Visto che ne ho parlato tanto bene in passato, mi permetto una critica a ING Direct, che è poi in realtà uno spunto per una critica più generica all’immagine del mondo Internet.
Cito dal sito www.ingdirect.it:

ING DIRECT ti invita ad una tavola rotonda sul banking on line. Con diversi esperti quali Hans Verkoren (Global Head ING DIRECT, ideatore di Conto Arancio e ING DIRECT), Paolo Martinello (Presidente di Altroconsumo), Bruno Vespa, Alessandro Cecchi Paone, Don Mazzi esploreremo le caratteristiche di questo mercato, i vantaggi e le difficoltà di questo servizio, le esperienze di clienti attivi e le percezioni dei potenziali clienti.

Sinceramente mi sfugge l’apporto che Don Mazzi e Vespa (ma anche Cecchi Paone mi sa) possano dare ad una discussione sul futuro del banking online…
Capisco la volontà di dare all’evento una portata meno di nicchia e più nazionalpopolare, ma questa altro non è che la dimostrazione che tutti si sentono autorizzati a parlare di Internet, come in generale anche del marketing, pur non avendone le competenze.
Anche durante il pur interessante convegno dell’UNIMORE sul web marketing di cui abbiamo parlato qualche post fa, uno dei professori universitari presenti ha candidamente ammesso di non leggere nemmeno le mail, ma di stamparle o farsele leggere dall’assistente.

Ovviamente nessuno si azzarderebbe a dire la propria opinione su un argomento tecnico, o legale, ma su Internet che ci vuole? E anche il marketing alla fine non è mica una disciplina no? E’ solo una questione di buon senso…
Chiaramente sto estremizzando, ma in molti casi mi pare che le aziende, anche di un certo livello e di una certa dimensione, ragionino così, a scapito ovviamente di una vera cultura di marketing e soprattutto di una visione corretta delle opportunità ed anche delle esigenze che la presenza su Internet dell’azienda comporta.

Non dico che solo gli esperti possano parlare di certi argomenti (e di sicuro io non mi reputo esperto di nulla), ma mi piacerebbe che le competenze in ambito di marketing e di web/internet fossero valutate allo stesso modo delle competenze acquisite in altri settori.
Non vorrei ritrovarmi ad una conferenza con Giletti e la Clerici che parlano di e-commerce e strategie anti-churn…

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