loews1 smaller.jpgDura la vita dei pubblicitari americani che si stanno confrontando con il Digital Video Recorder e con le sue funzionalità di adskipping e che ben presto si dovranno misurare anche con la pubblicità cinematografica che rischia anche essa di non essere vista.

Come rileva il New York Times, John Mc Caulay, senior vice presidente per il marketing del Loews Cineplex Entertainment, una società proprietaria solo a New York di 198 sale cinematografiche, ha recentemente dichiarato che dal mese di giugno comincerà in 11 sale una sperimentazione che riguarda la pubblicizzazione degli orari reali in cui i film cominciano e non come solitamente avviene, la comunicazione dell’’orario in cui parte la programmazione (che prevede anche trailers e spot pubblicitari).

Questo significa che chi lo vorrà, potrà evitare di vedere la pubblicità, arrivando in sala al momento giusto. La decisione cerca di venire incontro alle esigenze di un pubblico pagante ,che almeno al cinema vuole scegliere se essere esposto o meno a messaggi pubblicitari prima dell’inizio del film. Se la sperimentazione avrà successo, questa iniziativa verrà estesa a tutte le sale del circuito.

La tendenza è molto chiara, in un futuro prossimo la pubblicità sarà offerta e non imposta, ma solo a chi desidererà vederla. Forse tutto questo non avverrà mai in Italia, è certo un segnale che non dobbiamo sottovalutare.
I pubblicitari è meglio che comincino a rimettere in discussione le logiche di comunicazione prima che lo facciano i loro clienti, perché potrebbe essere troppo tardi.

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