Dal Desktop al Search Engine Desktop
Immaginate di accendere il computer, lanciare il browser, veder apparire la pagina principale di un motore di ricerca, digitare nella casella di ricerca la parola “Beethoven”, ricevere come risultato una serie di link a dei file mp3, cliccare su uno di essi ed iniziare così ad ascoltare una sinfonia.
Immaginate adesso di voler rispondere ad una mail. Mettendo nel motore di ricerca il nome e il cognome del mittente riceverete come risposta una serie di link alle mail da voi inviate e da voi ricevute da quel mittente. Ciccando sulla prima dell’elenco potrete visualizzarla e quindi rispondere.
State usando la nuova interfaccia del vostro PC.
Google Desktop ha da qualche giorno creato il Search Engine Desktop e francamente ha qualcosina in più rispetto all’iconocentrico e obsoleto Desktop; e Google non è arrivata proprio per prima, forse al fotofinish.
Non è certo un caso infatti che Itunes sia praticamente un motore di ricerca e che a crearlo siano stati i geniali guru della mela morsicata, che già il vecchio Desktop avevano inventato.
Questo tipo di interfaccia cambia molte cose: permette di iniziare un vero e proprio dialogo con la macchina, la robotizza e sarà inevitabile cominciare a parlarle. Abbatte la quantità di menu e click fino all’informazione in modo devastante rispetto al vecchio sistema. E’ leggera e flessibile, e questo le permette di essere sempre pronta a trasformarsi, ad adattarsi alle esigenze di chi la utilizza.
E’ come fare un paragone tra il cambio delle marce a leva con quello a farfalla, nelle automobili. Ma in questo caso la scuola guida l’hanno già fatta tutti.
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