… e Beta fu! (Google Base)
Dopo gli annunci delle scorse settimane, le mezze smentite e qualche depistaggio, Google ha ufficialmente lanciato la versione beta del suo nuovo prodotto, Base, nato con l’obiettivo (non dichiarato) di entrare nel mercato (per la verità già molto affollato) degli annunci gratuiti online.
Cosa fa GBase? In soldoni, come riportato sul blog ufficiale “Google Base enables content owners to easily make their information searchable online. Anyone, from large companies to website owners and individuals, can use it to submit their content in the form of data items. We’ll host the items and make them searchable for free.”
Due sono le caratteristiche di prodotto che, personalmene, trovo particolarmente interessanti: in primo luogo, rispetto alle offerte già disponibili online, tutto è estremante semplificato (in stile Google direbbe Matteo :) ) con guidelines ridotte all’osso e formati di annuncio flessibili (esistono degli standard, ma l’utente può crearne di nuovi).
In secondo luogo, fin da subito, GBase pone una netta “separazione” tra l’inserimento annunci per privati da un lato e aziende dall’altro; per i primi l’inserimento avviene via web con una interfaccia utente interattiva, molto semplice e personalizzabile.
Per i secondi invece è già disponibile uno strumento per l’upload massivo di annunci (bulk upload) attraverso il quale, ad esempio, una agenzia immobiliare, con un costo di sviluppo vicino allo zero, può “esportare” TUTTI i suoi annunci in un file XML da uploadare (e quindi rendere ricercabile da Google) sulla piattaforma Base.
All’inizio di questo post ho scritto che l’obiettivo di BASE è “non dichiarato”; in realtà sul blog ufficiale di Google è possibile leggere che questa versione Beta “is another small step toward our goal, creating an online database of easily searchable, structured information.”
Tuttavia, riducendo i costi di gestione drasticamente rispetto alle strutture tradizionali e generando contemporaneamente una utilità senza precedenti per i futuri inserzionisi, GBase rappresenta senza dubbio l’inizio di una nuova era per il mercato degli annunci online (e non solo).
Nessun post simile.
17 novembre 2005 @ 14:20
Sarà la fine dei siti di annunci?
Oppure è la fine di Kelkoo?
Oppure niente di tutto ciò?
17 novembre 2005 @ 15:10
Caro Enrico, mi viene da dire “niente di tutto cio’”, con un MA grosso come una casa. :)
eBay ha compiuto da poco dieci anni, Craigslist domina i report delle agenzia di ricerca, ma il mercato degli annunci (in particolare in Italia) è molto “chiuso” sia dalla parte degli inserzionisti sia dal punto di vista dei lettori.
L’elemento cruciale, per me, nel lancio di GBase sta nell’offerta di una utilità per i lettori e per gli inserzionisti senza precedenti e tale per cui, con questa offerta, Google può addirittura fare a meno di confrontarsi con eBay o con, per dire, Trader, perchè ha aperto un mercato del tutto nuovo all’interno del quale, semplicemente, non ha concorrenti (chi può offrire oggi un servizio “competitivo” con Base?)
18 novembre 2005 @ 18:55
Io ritengo che Google stia facendo guerriglia. Non nel senso di guerriglia marketing, bensì una serie di azioni ben concertate per destabilizzare ogni azione degli avversari. Infatti spesso vengono fuori notizie di nuovi settori in cui intende entrare o in cui sta entrando.
Ovviamente non può dichiarare guerra aperta su tutti i fronti e contro tutti.
Però così facendo molti competitor automaticamente perdono credibilità da parte degli investitori, subiscono contrazioni nei fondi che non gli permettono di avanzare come progettato e Google può prendersela con più calma.
Froogle alla fine ne è un esempio: sembrava dovesse sbaragliare Kelkoo e ciò non è successo ( E’ stata acquisita da Yahoo! perchè andava bene)
Sicuramente Google punta a realizzare la convergenza di tutti i prodotti, ma non credo possa farlo in concorrenza aperta. Questa è la mia modesta opinione.
21 novembre 2005 @ 00:48
E’ un’idea eccezionale, dovuta al fatto che google metterà a confronto le realtà di tutte le aziende dle mondo a distanza di un click una dall’altra, rivoluzionerà l’economia, il modo di fare business, il modo di acquistare, e una cosa così solo un team all’avanguardia e conosciuto google poteva proporla, Google sta al web come la Microsoft sta ai sistemi operativi ormai ha il monopolio..
21 novembre 2005 @ 10:59
E come tutti i monopoli, a parer mio, non è sempre una cosa positiva. Non è possibile secondo me che “le sorti” degli utenti di internet siano affidate ad un’unica webfarm ed alle sue iniziative.
La forza di google è nelle idee ed i concorrenti (se di concorrenti si può parlare) stanno a guardare.
Secondo me Google è l’azienda da cui tutti dovremmo imparare o almeno prendere spunto :)
ciao
21 novembre 2005 @ 11:25
Google è un monopolio che viene dal basso, per scelta degli utenti, non per imposizione. Le alternative ci sono, eccome, in tutti i settori in cui G opera: solo che gli utenti non le usano o le usano meno.
Io sono il primo ad odiare i monopoli, ma cosa dovrebbero fare a Mountain View? Chiedere agli utenti di cercare meno o di non utilizzare così tanto i loro servizi? :)
21 novembre 2005 @ 11:45
Si, forse ho utilizzato un tono che potrebbe sembrare di critica anche se non era nelle mie intenzioni. Anzi io ammiro Google.
La critica potrebbe essere mossa nei confronti nei fiacchi concorrenti :).
La “bravura di google” risiede nelle idee e nel far sembrare grande anche la cosa più banale. quello si che è marketing! :)
24 novembre 2005 @ 12:39
Il mio commento -forse- ha poco di tecnico, ma questo Google ultimamente non si sta allargando un po’ troppo?
24 novembre 2005 @ 12:40
Effettivamente questo Google ultimamente si sta allargando un po’ troppo.
24 novembre 2005 @ 21:18
Non dobbiamo dimenticarci che Google è un’azienda che tenta continuamente di crescere economicamente.
Oltre ade ssere l’ottimo motore di ricerca che tutti noi conosciamo e usiamo giornalmente è una macchina per far soldi.
Il nuovo servizio di annunci offerto, rientra perfettamente nella loro idea industriale ed espansionistica.