147.gif Con l’ultimo spot della Alfa Romeo 147, in programmazione su TV e Radio dall’8 gennaio scorso, è nato forse un nuovo tipo di pubblicità; dopo la “comparativa” ecco che nasce la pubblicità “vorrei ma non posso“.

Lo spot (è possibile vederlo qui) richiama in tutto (dalla musica, ai colori, ai temi) quello della BMW Serie 1, ma mentre per la tedesca il tema è l’ambizione di sentirsi numero 1 (almeno una volta nella vita) per l’Alfa non si capisce davvero di cosa si stia parlando.

E’ una presa in giro? E’ una sfida? Provo a capirci qualcosa leggendo il copy …

- Se sei il numero UNO della classe hai ZERO amici (possibile, ma non è il mio caso)
- Se per la tua ragazza sei il numero UNO, poi arrivano il numero DUE, il TRE, il QUATTRO, il CINQUE (però, che ottimismo!)
- Se a pallone ti danno il numero UNO, poi prendi OTTO goal a partita (sono uno sfigato allora, non sono un numero uno)

Perché essere un numero uno qualunque quando puoi essere 147?

Scusate, ma esattamente, cosa vuol dire essere 147? Mi sembra che l’informazione più importante qui manchi; uno spot per dire cosa “non è” mi sembra solo un’occasione persa per dire ai possibili clienti cosa E’ 147!

Poi, è chiaro, l’importante è che se ne parli e tuttavia, tolte le chiacchiere tra addetti ai lavori, mi domando quanto una comunicazione così “sul filo” possa essere veramente efficace e non (addirittura) arrivare a confondersi con quella della Bmw.

O forse l’obiettivo è solo quello di catturare i clienti che vorrebbero essere “one like no one“, ma che, frugandosi bene le tasche, si accontentano anche di essere uno qualunque…

Nota: l’autore del post è un alfista “pentito” :)

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