Vorrei riprendere e (contribuire a diffondere) quanto scrive Michele Mezza in questo post che evidenzia molto chiaramente un paradosso relativo alla digitalizzazione della televisione, ovvero la coesistenza di due mo(n)di paralleli che richiedono di (ri)pensare le televisioni digitali in modo sdoppiato: una televisione rich ed una light


Michele recentemente si è recato al Nab, importantissima fiera del Broacasting e nello stand della Sony ha potuto rendersi conto della vision del colosso giapponese sul “nuovo modo di intendere la tv”. Sony ha infatti presentato al Nab tre prodotti di punta cosi descritti da Michele Mezza:

Una telecamera in alta definizione HDV il cui costo di 4000 euro diminuisce notevolmente le barriere all’entrata per chi vuole produrre contenuti video di elevata qualità.

Un sistema di produzione e post produzione Tv automatizzato Sonapse, che accelera tutte le funzioni di cattura, archiviazione, montaggio e messa in onda delle immagini.

Uno schermo extra large a 72 pollici, con retroproiettore a led. Una vera parete audiovisiva che fa sembrare il vecchio Home Thatre poco più di un video citofono che fra due anni potrebbe essere venduto a circa 2.000 euro

Michele Mezza evidenzia come sia l’insieme dei tre prodotti, combinati tra loro che preannunciano un nuovo universo televisivo, in cui i costi di produzione tendono a diminuire, mentre quelli di distribuzione tendono ad aumentare imponendo una televisione a due velocità: una light quella ad esempio dei video blog, dove contano di più le dinamiche relazionali, per una televisione del tempo sociale ed una rich, più spettacolare per il tempo libero, che impone standard qualitativi sempre più elevati per suscitare “grandi emozioni, attraverso, grandi immagini fruite su grandi schermi”.

La televisione light vedrà un allargamento di soggetti, mentre quella rich pochi grandi player internazionali. Ecco perché non si può più parlare di televisione digitale usando il singolare. E’ inutile discutere quando stiamo parlando di cose diverse che sono destinate a convivere.

Oggi siamo in pochi a dirlo, ma è una tendenza molto precisa.

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.