Blogger ossessionati dalle classifiche?
Questo è il Paese delle classifiche, se vuoi contare devi essere inserito in una classifica. Persone apparentemente normali fanno a gara a chi ha più contatti su Linkedin e non pochi blogger controllano quotidianamente il numero di link che il proprio blog ha raggiunto su Technorati.
Technorati non è perfetto come rilevano alcuni blog, ma non è questo il punto.
Considerare la qualità di un sito o di un blog solo dagli accessi o dal numero dei link è come giudicare un libro dalla sola copertina. La rincorsa alla popolarità provoca su Linkedin la ricerca forsennata del numero di “connection” e rende meno efficace il tool di social network, poiché è la qualità dei contatti che conta.
Spesso non sono i blog che hanno più link quelli più interessanti, ecco perché mi rifiuto di considerare le classifiche come parametro di giudizio. Ecco perché inserisco su Linkedin non tutti i contatti che potrei, ma solo quelli per me rilevanti oltre che quelli di chi desidera entrare a far parte del mio network personale.
Spesso alcuni blog molto presenti nei blogroll non sono particolarmente interessanti, ma sono popolari per una sorta di mutuo scambio di visibilità.
Per quanto concerne i nuovi blog, preferisco fare affidamento alle segnalazioni dei blog che già frequento, oppure in base a classifiche qualitative da parte di testate internazionali che leggo e apprezzo.
Leggiamo pure le classifiche, tanto lo facciamo tutti, ma cerchiamo di non esserne ossessionati. Chi passa il suo tempo ad aumentare artificiosamente il numero dei link o dei contatti, a mio parere perde il suo tempo, perché alla fine, le persone frequentano i blog con i contenuti da loro considerati migliori e personalmente non ho mai ritenuto che chi ha 5000 contatti su Linkedin sia per me una persona più interessante rispetto a chi ne ha solo 100 o 10.
Internet vuol dire misurazione. Il mio invito è di non limitarsi a contare ma cominciare anche a pesare.
Nessun post simile.
31 agosto 2005 @ 10:11
Concordo e ti invito ad aderire al blogDay. http://blogday.wikispaces.org/about_it
31 agosto 2005 @ 11:22
Imli è un blog collettivo per cui le decisioni non spettano a me, posso solo esprimere la mia opinione che non rappresenta nessun’altro. Credo che l’iniziativa sia molto interessante.
31 agosto 2005 @ 13:17
Mi scuso per l’apostrofo di troppo che ho inserito dove non andava :)
1 settembre 2005 @ 10:34
…solo per segnalare che il bel Blog di Beppe Grillo è arrivato nei primi 100 nella classifica di Tecnorati. Stiamo parlando di svariate migliaia di link….
1 settembre 2005 @ 11:10
A proposito di Grillo; oggi La Repubblica dovrebbe pubblicare la pubblicità pagata da Grillo e dai suoi lettori relativamente alla campagnia “Fazio Vattene”.
Mi sembra un giorno, ed un evento, importante.
1 settembre 2005 @ 12:51
La pagina di Grillo serve solo a Grillo. E’ ovvio che non servirà di certo a cacciare Fazio. E’ come scendere in piazza per andarsene dall’Iraq. Non serve a niente, ma almeno unosi sgranchisce le gambe, gratis ;)
1 settembre 2005 @ 14:17
che non serve a niente non direi…
il suo blog parla a decine di migliaia di persone molte delle quali prima di Grillo erano ignoranti su molti argomenti su cui si tace spoudoratamente. Io stesso ringrazio Grillo per quello che fa e per aiutarmi a capire e conoscere meglio la società in cui vivo.
Quella pagina, inoltre, la hanno finanziata loro: i cittadini offesi da chi recidivamente continua a fare abuso di potere…
PS
gia che ci sono vi segnalo un blog interessante preso da http://www.dotcoma.it:
http://silvioberlusconi.splinder.com/
1 settembre 2005 @ 15:44
Serve o non serve? Personalmente non lo so, e non mi interessa.
Tuttavia, torno a ripetere, il fatto di aver acquistato con il contributo dei suoi lettori uno spazio e un segno dell’evoluzione di uno strumento; vero è che c’è un personaggio nato in Tv, ma è anche vero che con il blog ha trovato una forma di espressione (ed un seguito) non trascurabile.
Non entro in merito al contenuto, a me interessa lo strumento. :)
1 settembre 2005 @ 16:45
non serve a mandare a casa fazio.
quindi non serve (a mandare a casa fazio).
serve a tutto il resto, diciamo