La morte del Web Marketing
Sono comparsi in rete ultimamente diversi articoli che stanno mettendo sotto duro attacco il web marketing così come lo conosciamo. Di seguito potrete trovare una selezione di tre articoli tra le decine pubblicate in rete che per diversi motivi stanno decretando la morte per asfissia del web marketing. Rispetto agli anni 97-98 la diffusione degli strumenti del web marketing è molto aumentata anche nel nostro Paese anche grazie alle riviste specializzate a corsi di formazione e a web di divulgazione come questo. I livelli di spam oramai insostenibili, la fungibilità di moltissime campagne di web marketing e web advertising hanno l’effetto di aumentare le barriere difensive degli utenti. Non si tratta più di ottenere il permesso da parte dei navigatori per ricevere i nostri messaggi ma di ripensare le strategie dell’attenzione. Sono abbonato a diverse decine di newsletter di mailing list, la maggior parte di esse giacciono nel fondo di un folder e non verranno mai aperte per mancanze di tempo. La maggior parte degli email opt in che ricevo sono spesso “in target” ma fuori contesto.
Basta vedere in rete il sistema di offerta di decine per non dire centinaia di agenzie di web marketing, sorte come i funghi per comprendere che siamo ancora in una fase di pre maturità. Come l’esperienza americana ha insegnato, se vogliamo far partire gli investimenti sul web dovremmo smettere di concentrarci sugli strumenti e tornare a parlare di MARKETING DEL VALORE. Lorenzo Montagna, addirittura dalle pagine di Net Forum
ha dichiarato che il Web Marketing non sia mai esistito. Come si fa a dargli torto? Certo è che in previsione se tutti media passeranno al digitale, sarà necessario un ripensamento generale sul marketing e sulla comunicazione.
Il Web Marketing è morto, evviva il Web Marketing
http://www.emediawire.com/releases/2004/7/prweb143734.htm
http://www.wcr-internet-marketing.com.au/internet_marketing/search-engine-submission.asp
http://www.artwrkz.net/issearchenginepositioningdead.shtml
Nessun post simile.
10 gennaio 2005 @ 14:57
Maurizio, se il “web marketing” è il cosiddetto “email marketing” di coloro che dicevano che Internet “è un mezzo di” direct marketing - quando ben pochi sanno fare direct marketing anche offline in Italia, BTW - sono d’accordo al 100%. Internet può essere un valido mezzo di direct marketing, ma lo strumento da usare è la pubblicità sui motori di ricerca che porta a siti concepiti in un’ottica di direct response, non lo spam più o meno autorizzato nella mia casella email. Capisco meno invece l’attacco contro l’indicizzazione che certo funziona e ha funzionato molto bene per molti (kelkoo docet) e, ancora, penso si possano fare tante altre cose ancora che potrebbero essere chiamate attività di “marketing” sul web, quindi di “web marketing” - se solo si smettesse di pensare che è “marketing” solo ciò che rompe le balle alla gente :-)
10 gennaio 2005 @ 15:14
Non vi è alcun dubbio che strumenti come l’affiliation, il search engine marketing, l’e-mail marketing funzionano, ma solo se inseriti in una strategia integrata di marketing. In effetti stiamo dicendo la stessa cosa, in Italia manca una cultura del direct marketing e ancora di più dell’interattività. Possiamo fare qualcosa?
10 gennaio 2005 @ 15:38
>Possiamo fare qualcosa?
nel nostro piccolo orticello - anche se io attualmente sono sprovvisto di un mio orticello - certamente sì, anzi… il fatto che “gli altri” in media non siano dei fenomeni non potrà che aiutarci. A livello macro, francamente non penso né di essere in grado né di aver il potere né, tantomeno, la vocazione per cambiare le cose. se mi viene la vocazione di cambiare il mondo andrò in africa a distribuire preservativi o nelle favela a insegnare inglese, non certo in giro a spiegare quel poco che so a responsabili marketing che guadagnano n volte quello che guadagno io! :-)
10 gennaio 2005 @ 16:12
Non si tratta di fare null’altro di ciò che facciamo e abbiamo già fatto. Fare cultura, pubblicare articoli su su riviste, partecipare a convegni, contribuire a mailing list e blog.
Ovviamente non si può obbligare nessuno a leggere o ad interessarsi, ma almeno chi volesse leggere e approfondire ne avrà le possibilità.
10 gennaio 2005 @ 17:37
Mi convince la provocazione di Lorenzo Montagna…almeno, se l’ho interpretata correttamente; come mi son trovato spesso a dire non si può parlare di new economy, con riferimento al mercato Internet, perché le regole economiche non sono state cambiate. Lo stesso si può provocatoriamente dire per il web marketing. Non esiste se lo si intende come “creazione” indipendente dal marketing strategico/operativo ed in grado di creare risultati in maniera “magica”.
Se invece intendiamo il web marketing come marketing su strumenti “net” (motori di ricerca, e-mail) allora si può dire che esiste ma è difficilmente praticabile (ma non impossibile), a causa dell’overload della Rete nella sua totalità: troppe informazioni, non solo a causa dello spam che potrebbe inficiare la validità dell’e-mail mktg…anche a livello di web si può tranquillamente parlare di eccessiva informazione ed eccessiva frammentazione.
Più studio il marketing più mi rendo conto che la funzione marketing interviene su tutte le attività di un’azienda (nascita, sviluppo prodotti, prototipazione, analisi, definizione del futuro e così via…naturalmente in riferimento alle aziende evolute dal punto di vista mktg). Forse il marketing per il web è come il marketing per l’azienda evoluta, cioè una funzione che deve lavorare allo sviluppo della Rete stessa, dei suoi strumenti ed anche del suo “mercato”…secondo il principio che sviluppando un mercato (diciamo un mercato “net”) ne guadagnano tutti…anche i nostri concorrenti, ma soprattutto quelli che sapranno arrivare per primi.
11 gennaio 2005 @ 00:54
Internet ci ha offerto strumenti nuovi per fare marketing che hanno funzionato fino a quando non ne è iniziato l’abuso: così come 20 anni fa funzionava l’invio delle brochure pubblicitarie a casa (ora inutilizzabile), per un po’ ha funzionato il direct e-mailing (sta per essere inutilizzabile) e pure il posizionamento nei motori di ricerca (si intravedono le prime avvisaglie di spam).
Mi sembra che ultimamente la raggiungibilità del cliente sia mediata dalla ricerca continua dello strumento nuovo e dal suo sfruttamento fino al collasso.
Uno degli ultimi strumenti di marketing è il blog aziendale, che contribuisce a far sentire il cliente (o il prospect) più vicino all’azienda: egli non legge più una brochure anonima o un sito bello e impersonale, ma invece dà all’azienda un volto e una firma, quella delle idee e delle opinioni espresse nel blog, e offre al lettore la posibilità di uno scambio (più o meno reale o veritiero).
In Italia non mi sembra per niente diffuso, perchè, come dice Goetz, dobbiamo darci da fare e creare cultura.
11 gennaio 2005 @ 08:41
per me: “web marketing”, che è un po’ un ossimoro, un po’ come “pubblicità utile” - si chiamano pagine gialle, tutto il resto non è che spam per il destinatario - è, semplicemente, quando i soldini per farmi conoscere li spendo sul web. Idealmente non o non solo per rompere le balle alla gente, anche se io dopo due anni di meetic dovrei essere l’ultimo a parlare. Sul web secondo me l’unico tipo di “pubblicità” che non è spam è la pubblicità sulle keyword. Le “adwords”, come le chiamiamo genericamente anche se il sistema l’ha inventato Overture, sono un po’ le pagine gialle del web. Il cosidetto “email mktg” è invece forse la peggiore varietà di spam possibile, specie quando legale (se è legale, non faccio neanche più finta di essere interessante. ho diritto di mandare la mia brochure aziendale, quindi lo faccio, cribbio!). I risultati dei motori di ricerca sono pieni sia di siti che giustamente vengono trovati perchè utili - e perchè Google non è un portale e non ha nessuna intenzione di tenere tutto all’interno - sia di spam. Sono d’accordissimo con Stefano che parla di >”ricerca continua dello strumento nuovo e dal suo sfruttamento fino al collasso”, ma molto meno preoccupato di lui, perchè se la concorrenza sulle adwords manderà i prezzi alle stelle, se il posizionamento sui motori è sempre più difficile e se l’email marketing “non funziona più”, vorrà dire che un bel giorno le aziende dovranno inventarsi il modo di essere interessanti. Sarà un bel giorno, e forse quel giorno “web marketing” non sarà più un ossimoro :-)
11 gennaio 2005 @ 09:35
sono completamente d’accordo con Stefano B., il web marketing è il marketing applicato al web e utilizza i nuovi strumenti offerti dal mezzo. non capisco dove sia l’ossimoro…
cmq l’applicabilità e l’efficacia sono ovviamente condizionate pesantemente dall’abuso, in particolare, come dice giustamente Massimo per quanto riguarda l’email.
La sfida sta proprio nell’affinare le strategie e le funzionalità degli strumenti di web marketing cercando di evitare l’overload attuale. Il blog aziendale è sicuramente una modalità innovativa, almeno per l’Italia, e poco invasiva, ma ce ne possono essere tante altre, a partire dall’utilizzo corretto e mirato di quelle già esistenti, di modo che anche la percezione degli utenti cambi.
11 gennaio 2005 @ 09:58
web - marketing * pubblicità - utile * dolce - amaro. Quale delle tre non è un ossimoro? [nessuna delle tre, imho]. web e marketing, se “marketing” è comprare pubblicità, traffico, pop-up etc. sono due cose che non vanno troppo d’accordo. lo si può fare, ma è una lotta contro gli elementi. esattamente come qualche rara volta è utile la pubblicità o come vi sono dei dolci amari, o degli amari dolci.
11 gennaio 2005 @ 11:09
grazie massimo per la spiegazione della figura retorica, ma mi era abbastanza chiara… sono alle soglie dei 30 anni, ma i ricordi del liceo sono ancora abbastanza freschi ;-)
in ogni caso continuo a non essere d’accordo. ovviamente marketing non è solo, e nemmeno principalmente, “comprare pubblicità, traffico, pop-up etc.”, ma comunque il web è tante cose e non lo vedo affatto in contrapposizione nè in condizione di incompatibilità col marketing, anzi, proprio per la sua natura e per le opportunità che offre lo vedo molto in sintonia con quello che deve/dovrebbe fare il marketing.
Proprio per queste elevate potenzialità però è necessario fare marketing col/sul web con più attenzione e con meno “irruenza”.
O almeno questa è la mia modesta opinione
11 gennaio 2005 @ 11:16
la verità è che il nostro cliente sta cercando di difendersi da tutto: popup con firefox, email pubblicitarie con regole di smistamento e antispam, spot con tv pay o simil-TIVO, giornali (salta la pagina), motori di ricerca (google è pieno di siti perditempo che ripetono all’infinito su se stessi link e keywords…).
Quanto al blog aziendale, non ci credo nemmeno un po’. Se è vero, non serve all’azienda, se è falso, non serve al cliente, che non ci tornerà.
Alla fine arriveremo ad un super-equilibrio di vasi comunicanti, in cui un mezzo appena darà benefici superiori agli altri verrà saturato, poi abbandonato, poi riscoperto, e cosi’ via…
Ok, fa troppo nostradamus, ok.
11 gennaio 2005 @ 11:28
Suvvia l’email marketing non è morto…forse non sta bene ma è ancora vivo (almeno credo…)
11 gennaio 2005 @ 11:50
@Matteo: ma chi fa “marketing” sul web o web marketing che dir si voglia come dio comanda - idealmente con una parte solo minima di soldi spesi in odioso interruption marketing, e ancor meno, per carità, in quella roba che è stata chiamata “permission marketing”?
@gluca: d’accordissimo su Tivo etc. e anche sui vasi comunicanti, una metafora certo migliore delle mie. Meno sui blog. >Se è vero, non serve all’azienda, se è falso, non serve al cliente, che non ci tornerà. iMHO al cliente - e quindi anche all’azienda - serve solo se è vero. Tanto, il Re è nudo. Se non ha paura di esserlo, ha una grande opportunità diu fronte a sé.
11 gennaio 2005 @ 12:44
Massimo, il fatto che siano pochi quello che lo fanno “bene” non vuol dire che non si possa fare, anzi, se vogliamo essere meramente logici se qualcuno lo fa vuol dire che è possibile :)
Sui blog aziendali sono d’accordo con te, ha senso farlo solo se è vero e se si comunica veramente col cliente, se no è un danno d’immagine notevole.
GM, l’email marketing non è affatto morto, ci mancherebbe, va solo alleggerito e moderato prima di arrivare veramente alla saturazione
11 gennaio 2005 @ 15:47
x Matteo: hai ragione ma ci sono molto operatori che stanno svendendo…una volta calati i prezzi è MOOOLTO difficile riportarli a livelli dignitosi (1° legge del pricing dell’adv)
14 gennaio 2005 @ 13:20
ah, beh…
Industry analysts describe Fastclick’s in-house technology as more sophisticated than the systems used by Google and Yahoo, which place ads…
14 gennaio 2005 @ 13:20
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17 gennaio 2005 @ 13:27
Web marketing: il marketing applicato al web. Secondo me è esistito il giorno dopo che è nato il web in quanto tale.
Perchè il marketing è una filosofia (spesso applicata anche inconsciamente da persone, organizzazioni, aziende) valevole in qualsiasi ambiente.
Ma sappiamo cosa significa realmente marketing? Credo di no. E purtroppo in primis devo annoverare non solo responsabili o titolari di aziende, ma anche e soprattutto operatori di settore.
A seguito di questa analisi si scoprirebbe che il 95% delle aziende nate o che offrono servizi di web marketing si sono “confuse”, e offrono altri servizi ingannando il cliente sul concetto di marketing e generando sporcizia cognitiva che è andata a alterare la sua reale definizione (che non vado ad aprofondire qui ma rimando ai “classici” riferimenti).
Certo, rimangono alcuni problemi sull’uso di alcuni strumenti operativi, ma mi sembrano intrinsechi dell’imperfezione delle cose e all’evoluzione delle stesse, e che sono ritrovabili anche nel marketing (per citare esempi “paralleli” letti nei post precedenti: cassetta delle lettere piena di volantini spazzatura, telemarketing invasivo, costi elevati,…).
Direi che pragmaticamente il web marketing “pratico” non è ancora riuscito a decollare rispetto quello teorico. A parte in qualche sua isola felice (come il keyword advertising).
Possaimo fare qualcosa quando questo qualcosa servirà realmente (leggi: crollo dei tradizionali sistemi di marketing messi in crisi da nuovi sistemi web marketing oriented).
17 gennaio 2005 @ 13:30
pubblicando il post mi ero dimenticato che non vi era la preview per correggere eventuali refusi ed errori di battitura.. chiedo venia..
13 maggio 2005 @ 19:33
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