levis_spot.gifLEVI’S, per uscire dalla crisi che la attanaglia ormai da qualche anno, ha deciso di puntare sul marketing virale.
Per la nuova campagna Levi’s Love Lab ha puntato su uno stile comunicativo consolidato ma anche su attività below-the-line e sull’interazione con il proprio target, quello dei ventenni.

Lo spot TV riprende versi di Shakespeare inserendolo in un contesto di pseudo-degrago metropolitano, sulla scia del film Romeo+Juliet. Non mi ha colpito particolarmente e a mio parere non ha la forza dei vecchi spot (da quello con Nick Kamen in mutande in poi…).
Tutto ciò che è connesso allo spot in quanto attività di marketing mi sembra invece estremamente interessante. Ieri sera, aspettando l’autobus (lo scooter è fermo causa neve…) ho notato alla fermata delle specie di post-it gialli ed ho pensato: “Cavolo, fanno di tutto per affittare una stanza…”. Invece erano pubblicità della Levi’s, con scritti, in un font “finto a mano”, i versi di Shakespeare dello spot e l’invito, in rosso, a raggiungere il Levi’s Store più vicino per saperne di più.

Inoltre sia sul sito Levi’s sia su quello di Radio Deejay viene promosso il concorso “Dillo con Parole tue”: in pratica si può inviare un messaggio ispirato alle liriche di Shakespeare. I migliori verranno letti in diretta durante la trasmissione “Playdeejay” e inoltre tutti parteciperanno all’estrazione di un viaggio a Londra e di gadget da ritirare ai Levi’s Store.

Non so se servirà ad incrementare le vendite, ma la call to action sembra buona ed anche i mezzi utilizzati per la comunicazione “non standard”. Sarà un’ideavirus di godiniana memoria? Staremo a vedere!

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