logo_sportitalia.gifSportItalia è un nuovo canale tematico, di proprietà di Eurosport, uscito da non si sa dove e che utilizza frequenze nazionali come se niente fosse, alla faccia di tutto il casino di Rete4 ed Europa7, il satellite e i pianti di Emilio Fede. (Chi sa come ha funzionato la cosa me lo spiega? Grazie)

In ogni caso la cosa che mi ha più colpito di questo nuovo canale è l’utilizzo massiccio del web. In pratica i conduttori dei vari notiziari “live” non leggono notizie dai soliti fogli, ma si collegano a diversi siti internet, citandoli e mostrandoli sullo schermo del proprio PC, e leggono direttamente le notizie dal web.


Sicuramente questo velocizza il loro lavoro e permette loro di essere sempre aggiornati in tempo reale o quasi. D’altro canto toglie un po’ di credibilità e aura al lavoro del giornalista, che si riduce ad un annunciatore/lettore/surfer.

Probabilmente non è quello che molti intendono con integrazione tra web e TV, ma dal punto di vista dello spettatore ha i suoi lati positivi: innanzitutto permette di conoscere i siti di riferimento dei vari sport o campionati, con la possibilità ovviamente di andarseli poi a rivedere autonomamente; poi dà la possibilità di essere messi al corrente di un maggior numero di eventi o risultati, d’altronde no hanno bisogno di creare dei servizi, devono solo digitare l’url o sceglierla dai preferiti…

Addirittura ieri, parlando di skateboard, il mezzobusto ha aperto Google e ha fatto una ricerca al volo, inserendo semplicemente la keyword “skateboard” (detto come va detto ha poi aperto un sito amatoriale indecente…). Stamattina invece, parlando di rugby, la ragazza, un po’ stile VJ di MTV, ha visitato un sito in cui si trovavano le istruzioni per imparare la haka (la famosa danza propiziatoria degli All Blacks): la telecamera ha abbandonato il volto per inquadrare direttamente lo schermo del PC e seguire il clickstream della conduttrice.

In misura embrionale questo approccio ammette quello che tutti sperimentiamo ogni giorno: il superamente della TV, in favore della rete ovviamente, come mezzo di informazione primario.
Ovviamente è un processo in corso e valido solo per un determinato target, ma Internet sta sempre di più LA FONTE di tutte le informazioni.

Non più quindi “l’ho visto in TV”, ma “l’ho letto su Internet”!

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