Nell’azienda dove lavoro abbiamo un proliferare di dischi di rete (talvolta penso che si riproducano di notte) ed i file si moltiplicano di conseguenza, spesso senza un’organizzazione precisa (anche se si fa il possibile). E non siamo una grande azienda.
Il recupero delle informazioni in formato digitale è quindi un problema, credo, reale. Per noi lo è.


A casa ho installato da tempo Google Desktop Search e anche se non lo uso spesso, mi permette di preoccuparmi - in maniera inferiore al passato - dell’organizzazione del mio hard disk, perché - pur tra i limiti del software - l’informazione riesco a ritrovarla dovunque essa è posizionata.

Ora la logica di ricerca di Google Desktop Search viene estesa alla Intranet aziendale; l’originalità dell’offerta è che non si tratta solamente di un software ma di un’accoppiata software+hardware. Il suo nome è Google Search Appliance. Il lancio sul mercato italiano è previsto proprio in questi giorni.
Io ovviamente lo vorrei subito, in quanto utente - in un certo senso - evoluto delle funzioni di ricerca.

A proposito di Google esistono diversi pareri…c’è anche chi comincia ad “odiarlo” perché vede il rischio di uno strumento che, essendo l’unico ad indicizzare pressapoco tutta la Rete, può di fatto dominarla e decidere (senza rendere conto a nessuno) cosa dev’essere visibile e cosa no.
Secondo me invece l’apporto di Google è positivo, nel senso che ha insegnato a molti la “cultura della ricerca” e della reperibilità delle informazioni, e fa di questo il suo punto di forza. Dopo aver insegnato, gratuitamente, cos’è questa “cultura”, sta cominciando a venderla a chi è disponibile a pagarla (con un corrispettivo beneficio): le aziende.

Interessante, visto il target group a cui si rivolge il “prodotto”, la facoltà di indicizzare anche i database; non mi è invece chiaro se è prevista un’integrazione con alcune funzionalità molto utili di Google Desktop Search, quali l’indicizzazione delle e-mail.

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