Notizia fresca quella che vi propongo. Yahoo ha collaborato con la polizia cinese per l’individuazione di un ‘criminale’ che aveva osato pubblicare online le ‘direttive’ censorie del governo, in merito a quello che si può scrivere o non scrivere sui giornali. Il ragazzo si è preso 10 anni (in italia te li fai per omicidio volontario).
Questo fatto ha suscitato numerose polemiche, ma a mio parere non dovrebbe affatto: la stessa cosa accade infatti in qualsiasi paese. Quando la polizia chiede e un qualsiasi sito/provider etc di fornire indirizzi IP etc per risalire a un soggetto sospettato di attività illegali, deve farlo. Anche in Italia sarebbe accaduta la medesima cosa.
La ‘notiziabilità’ di questo fatto risalta solo perché il poveraccio si è preso 10 anni. Se fosse nato in un altro paese, probabilmente sarebbe stato intervistato da Enrico Mentana. La Cina è anche questo: leggi mussoliniane in un paese capitalistico. Una contraddizione che sarà presto risolta con la fine delle legge mussoliniane.

La Cina è vicina. Visto che dopo il 9/11 il payoff del governo usa è ‘zero privacy’ (per parafrasare il buon Giuliani) anche in U.s.a (e nei paesi alleati) potrà accadere una cosa di questo tipo, anche se - ovviamente - per reati diversi.

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