Gb di spazio non sembrerà più così tanto.
Nessun post simile.
23 giugno 2004 @ 00:48
da quello che ne so, il prossimo passo di google e’ offrire storaging remoto, in pratica quel giga che ti danno puoi partizionartelo come credi, usandolo per archiviare la posta e gestirla con il loro “client” o per archiviare documenti (probabilmente un disco montabile tramite webdav), ovviamente questo “disco remoto” e’ googable, e ancora piu’ ovviamente i documenti sul disco possono essere flaggati come pubblici e quindi indicizzati in maniera globale (in pratica come avere il proprio curriculum salvato nel proprio disco, ma e viene cercato da chiunque nel mondo viene trovato e mostrato)
23 giugno 2004 @ 14:52
forum? :)
23 giugno 2004 @ 15:24
Ho 23 anni ed il primo computer mi è stato regalato a 16. Dai 16 ai 19 anni ho pilotato aerei (veri) poi a 19 anni mi sono appassionato ai computer. Non lo vedo come un grosso problema…
24 giugno 2004 @ 10:45
Vedo sempre piu’ una biforcazione tra utenti “power” di posta e utenti “light”.
Tutti i provider free stanno togliendo l’accesso POP/IMAP, che è e sara’ sempre quello preferito (banda larga o stretta che sia) da chi fa un uso intensivo della posta elettronica. Questo tipo di utilizzo sara’ solo a pagamento, magari associato al nome a dominio personale.
Lato utenti occasionali, chi non ha già una casella di posta personale probabilmente abboccherà al giga di Google, ma chi ha gia’ una webmail su Libero, Tin o Tiscali (e di solito in dialup, perchè chi ha ADSL ha a disposizione posta POP) non cambierà il proprio indirizzo consolidato per 1000 MB di spazio (lento da usare…) in piu’…
My cent. :-)
24 giugno 2004 @ 15:34
la distinzione tra “power users” e “light users” è senza dubbio pertinente, ma non sottovalutare il potere del brand e la comodità di avere comunque una webmail, per casi di necessità. Io sto cercando piano piano di far convergere tutto sul mio account Gmail, perchè non ho voglia ogni settimana di svuotare gli account di Hotmail e Email.it perchè sono pieni. E poi Gmail ha tante funzionalità degne quasi di un client POP, non sto qui ad elencarle. Infine diciamoci la verità: è fico! :)
27 giugno 2004 @ 15:44
La Domenica del Blogger (71)
Colpito da questo commento molto preciso sul cosa fare Google, al post “1Gb di innovazione” su IMlog sono arrivato al blog di lennaz, e qui sono rimasto colpito da questo inciso: occome mai il 90% dei blog italiani (all’estero non…
30 giugno 2004 @ 15:15
Non uso molto la mia casella di posta su Google, principalmente perché non posso scaricarla con un mailreader. E’ vero, Gmail offre un sacco di buone funzioni (è indubbiamente il migliore per quanto riguarda il web-based), ma non riesco a rinunciare alla comodità di un mailreader.
30 giugno 2004 @ 18:25
sono d’accordo, un client è più comodo, ma un indirizzo sul web fa sempre comodo a tutti, e Gmail è nettamente superiore agli altri da tutti i punti di vista.
1 luglio 2004 @ 09:20
Senza contare che, anche se non “formalmente” rilasciati da Google, girano già in rete piccoli tool (http://jaybe.org/info.htm) per la localizzazione in Pop delle gmail …
14 maggio 2005 @ 00:53
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