2006: politica e web si incontrano?
Merita una segnalazione il vademecum rilasciato da Marco Montemagno per chi fa politica in vista delle Elezioni 2006 dal titolo “Elezioni politiche 2006 e Internet“.
Il documento è rilasciato sotto licenza Creative Commons e si pone come obiettivo, per usare le parole dell’autore, “di mettere a disposizione della classe politica e dei colleghi che si occupano di campagne online, alcune idee e linee guida implementabili all’interno delle proprie iniziative“.
Dopo il successo della candidatura alle primarie dell’Unione di Ivan Scalfarotto (maturato su web nel silenzio dei mass-media) la sensazione è che Internet, volenti o nolenti, giocherà un importante ruolo (informativo, di approfondimento, etc) del quale non si potrà non tener conto anche nel nostro paese proprio a partire dalle prossime elezioni.
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19 settembre 2005 @ 16:24
L’incontro potrebbe essere ancora più fruttuoso se rendessero possibile anche il voto via internet, recuperando quindi quella fetta di elettorato che non vota per pigrizia o perchè lontana dal seggio (vedi non residenti…).
19 settembre 2005 @ 21:25
Non credo che il successo di Scalfarotto sia maturato sul web o che abbia fatto un uso specifico e innovativo del mezzo..
19 settembre 2005 @ 23:50
@p1, a mio modo di vedere è vero il contrario :)
Non solo Scalfarotto ha utilizzato il web in modo specifico ed innovando le modalità di approccio tipiche dei politici italiani (leggi blog di prodi….), ma ha anche utilizzato mail e sito come strumenti di coordinamento per la promozione della sua candidatura.
Non mi sembra poco ;) !
19 settembre 2005 @ 23:55
Anche io non credo che Scalfarotto abbia fatto un buon uso del web (e comunque ha avuto una certa visibilità anche in televisione, anche se non paragonabile a quella di Prodi o Bertinotti). Nemmeno credo che il ragazzo abbia fatto una buona comunicazione in generale (non ha nemmeno un vero programma), anche se ha alcune buone idee. Certo va detto che ha avuto poco tempo per organizzarsi…ma comunque gli sarebbe bastato poco, tipo trasferire i gruppi creati sul web al “mondo reale” (sullo stile dei molto discussi gruppi organizzati intorno a Beppe Grillo su Meetup).
Di sicuro Scalfarotto ha avuto la fortuna di catalizzare l’attenzione all’interno di uno scenario, quello politico, mediamente mediocre (mi si passi il gioco di parole)…poi diecimila firme non sono poi così tante da raccogliere in tutta Italia (basti pensare che c’è riuscito anche il fantomatico “candidato senza volto”, senza sostanzialmente far parlare di sè, se non il giorno in cui è stata accettata la sua candidatura)…a Scalfarotto è bastato insomma lanciare alcuni discorsi piuttosto ovvii e banali (ma non per l’Italia, vista la situazione) per guadagnare quel pò di consenso minimo sufficiente a candidarsi. Poi lui non ha certo bisogno dei voti sufficienti a farsi eleggere.
Sono invece d’accordo sul fatto che Internet ha un ruolo importante, ma non quando si vota o si esprime un candidato online o si giudica un candidato calato dall’alto in forum e blog. Internet è importante in quanto strumento che, proprio per sue doti intrinseche, mette continuamente in dubbio l’efficacia della democrazia centralizzata, del potere centrale che decide e del voto elettorale per come si è ridotto: a separazione della preferenza e dei bisogni/desideri dal corpo vivo…come delega pura, esternalizzazione, deresponsabilizzazione da ogni forma di coinvolgimento attivo e partecipazione.
Mi rendo conto di essere andato in parte off-topic…chiedo scusa.