Novità sul fronte dei formati innovativi per la pubblicità sulle tv digitali
Come molti operatori della comunicazione sanno, la direttiva europea Tv Sans Frontiéres , che regola la programmazione televisiva, è molto restrittiva per quanto concerne forme di comunicazione come il product placement che è invece è consentito al cinema ad esempio in Italia essendo stato introdotto dal ministro Urbani.
Il paradosso più volte denunciato dall’Egta, associazione europea, delle concessionarie di pubblicità televisiva è che in nessun programma televisivo sono consentite forme di contestualizzazione dei prodotti all’interno del flusso narrativo, mentre ciò avviene regolarmente con molti film trasmessi in tv.
Questa situazione potrebbe cambiare molto presto, perché da più parti, la Commissione Europea è sollecitata a rivedere la direttiva in senso più liberale per quanto concerne i nuovi formati di comunicazione specificamente progettati per le tv digitali. Da settembre il problema verrà discusso in diversi ambiti, mentre già da ottobre potrebbe iniziare il processo di revisione della direttiva, con tempi difficilmente prevedibili.
E’ naturalmente da prevedere una forte reazione da parte delle unioni dei consumatori che insistono sulla separazione tra contenuti e messaggi pubblicitari.
Intanto in Italia si stanno già studiando i formati pubblicitari per il digitale terrestre della terza generazione, sapendo già che quelli visibili attualmente sul DTT sono formati di transizione.
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24 giugno 2005 @ 09:49
Supponiamo che, dopo lotte su lotte, si riesca a vedere l’eliminazione del divieto di contestualizzazione del messaggio pubblicitario dal contenuto.
Supponiamo ancora di essere talmente “avanti” da costruire trasmissioni e fiction interattive, appositamente studiate o riviste per la trasmissione in DTT.
Ora uniamo le due cose. Mi immagino la possibitlità, mentre sto guardando E.R., di poter richiedere tutte le informazioni possibili sugli occhiali indossati da George Clooney, conoscerne il prezzo e, perchè no, ordinarli.
Fine del bel sogno.
24 giugno 2005 @ 10:25
Se si riuscisse a costruire progetti di comunicazione in grado di valore agli spettatori che siano intelligenti, divertenti ed utili e che non interrompono i programmi ma che invece vengono proposti in modo gentile allora si farebbe un gran salto qualitativo
28 giugno 2005 @ 09:42
Maurizio, approfitto del post per chiedere un tuo commento a caldo sul prospetatto ritiro del progetto BBC di mettere a disposizione sulle reti peer to peer una consistente quantità di contenuti, progetto cui si oppone con forza l’APIG, l’All Party Internet Group.
Enrico
28 giugno 2005 @ 09:42
Maurizio, approfitto del post per chiedere un tuo commento a caldo sul prospetatto ritiro del progetto BBC di mettere a disposizione sulle reti peer to peer una consistente quantità di contenuti, progetto cui si oppone con forza l’APIG, l’All Party Internet Group.
Enrico