Se si vuole che la transizione alla tv digitale abbia luogo nel modo più indolore possibile, è indispensabile promuovere soprattutto la cultura del digitale nel nostro Paese.

I grandi gruppi editoriali sembra si stiano avvicinando nuovamente al mondo delle televisioni, la speranza è che lo facciano consapevoli che è necessario esplorare nuovi linguaggi e proporre nuovi contenuti per le tv digitali, perché la moltiplicazione degli stessi contenuti su piattaforme diverse, sicuramente non verrà accettata di buon grado dal mercato.


La transizione al digitale passa anche dalla creazione di nuove professionalità. E’ incredibile che il Master dell’Universita Bicocca sulla televisione digitale coordinato dal professor Cesare Massarenti, di cui sono stato docente per diversi anni, non abbia avuto per l’anno in corso i fondi da parte del Fondo Sociale Europeo.

Sta partendo ora un altro master dell’Università Statale, che spero abbia migliore fortuna.

Come si sa è più facile ottenere finanziamenti per la ferraglia (leggi set top box) che per la formazione e per i contenuti.

Speriamo che le cose cambino presto.

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