I nodi del digitale terrestre
Sull’argomento Tv digitale terrestre ne ho scritto abbondantemente su IMlog. Avevo espresso diversi dubbi a proposito dell’interattività in televisione in questo post, ma credo ancora che se diversamente gestita, la transizione alla tv digitale possa costituire una grande opportunità per il nostro Paese.
Siamo ancora in tempo per cambiare rotta?
Anna Masera è molto scettica a riguardo, ne trovate le ragioni in questo suo interessante articolo.
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14 novembre 2005 @ 23:45
Soru ha sicuramente ragione. Non vedo il motivo di vendere apparecchiature con modem analogici nelle località dove l’ADSL è ormai una realtà. Questo permetterebbe la fruizione di servizi interettivi molte volte più veloci e curati, grazie all’ampiezza di banda maggiore. E soprattutto un rispario sulle spese telefoniche
Inoltre avete mai visto una trasmissione in DDT? La qualità è addirittura più scarsa dei canali SKY, pixelloni a tutto spiano ed una mancanza totale della nitidezza sull’immagine dovuta alla codifica forzata delll’MPEG2.
Finché non arriverà l’HDTV, attualmente la qualità è sempre più scadente dell’analogico.
15 novembre 2005 @ 12:28
Oltre la tecnologia, di per se, oserei dire già obsoleta prima della partenza, il nodo fondamentale si sposta sul costo sociale dell’operazione, che colpisce le famiglie in maniera rilevante.
Mediamente in una casa ci sono 2 o piu’ televisori, ed il buono per il decoder è solo uno. Una famiglia che possiede tre televisori si trova davanti a due scelte, perdere l’investimento effettuato in precedenza in apparecchi televisivi, o effettuare un investimento e dotare di decoder tutti gli apparecchi in loro possesso.
Vivo in Sardegna e ci dicono che al 1 gennaio verranno spenti i ripetitori analogici per far funzionare solo il DTT. Buona parte della sardegna non è coperta dal segnale RAI, ma solo da mediaset. Trovo assolutamente improponibile che ci venga offerta solo metà dell’offerta televisva. Senza considerare che in vaste zone di cagliari non si prende niente, il decoder è inutile.
Si sta cercando di far partire il tutto troppo velocemente e su basi talmente fragili che il DTT rischia di essere un flop colossale da rimpiazzare in pochi anni con HDTV
16 novembre 2005 @ 00:01
Il problema non è solo di qualità, come sottolineano i commenti precedenti. Il DTT dovrebbe modificare anche le modalità di fruizione della TV, implementando nel decoder funzioni come quelle di TIVO e Windows Media Center e integrando funzioni pensate per la ricerca dei video dalla televisione, tipo Blinkx.
17 novembre 2005 @ 07:30
Il primo rapporto semestrale curato da Audisat, che risale allo scorso 30 giugno, mostra una televisione digitale in espansione fra le famiglie italiane: gli abbonati a Sky hanno superato i 3,3 milioni, ai quali vanno aggiunti altri 7 milioni di utenti di tv satellitare free.
Sommando a questi dati le vendite dei decoder per il digitale terrestre (oltre 2.400.000 decoder venduti nel periodo in esame), quelli relativi alla TV via cavo (150.000 abbonati di Fastweb) e alle nuove piattaforme come IPTV (la televisione via internet) si arriva a 8 milioni di famiglie su un totale di 23.300.000, pari ad una copertura di oltre il 34% del mercato.
Parlando quindi di televisione digitale nel suo complesso si tratta di una penetrazione rilevante che potrebbe spingere finalmente i fornitori di contenuti ad offrire una maggiore interattività.
Si tratta infatti di un aspetto che, come da te evidenziato, per ora non è stato da molti implementato in maniera convincente.
http://www.nwi.it/showPage.php?template=notizie&id=7704
17 novembre 2005 @ 10:12
Max, vorrei leggere anche un rapporto che mi parlasse di come il digitale abbia creato un nuovo mercato per i contenuti, diminuito le barriere all’entrata per nuovi soggetti editoriali aumentando il pluralismo, dato agli utenti una maggiore differenziazione dei programmi disponibili e non una duplicazione. Continuiamo a parlare di penetrazione di decoder che possiamo considerare positivamente o negativamente, poco importa e dei contenuti e degli utenti non ne parliamo mai?
17 novembre 2005 @ 12:25
Caro Maurizio, impara a guardare il bicchiere mezzo pieno! :-)
I cambiamenti da te auspicati richiederanno un pò più di tempo, ma credo che, almeno in parte, si possano realizzare quando ci sarà una maggiore consapevolezza da parte di tutti (produttori di contenuti e pubblicitari compresi) della potenzialità dello strumento.
17 novembre 2005 @ 12:44
Mi sbaglierò, ma credo che tutte le volte che si è incominciato a lavorare prima sulle tecnologie e poi sui contenuti, si sono fatti dei buchi nell’acqua.
Il miglior incentivo per il passaggio al digitale, a mio parere non è l’interattività tout court ma più programmi e più qualità. Questo è quanto emerso durante gli ultimi 3 Miptv a Cannes. In questa fase un’incentivo per i produttori di contenuti potrebbe dare a mio modesto avviso un impulso al digitale. In secondo luogo perché privilegiare il digitale terrestre e non l’Iptv? In Inghilterra l’approccio alla piattaforma è più laico.
22 novembre 2008 @ 16:33
NON CAPISCO PERCHE’IN ALCUNI MOMENTI SI VEDE L’IMMAGINE A MOSAICO FINO A SPARIRE E APPARE LA SCRITTA controllare l’antenna,assenza segnale,consultare il tecnico. E’ MAI POSSIBILE CHE UNA PERSONA DEBBA SALIRE SUL TETTO A CONTROLLARE L’ANTENNA EPPURE E’ LA STESSA DI QUANDO SI VEDE BENE…MA NON E’ CHE C’E’ QUALCHE DIFFETTO DA PARTE DI CHI INVIA IL SEGNALE? vedo benne BBC,una TV FRANCESE ecc. e va via il segnale di can 5 Booooooooooooooooo chi mi puo’ rispondere lo ringrazio SANDRO