Convergenza ?
Segnalo questo articolo che ho trovato sul sito Reuters. L’argomento è la convergenza video su iPod e le conseguenze per il mondo della pubblicità. Personalmente ho due considerazioni di partenza.
1. Mi sfugge come sia possibile pensare di guardarsi un telefilm su uno schermo, sia pure splendido, di quelle dimensioni. Mi spiace, ma la convergenza non può essere questa.
2. E’ tempo che le aziende invece di inseguire disperatamente i consumatori su tutti i nuovi media con la pubblicità tradizionale (che al di la’ della tecnologia rimane tradizionale nella sostanza) , si accorgano che per comunicare con i loro pubblici esistono altre modalità/modelli.
Che ne pensate?
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20 ottobre 2005 @ 11:48
Il guardare un film non e’ un grosso problema, lo fai solo se non ha proprio nulla di meglio da fare (aereo, stazione, ecc).
Sull’inseguimento invece concordo, ma le rivoluzioni costano e le idee scarseggiano. Quindi finche’ non sara’ indispensabile si cerchera’ di contenere le perdite della TV portando la TV su altri supporti.
20 ottobre 2005 @ 11:56
A dire la verità mi riferivo anche ad un utilizzo più maturo e competente di altri strumenti di marketing, vecchi , nuovi o rinnovati che siano, magari un po’ relazioni pubbliche e ufficio stampa fatte come si deve, blog, viral, ect etc …. Vi assicuro che un “banale”, vecchio, caro ufficio stampa gestito con un po’ di professionalità e attenzione ai nuovi media, ottiene risultati di visibilità davvero significativi. E non farei paragoni tra i costi…
20 ottobre 2005 @ 12:37
L’utilizzo di questi nuovi canali di fruizione implica a mio parere un adattamento o meglio una revisione delle modalità con le quali viene fatta pubblicità, in relazione alle caratteristiche specifiche dei nuovi apparecchi e delle circostanze nelle quali vengono utiizzati.
Io credo che con il proliferare di cellulari sempre più potenti, iPod Video, Plasytation portatili e quant’altro cambierà in parte il modo di fruire della televisone (in maniera simile ma meno radicale rispetto a quanto è avvenuto per la musica).
La pubblicità, di conseguenza, dovrà sapersi evolvere per potersi adattare a questo nuovo scenario competitivo.
20 ottobre 2005 @ 15:41
Non è logico utilizzare la pubblicità televisiva su qualcosa che è collegato ad Internet.
1) la pubblicità dovrebbe essere contestualizzata. Tipo che se mi vedo la prova del cuoco, sarò più predisposto, in quel momento, a comprare un tritaverdure piuttosto che un televisore.
2) il prodotto dovrebbe essere facilmente raggiungibile. Questo implica che una volta vista la pubblicità, si possa fare subito un acquisto via Internet o che si possano ottenere più informazioni (ma la cosa migliore sarebbe un taccuino virtuale su cui lasciare traccia di ciò che ci ha colpito).
Penso che contenere le perdite della tv portandola su altri supporti, non faccia che moltiplicare le perdite.
Perchè invece non migliorare la tv? Non perchè le rivoluzioni costino, ma perchè è molto più comodo truffare gli inserzionisti offrendo spazi pubblicitari che non catturano più l’attenzione neanche dei bambini, a cifre esorbitanti naturalmente.
Le rivoluzioni partono dal basso ed in questo caso dovrebbero partire dagli inserzionisti!
“Io non pago più per uno spot di 30 secondi che mi va in onda dopo una televendita di 5 minuti”, “Io non pago più per pubblicizzare una passata di pomodoro mentre va in onda il moto GP”.
31 maggio 2008 @ 08:30
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