Se Google ha dalla sua, nelle sue varie declinazioni (froogle, maps, e quant’altro), l’integrabilità con altre fonti di informazioni grazie alle API (io ad esempio sto diventando pazzo per applicazioni come quelle che localizzano gli annunci Ebay Motors su Google Maps; vedi qui), altri motori di ricerca cercano di fare “il proprio”, riuscendo talvolta in maniera egregia.


Un motore di ricerca, Clusty, pressoche sconosciuto dalle nostre parti, offre alcune interessanti funzionalità; tra queste la più comoda è sicuramente il raggruppamento dei risultati in cluster, secondo un criterio di affinità (desunta dall’analisi delle parole ripetute nel testo, suppongo). Così avviene che ricercando un argomento, ad esempio “Sigmund Freud” (non chiedetemi perchè…sono fissato con la psicanalisi), il motore visualizza tutti i risultati nella vista principale, come ogni motore di ricerca, mentre sulla colonna di sinistra presenta i cluster, categorie tra le quali in questo caso abbiamo: dreams (non poteva mancare), cigars (Freud ne era un gran “consumatore”), Psychoanalysis, ecc…
L’utilità sta nella possibilità di utilizzare il cluster per escludere dai risultati visualizzati quelli che non interessano.
La cosa più interessante però è che questa “clusterizzazione” dei risultati è applicabile anche alle news, alle immagini, ai contenuti di Wikipedia (Clusty permette di cercare anche nel loro database), agli annunci di Ebay, ai Blog, agli annunci di lavoro, alle offerte di shopping. Un motore di ricerca abbastanza completo sotto questo punto di vista.
Certo sono tutte idee abbastanza semplici, d’altronde le categorie non sono un’invenzione, ma non le avevo ancora viste applicate ad un motore di ricerca in maniera “dinamica”, ovvero generata in base al contenuto dei siti web trovati.

p.s. se volete vedere un po’ di “mash-up” (così si chiamano le integrazioni tra Google e altre fonti web tramite l’impiego delle API) di Google Maps, vi invito ad andare qui.

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