Ok; ora sembrerà che, per chissà quale motivo, ce l’ho contro Repubblica.it (ed in effetti … il restyling del sito non piace neanche a me), ma, navigando tra i blog del gruppo mi è capitato di vedere in alcuni casi una forma di (non)comunicazione molto interessante.

Tra i miei link/preferiti su Firefox trovano infatti posto blog frequentati da pochi irriducibili e blog che sembrano animati da una metropoli di persone, ma non mi era mai capitato di vedere Blog sordi.

Un blog sordo è un blog in cui la comunicazione che dovrebbe generare valore per tutti i partecipanti nell’interazione post/commenti … non c’è; l’autore scrive le sue “cose”, i commenti prendono la loro strada (speso assolutamente OT rispetto al tema del post)

E’ chiaro che la visibilità del nome Repubblica.it è un elemento che può esaltare l’esibizionismo di alcuni nel commentare e tuttavia, in questi casi, o si decide di chiudere i commenti (e allora non hai più un blog) oppure l’autore deve lavorare per creare un minimo senso di gruppo che emargini certi atteggiamenti.

Una buona parte dei blog di Repubblica.it rappresentano proprio l’esempio concreto dei limiti della tecnologia nel definire una comunicazione efficace; per creare un blog non è sufficente la piattaforma informatica e non basta avere voglia di comunicare, bisogna avere voglia di ascoltare.

ps. by the way, qui trovi un gran bell’esempio di blog seguito e vivo e … lo tiene un giornalista (e dallo schermo non gli avrei dato due lire)

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