laptop.jpgDispongo attualmente di un pc con un processore molto potente, un hard disk davvero ampio ed una serie di funzioni che probabilmente non utilizzerò mai. Eppure uso con maggiore frequenza sempre gli stessi software: un foglio di calcolo, un word processor ed un programma per fare le presentazioni. Sono quello che si definisce un “utente medio” nonostante mi occupi professionalmente di comunicazione digitale. Non vi sono ragioni particolari per me per avere il sistema operativo di cui è dotata la mia “macchina”. Se i pc costassero meno, se hardware e software fossero più usabili, se i programmi di formazione relativi all’alfabetizzazione informatica funzionassero meglio, probabilmente non avremmo sradicato il problema del digital divide ma lo avremmo sicuramente ridotto.

mit.gifE’ passata abbastanza inosservata la notizia del programma del MIT per lo sviluppo di un laptop destinato ai ragazzi del terzo mondo che ha un costo non superiore ai 100 dollari. Sugli sviluppi del progetto ne da un buon risalto la CNN.
Certo, questo laptop non sarà veloce, avra limitate funzionalità, ma potrà consentire di navigare su internet. L’ordine minimo è di un milione di pezzi, a disposizione di governi o enti non profit che potranno provvedere ad acquistarli ed a distribuirli nei Paesi in via di sviluppo. Ecco un bell’esempio di come si crea un mercato offrendo valore invece di far leva solo su fatui bisogni di gadgets ed orpelli.
Tornando a noi, credo che una buona politica industriale debba permettere a tutti di avere le stesse opportunità di partenza (accesso all’istruzione, alle tecnologie, all’informazione), ma per fare questo ci vuole una Strategia Paese ed un accordo tra pubblico e privato a fronte di obiettivi chiari e condivisi. Di progetti validi ce ne sono stati tanti peccato che siano troppo spesso rimasti episodi isolati.
Non basta promuovere la diffusione del broadband, sussidiare i set top box per la televisione digitale, occorre creare le regole per un mercato sano, offrire nuove opportunità per chi oggi non le ha, e poi vinca il migliore.

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