Ma il marketing della Fiat lo sa?
In questi giorni Fiat presenta la nuova Croma, e nei siti specializzati si legge (ne cito uno a caso):
Qualche similitudine emerge giusto con la Opel Signum, non a caso cugina della nuova Croma e con la quale la nuova Fiat condivide il pianale e alcuni motori.
(da Virgilio Motori)
Poi arriva lo spot in TV:
Fiat e Burnett Bgs annunciano il ritorno dell’ammiraglia della casa torinese in diverse lingue passando attraverso paesaggi europei ricchi di fascino. Lo spot [...]
mostra le immagini della Fiat Croma mentre in sovrimpressione appaiono dei super in inglese, poi in francese e in tedesco che raccontano l’auto. Alla fine, mentre la Croma passa accanto a un cartello stradale che dà il benvenuto in Italia, appare il claim che sintetizza la campagna: ‘Nuova Croma. La grande auto ritorna a parlare italiano’. [...]
Spiega Luciano Nardi, direttore creativo esecutivo della campagna: [...]
Il concetto creativo dietro a tutta la campagna tv, stampa e radio si basa proprio su questa idea semplice e tagliente: possiamo dirvelo, se preferite in tutte le lingue ma la grande auto è tornata a parlare italiano.”
(da Pubblicità Italia)
La pagina, sui giornali, riporta in basso, in grassetto “Italiana in ogni suo dettaglio”: pianale, motori e musica dello spot esclusi, evidentemente.
La vettura sembra valida: dobbiamo continuare per forza a farci del male con questa spot-autarchia (per di più fondata su basi traballanti)?
Nessun post simile.
27 maggio 2005 @ 17:06
Che vuoi fare, per qunto mi riguarda è l’ultimo capitolo di una storia di errori e incertezze che dura da molti anni. Ho smesso di comprare Fiat dopo averne avute 3. Se incontro Romiti, gli chiedo a che diavolo pensava quando parlava di qualità totale…
Se pensiamo che Fiat è riuscita anche a rovinare buone idee come la Multipla trasformandola in una pantofola a 4 ruote… Adesso l’hanno ristilizzata con quello che doveva essere la prima versione. Vi pare possibile che FIAT sia arrivata con la Idea, la sua prima vera monovolume medio piccola, anni e decine di modelli dopo i concorrenti di tutto il mondo ? E anche sul design a mio parere (ma qui i gusto sono gusti)una mancanza di coraggio davvero insopportabile. Dico, mettette di fianco una Peugeot 307 e una Stilo : chi ha personalità ? E anche la nuova Croma, avrebbe una “faccia da ammiraglia” ? E un frontale come quello della nuova 407, doveva farlo la Peugeot o la FIAT ??
Va beh, sono appassionato di macchine e ieri sono passato davanti a un concessionario Peugeot, che tristezza.
Scusate la digressione…
27 maggio 2005 @ 20:53
che alla FIAT siano in stato confusionale è evidenziato dal fatto che hanno chiamato questo nuovo modello con un vecchio nome ‘croma’, fra i più brutti e che identificano uno dei modelli-rottame della fiat degli anni ‘90. avete mai visto chi andava in giro con la croma? :)
28 maggio 2005 @ 00:12
Se posso dirvelo, siete dei trituratori di aria fritta, sembrate i portavoce dei costruttori tedeschi e francesi. La Fiat ha realmente cambiato stile e modelli, sono macchine perfettamente in grado di competere con i modelli francesi e tedeschi. Voi continuate a friggere l’aria e vedrete che tra poco mancherà anche l’ossigeno. L’80% delle cose che dite sono dei “sentito dire” senza capo ne coda. Personalmente ho una Stilo MW con 40 mila Km in 10 mesi, non ha fatto una grinza e va benissimo, nonostante dei tira-sfiga come voi. Ciao lo stesso!
28 maggio 2005 @ 08:18
@ Giovanni, quindi?? Tralasciando i tuoi commenti di “tira-sfiga” e “trituratori di aria fritta” (che però mi rivendo di sicuro come “sentito dire”) quali sono secondo te le ragioni di una crisi che sta nei fatti??
Andando sul concreto, l’oggetto di questo post è una critica al tema dell’autarchia che sembra essere diventato ricorrente nella comunicazione dei prodotti FIAT; Gianluca non critica il prodotto, anzi, ma proprio le connotazioni di senso che vengono agganciate al prodotto e che, di fatto, ne sviliscono l’appeal nel confronto con prodotti non italiani.
Il marketing Fiat non è certo la prima causa della crisi di oggi, e tuttavia, concordo con Gianluca in questo, il rinnovamento dei prodotti di questi ultimi 4 o 5 anni avrebbe meritato ben altre campagne.
Allora, se non è vero tutto questo, come dici tu, e noi siamo solo dei tira-sfiga, quali sono le ragioni della crisi??
28 maggio 2005 @ 09:48
FIAT vorrebbe marcare la linea del Made in Italy.
Non essendo ne’ lusso, ne’ alimentare, ne’ moda fa fatica a presentarsi come tale nel senso intrinseco del termine.
Allora prova a denigrare le produzioni estere dicendo che le grandi auto si fanno in Italia (e non e’ sbagliato visto gli altri marchi della casa automobilistica).
Pero’ pur con tutta la buona volonta’ nel sostenere una industria italiana io ho 2 fiat. Una prodotta in Brasile, l’altra in Francia.
Venendo alla croma: per quanto riguarda il pianale non so, i motori in comune con Opel (Gruppo GM), sono ovviamente i multijet che Fiat e GM producono insieme all’estero ma che sono certamente di progettazione italiana, come lo stesso common rail inventato in Italia e venduto alla Bosch.
28 maggio 2005 @ 10:04
Si può quasi dire che la fiat sembra poco interessata al settore auto col marchio Fiat.
L’alfa Romeo produce delle buone macchine con un bel design e dal carattere soportivo, la Lancia produce della macchine ben fatte e molto signorili, Ferrari e Maserati uccupano posti di primo piano nel settore supercar di lusso, con la prima che risulta più orientata alle prestazioni e la seconda alla qualità ed al lusso in generale.
La Fiat invece? La Fiat ha sempre fatto la sua fortuna con le utilitarie (ricordiamo la 500, la Panda, la Uno, la Punto) ed i modelli di fascia medio bassa. Al giorno d’oggi però è difficile individuare il posizionamento sul mercato ed il target di riferimento. Negli ultimi 10 anni (da Romiti in poi) ha prodotto un numero limitato di modelli e tutti dotati di poca personalità (a parte la Multipla), buone macchine ma anonime. Hanno dato l’impressione di volersi concentrare di più sul segmento medio (Stilo, Marea, Idea) che sul suo punto di forza, le piccole.
Una macchina deve colpire per il suo design, per il suo “carattere”, questo fa vendere.
Consideriamo la Chevrolet Matiz, nata da un progetto di studio fatto dalla Italdesign per la “nuova” Fiat 500. La matiz ha una bella linea e ha un notevole successo, la fiat non ha niente da invidiare a nessuno per tecnologie produttive e qualità, però avrebbe bisogno di un management che guardi lontano ed in grado di apprezzare design innovativi.
La Croma già dal nome porta con se brutti ricordi, è stata una macchina con grossi problemi meccanici e con ricambi quasi introvabili, non certo un qualcosa da “celebrare” con un nuovo modello.
28 maggio 2005 @ 22:51
Ciao Giuseppe, personalmente penso che Fiat abbia imposto diverse “auto purga”, negli ultimi decenni e quindi la disillusione (e disinnamoramento) di tanti italiani è più che comprensibile. Quello che io contesto è la mancanza di oggettività di gran parte delle critiche. Siamo giunti al punto che anche se Fiat facesse la più bella delle automobili avrebbe comunque un’ampia schiera di denigratori italiani. All’estero, vedi Francia e Germania in primis, “credono” di fare le migliori auto al mondo e le acquistano. Se davvero questi due popoli acquistassero solo le migliori auto, dovrebbero incrementare e di molto, le auto giapponesi. Quindi, come altri hanno già detto “piantiamola di farci del male”.
PS per Fedrico Riva: circa i nomi debbo dirti che i costruttori orientali hanno brevettato molte migliaia di nomi “occidentali”, in pratica questo è il vero motivo per cui vengono ripetuti (da tutti) i nomi (fonte certa).
Ciao a tutti
29 maggio 2005 @ 10:12
La discussione è davvero interessante, ma come fa giustamente notare Giuseppe, il post di Gianluca non riguarda direttamente il prodotto FIAT ma il suo brand e le politiche di marketing e di comunicazione.
E’ questo aspetto del post che mi sembra che valga la pena discutere se siete d’accordo. Che cosa ne pensate delle ultime campagne di comunicazione FIAT? Sono efficaci per il brand?
29 maggio 2005 @ 12:55
La tendenza delle ultime campagne pubblicitarie, delle vere concorrenti Fiat (escluderei le orientali low-cost poichè non sono più ormai le sue vere antagoniste o quanto meno non sono il suo target nella pubblicità) credo abbia indicato questa serie di priorità:
Giapponesi - garanzia, quindi: affidabilità, durata, confort (*accessori e sicurezza), look, prestazioni
Tedeschi (+ Ford e Opel) - tecnica, quindi: confort (*) , prestazioni, affidabilità, durata, look
Francesi - novità, quindi: look, confort (*), prestazioni, affidabilità, durata
Cioè la pubblicità tende a sottolineare gli aspetti notori dei singoli marchi (ad es. tedeschi=affidabilità) ma soprattutto viene indirizzata a far conoscere le nuove caratteristiche ( ad es. tedeschi=confort, che notoriamente era un valore previsto ma
assolutamente non incluso nei modelli base); allo stesso modo le giapponesi puntano molto sull’affidabilità, avendo già
ampiamente dimostrato di essere le più full-optional già nei modelli base.
Italiane - Fiat ha improntato la pubblicità più sulle caratteristichè peculiari, quindi multijet (al di là del singolo modello)
Alfa e più sbiaditamente Lancia, hanno fatto una pubblicità comparativa (verso i marchi target) e verso l’autoriconoscimento l’essere alfisti), quindi riassumendo: prestazioni, affidabilità, confort, durata, look.
Credo che, nonostante tutto, il marchio Fiat abbia anch’esso cercato di lanciare slogan che migliorassero la sua immagine
rispetto ai suoi vecchi “punti deboli” (confort e affidabilità), e dando anche pubblicità ad una sua “eccellenza”, cioè ai motori
multijet.
La sua difficoltà maggiore credo che sia la necessità di far cassa in tempi brevi, quindi da questo il suo abbozzo di pubblicità
anti-concorrenti (es.: i francesi e i tedeschi che brindano e ci ringraziano, belli paffuti e sazi, … come dire “alla faccia vostra”).
Difficile penetrare in poco tempo, pur magari avendone anche i modelli (ndr…solo adesso ci sono), in un mercato maturo, in certi punti anche marcio. La pubblicità, vedi in particolare le campagne Renault e Citroen, paga, ma con piani di 5-10 anni.
Penso comunque che, in quanto italiani, si debba come minimo riconoscere la assoluta necessità di mantenere viva una tradizione ed una industria dell’automobile, per questo motivo ero un po’ accalorato nel definire alcuni interventi (trituratori di aria fritta),
perchè oggi serve il contributo di tutti.
Nel rileggermi mi sono annoiato da solo… scusatemi & Ciao!
30 maggio 2005 @ 09:54
Caro Giovanni,
non credeo che nessuno volesse giocare a fare i “tira-sfiga” e, almeno per quanto mi riguarda, non c’è nessuno “compiacimento” nel constatare che Fiat , almeno in termini di politiche di gamma e di prodotto, ha perso per strada parecchi treni lasciando ampio spazio alla concorrenza. E purtroppo anche una comunicazione efficace, ammesso che lo sia stata, non riesce a “lavare” cattive esperienze sul prodotto. Posso provare a cambiare marca di cartucce della stampante e fare un eseperimento, ma per un automobile certi dubbi uno non li può tollerare: quando una macchina Fiat ti pianta per strada 3 volte e scopri che non sono fatalità. ma sempre e soltanto parti difettose all’origine e clamorosi errori di montaggio (”… sa, il filo della frizione era montato fuori dalle sue guide…” beh, allora non è questione di scarso patriottismo, la queostione è che la reputazione di un costruttore nasce dai prodotti e POI può essere rinforzata e confermata da una comunicazione adeguata.
30 maggio 2005 @ 10:09
Scusate la provocazione, ma vorrei legare questo tema a quello della pubblicità contestuale (context based). Ho notato che mentre si parlava in termini non troppo positivi di FIAT a fianco nei link sponsorizzati mi venivano proposti una FIAT STILO e macchine usate di clickar di marca FIAT sulle keyowords di Google. Quanti avranno cliccato a quelle keywords?
Mi interrogavo sugli spazi di miglioramento di questo tipo di pubblicità e non sono ancora giunto ad una conclusione. Mi scuso per la divagazione
30 maggio 2005 @ 10:25
Maurizio, divagazione interessante. Anch’io ho dei seri dubbi in merito. Rimanderei alla discussione nata dal post sull’indicizzazione di Google e all’episodio simile che mi era capitato.
31 maggio 2005 @ 13:59
Mi inserisco nel discorso solo per ricordare alcune cose:
- fondi che la Fiat ha usufruito in meniera spudorata (cassa integrazione, investimenti in zone produttive, conversioni, sostentamenti, rottamazioni fasulle..) per rimanere in piedi a fronte di decine di migliaia di licenziamenti, e che sono stati privati ad altre PMI che probabilmente ne abbisognavano di più e con più merito
- acquisizioni di aziende settore auto condotte allo sfascio riacquistate poi da competitor che invece ad oggi le gestiscono come gioielli di famiglia (es. SEAT)
- è riuscita a trasformare la scappata di GM in un’occasione di business da elogio!
Mi domando: dove il marketing, e dove la strategia???
4 giugno 2005 @ 10:40
La FIAT è tanto indietro perchè per buona parte degli anni ‘90 ha pensato ad altro nel frattempo gli altri costruttori gli hanno mangiato buona parte del suo mercato. Negli ultimi anni sicuramente hanno fatto tanto ad iniziare dalla qualità costruttiva e dei materiali, ma sono ancora indietro. Il punto di svolta è stata la panda, ottima macchina sotto tutti i punti di vista che nonostante il segmento affollato si è riuscita a fare strada. La corma è sicuramente ben fatta ma non è una vera ammiraglia.
Tornando allo spot a me non ha colpito e soprattutto trasmesso nulla di particolare un po’ come altri spot del gruppo (ricordate quello della nuova 147 ? quello della cinese?).
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4 luglio 2005 @ 14:25
Meglio tardi che mai.. d’accordo. Però ricevo oggi, 4 luglio, questa pronta risposta dalla Fiat a un email proprio sul tema della “italianità” del prodotto :
Gentile Signor Bianchessi
abbiamo ricevuto la Sua e-mail del 30 maggio scorso.
La Sua segnalazione è stata oggetto della nostra attenzione e in merito Le assicuriamo che abbiamo trasmesso la Sua comunicazione ai nostri Enti di Definizione Prodotto che sapranno trarre da essa eventuali suggerimenti per il futuro.
ConfermandoLe la disponibilità della nostra Organizzazione per ogni Sua esigenza, Le inviamo i più cordiali saluti.
Customer Care Fiat.
Ah, ora sto tranquillo.
4 luglio 2005 @ 14:44
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4 luglio 2005 @ 14:51
Enrico se fossi in te me la sarei presa, meglio nessuna risposta che queste preconfezionate. Dimostrino che l’hanno letto e che a qualcosa è servito. La risposta è stato a mio parere controproducente, nell’altro caso potevi pensare che non fosse mai pervenuta :)
4 luglio 2005 @ 15:42
@Maurizio, hai ragione naturalmente, se è per dire queste banalità, meglio evitare. Ma non penso valga nemmeno la pena di prendersela, del resto li ho già puntiti : ho un’auto svedese… mi ci hanno costretto loro.
4 luglio 2005 @ 21:54
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6 agosto 2006 @ 01:40
Se provate a scrivere alla fiat tramite il loro sito scoprirete che la pagina non funziona.!!
Il discorso è semplicissimo:
Alla Fiat sono impazziti tutti.
Ditemi quanti di voi, se la stilo avesse 5 porte, la comprerebbero ad occhi chiusi?
Soltanto un PAZZO separerebbe le versioni a 3 e 5 porte in due distinte carrozzerie.
Ma loro no, non ascoltano nessuno.
Loro sono Er mejo del mondo e pensano che la gente compri una macchina come comprare il pane.
E il loro unico neurone rimasto non ha neanche preso atto del Flop commerciale della Bravo, che se avesse avuto 5 porte, avrebbe bissato il successo della Tipo.
Sono Schifato di come questa gente butti via i soldi impegnando oltretutto 2 linee produttive distinte per produrre una macchina.
Se io fossi Il loro direttore li prenderei a schiaffi uno per uno.
Dario
6 agosto 2006 @ 01:56
Aggiungo anche:
Ma Quanti anni luce passano tra gli interni di una Fiat e gli interni di una Golf??
E’ mai possibile che non riescano a fare dei sedili di un colore solo?
Sembra la camera dei ragazzi con le pareti multicolori.
Quando faranno degli abitacoli di classe sarà cosa buona e giusta.
I diesel sono una fregatura!
Hanno solo potenziato il turbo.
E noi che stiamo dietro moriamo di tumore Euro4.
Dario
11 settembre 2007 @ 15:20
mi sarebbe piaciuto tanto entrare a lavorare in fioat a cassino essendo figlio(orfano di padre) di operaio fiat per 37 anni ma una stupida legge mi ha frenato ,il superamento dei 29 anni. e’ possibile che un ragazzo superati i 30 anni non possa essere assunto? come finiranno quelli come me? datemi una risposta grazie