Microsoft comprerà AOL, a meno che Google non la preceda…
E’ di qualche giorno fa la notizia di un interesse di Microsoft nel ‘web side’ di Time Warner. A quanto pare, il deal dovrebbe farsi entro un paio di mesi.
Si tratta di una notizia molto importante; Microsoft, che potrebbe comprarsi Google tante e tante volte (se G vendesse) ha deciso di applicare una strategia aggressiva sul mercato Internet, in una fase in cui TW ha capito che il web non è proprio il suo mestiere.
Ricordo che AOL conta 45 milioni di utenti unici al mese, che è il più grande provider U.s.a e che conta 700 milioni di ricerche al mese nel suo search engine. Con questa mossa, Msn rimarrà sempre il terzo motore di ricerca dopo Google e Yahoo, ma potrà contare su milioni di indirizzi e-mail, di AIM (l’instant messenger di AOL) di toolbar etc e sarà un po’ meno underdog.
Ho aspettato qualche giorno per parlare di questa notizia perché volevo vedere la reazione di Google che - stranamente - c’è stata. A quanto pare, Google non vuole perdere l’11% delle revenues che attualmente ottiene dall”affitto’ degli spazi di AOL.
Microsoft ha capito che acquisire ditte tecnologiche o ‘tech guru’ è più complicato che acquisire gli utenti; si spende di più ma si fa più in fretta. Il tempo è denaro e se il tempo scorre uguale per tutti, Microsoft ha invece più soldi di tutti (i competitor del search engine marketing).
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18 settembre 2005 @ 19:41
Il matrimonio tra Aol e Time Warner all’epoca era stato interpretato come un evento che avrebbe rivoluzionato il panorama mondiale delle comunicazioni, mentre a distanza di cinque anni sembra che sia arrivata una separazione consensuale.
In questo caso, come succede a seguito di numerose fusioni, le due aziende non sono riuscite ad avvantaggiarsi dalle possibili sinergie che i rispettivi modelli di business lasciavano intravedere. In questo genere di operazioni è fondamentale che si operi anche all’interno delle diverse culture aziendali, che spesso rappresentano il principale ostacolo al cambiamento.
Una strategia mirata che avesse sfruttato la vasta customer base di Aol per offrire i contenuti prodotti dalla Time Warner investendo anche nell’innovazione tecnologica e nella banda larga avrebbe potuto creare un colosso in grado di competere ad armi pari con i principali player di mercato.
Vedremo se la Microsoft, ammesso che l’acquisizione vada in porto, riuscirà a trarre maggiore beneficio dall’integrazione di Aol. Sempre che Google non dia l’ennesimo motivo per far parlare di sé. Del resto le ricerche effettuate tramite Aol costituiscono attualmente il 10% dei ricavi di Google, e poterebbero essere a rischio nel caso di un acquisto da parte di Microsoft.
Google ha collocato azioni per circa quattro miliardi di dollari recentemente, quindi un rilancio potrebbe essere nell’aria.
19 settembre 2005 @ 20:37
Per un’analisi vista dall’industria della pubblicitaria, credo valga la pena leggere questo articolo
http://adage.com/news.cms?newsId=46101
19 settembre 2005 @ 20:49
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31 maggio 2008 @ 07:56
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