Proprio così; la scora settimana l’ufficio dell’US Patent and Trademark ha assegnato il patent number 20050165615 alla richiesta datata 31 dicembre 2003 fatta da Google con il titolo “Embedding advertisements in syndicated content“.
Per una lettura completa della richiesta di brevetto è possibile consultare il sito dell’Us Patent; di seguito riporto l’abstract
“Incorporating targeted ads into information in a syndicated, e.g., RSS, presentation format in an automated manner is described. Syndicated material e.g., corresponding to a news feed, search results or web logs, are combined with the output of an automated ad server. An automated ad server is used to provide keyword or content based targeted ads. The ads are incorporated directly into a syndicated feed, e.g., with individual ads becoming items within a particular channel of the feed. The resulting syndicated feed including targeted ads is supplied to the end user, e.g., as a set of search results or as a requested web log. Embedding of targeted ads into syndicated feeds and/or user response to the embedded ads is be tracked in an automated manner for billing. The automated targeting and insertion process allows ads to be kept current and timely while the original feed may be considerably older.”
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1 agosto 2005 @ 12:03
quasi-copio dal tuo post precedente…
Dura la vita di chi, dopo anni vissuti da sfidante si ritrova ora quasi monopolista, e non vuole nessuna nuova possibile concorrenza; si rischiano reazioni scomposte e cadute di stile.
1 agosto 2005 @ 15:34
:), però, via, infondo l’avevano richiesto nel 2003…
1 agosto 2005 @ 17:07
Giuseppe, è un modo per dire che quelli di Google sono avanti rispetto agli altri?
Qui si va verso il monopolio?
It’s business. Sad but true.
E gli altri cosa fanno? Stanno a guardare?
1 agosto 2005 @ 17:54
Beh in questo caso non si tratta tanto di essere davanti ai competitor; credo che Massimo abbia inquadrato il problema, ma resta da capire quali conseguenze (se mai ce ne saranno) avrà il riconoscimento di questo brevetto.
1 agosto 2005 @ 18:00
beh, una (pessima) conseguenza è che uno non potrà scegliere di utilizzare un servizio simile powered by Overture o powered by Miva o altri…
11 agosto 2005 @ 10:11
mi sembra una follia, un brevetto su questa feature.
la validità fuori dagli usa è tutta da vedere, imho…
11 agosto 2005 @ 12:55
I brevetti sono contestabili, non so bene come; ovviamente bisogna avere tempo, denaro e supporto legale. Greenpeace è riuscita a far annullare alcuni brevetti assegnati a Monsanto su forme di vita (cioè non innovazioni).
Magari qualche soldino Miva e co. possono mettercelo (dal momento che si tratta di difendere, oltre a tutto il mercato, anche il loro business in prospettiva), anche se come principio non è giusto che risorse aziendali vadano in battaglie legali sui brevetti assegnati alla ca… anziché in progetti di sviluppo…ma questo è l’andazzo, bisogna lottare affinché non si consolidi.