Prima o poi doveva succedere; da feticcio di una ristretta cerchia di maniaci del web, il blog ne ha fatta di strada fino ad arrivare sulla prima pagina del Corriere della Sera di oggi. A dire il vero l’autore dell’articolo lo descrive ancora come “diario online” e, se non ho capito male, si tratta in realtà della traduzione di un articolo del Los Angeles Times, ma vedere quella parolina che fino a qualche tempo fa, semplicemente, non esisteva, direttamente sulla prima pagina del giornale più “istituzionale” del bel paese…

Una piccola riflessione però: i giornali, in edicola, continuano a perdere copie da anni e dopo aver rinnovato nell’ordine la videoteca, la biblioteca e negli ultimi tempi anche le discoteche degli italiani si apprestano a divenire, gli stessi quotidiani intendo, meri allegati a qualche altro prodotto (un nuovo shampoo? Un buono sconto?) da distribuire in edicola.

La cosa curiosa è che, negli ultimi tempi, un accelleratore di questo processo è stato proprio il blog; mi capita infatti sempre più spesso di leggere su periodici specializzati come Affari e Finanza una news “spacciata” come “esclusiva” e della quale in realtà sapevo già tutto (ultimo caso è l’articolo de Il Mondo sullo scontro Alfa/Bmw).

Non solo; spesso capita che l’articolo stesso venga ripreso poi da blogger che lo sezionano e, come avviene nella maggior parte dei casi, ne sottolineano i limiti, le inesattezze e l’approssimazione mostrata dal giornalista nella conoscenza dei fatti.

E pensare che un tempo bastava avere il proprio nome sul giornale per essere qualcuno :)

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.