Come dice Max nel suo commento al post precedente i “corporate blog scettici” non sono affatto in via d’estinzione. Ma sono felice di constatare che i “corporate blog convinti” (tra cui il sottoscritto) sono in aumento, anche in Italia.
Riporto qui sotto due esempi, appena scoperti: Europ Assistace e Infojobs.


logo_europassistance.gifEurop Assistance ha deciso di inaugurare un corporate blog dal tono molto informale, in cui vari dipendenti (o uno che cambia nome, ma è la stessa cosa) postano storie o episodi in cui viene dato risalto agli aspetti più in linea con il business dell’azienda.
E’ ancora all’inizio, i post non sono frequentissimi, ma l’iniziativa è a mio modo di vedere lodevole. Dà una dimensione umana all’azienda, importante per chi dà asisstenza e permette di coinvolgere gli utenti.
Non condivido la scelta di appoggiarsi ad un provider (tra l’altro non leader) invece di implementare la cosa internamente.
Un grosso neo: nessuna integrazione con il sito web istituzionale, se non un link sul blog. Dal sito non c’è alcun riferimento al corporate blog: questione di tempo o paura diesporsi troppo?

logo_infojobs_blog.gifMolto migliore da tutti i punti di vista è quello di Infojobs: implementato a dovere, con il “giuto” URL, completamente integrato nel sito istituzionale, con RSS e tutto il resto.

E’ il complemento ideale per un sito di recruiting, con consigli per compilare il CV, su come scrivere una buona lettera di presentazione ecc. (sull’esempio di quello di Monster).

Tutto perfetto? Veramente no, anzi. C’è un solo difetto, ma a mio modo di vedere il più grave per un blog: non permette i commenti!
La cosa “comica” è che li prevede, e infatti cliccando sulle categorie accanto ai post relativi c’è il link ai commenti, ovviamente tutti a zero.
In pratica al momento il bloog è usato semplicemente come tool di publishing, non come strumento di interazione e confronto con gli utenti.
Voglio pensare che si tratti di una cosa momentanea, diciamo un test, e per questo voglio apsettare prima di dare un giudizio.

Sarà un caso però che si tratti di due aziende straniere con sedi in Italia e non di aziende propriamente italiane?

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