linkedin_jobs.gifSinceramente sono sempre stato un po’ scettico riguardo ai social network. Sì, all’inizio ero entusiasta e facevo di tutto per aumentare il numero di contatti del mio network di Linkedin, ma dopo un po’ mi sono accorto che mi sembrava più un’attività fine a se stessa che un qualcosa che mi potesse portere reali opportunità, di qualsiasi natura esse siano.

La novità Linkedin Jobs mi ha fatto capire che forse non mi sbagliavo…
La prima fase infatti era probabilmente volta esclusivamente a formare una community qualificata sulla quale poi effettuare azioni mirate o comunque da utilizzare ed eventualmente “rivendere” in base alla propria specificità.
Di sicuro inserire un annuncio di lavoro su Linkedin non è come postarlo su Monster: si va a contattare un target altamente selezionato, internazionale, esperto, skillato su vari aspetti, abituato ad avere contatti e relazioni lavorative ad alto livello.
A mio parere il successo dell’iniziativa è garantito, e il fatto che già molte aziende italiane lo utilizzano significa che ha raggiunto la massa critica e ha “scollinato”. Linkedin è maturo per fornire opportunità alle aziende ed ai partecipanti alla community.
Da qualche giorno il primo sito di recruiting che guardo (anche e soprattutto per lavoro) è proprio Linkedin Jobs.
E così il servizio per gli utenti aumenta a dismisura, senza perdere la connotazione free, secondo la filosofia che è propria anche di Google: gratis per l’utente, a pagamento per le aziende che utilizzano il servizio.

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