Nanopolemica
Mentre Gianluca Neri e il buon Zambardino, alimentano inutili polemiche sul futuro del nanopublishing, sul business che c’è, non c’è, ci sarà, o che ci potrebbe essere, gli americani, discutono sul futuro dei business model dei blog, ritenendo che il problema oggi non sia quello di definire tout court un business model per i blog , ma di scegliere quello più appropriato visto che i modelli cominciano a moltiplicarsi.
Lo so anche io che l’Italia non è l’America, ma che ci costa dare un po’ di fiducia ai “nanopublisher” che stanno lavorando senza dar fastidio a nessuno e non hanno bisogno di grossi investimenti.
Se son rose fioriranno, altrimenti non saranno stati fatti grandi danni. Tutta questa polemica mi suona sospetta. A chi stanno dando fastidio i nanopublisher?
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28 novembre 2005 @ 21:48
Non penso che la polemica sia nata per difendere gli interessi di qualcuno.
Credo però che la polemica è stata utile a far conoscere il nanopublishing (a me questo termine piace) a chi ancora non sapeva della sua esistenza.
Non fateci caso, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno.
28 novembre 2005 @ 21:51
Anche io devo dire che trovo il termine se non altro simpatico.
29 novembre 2005 @ 14:09
ops telepatia, ne ho scritto proprio stamattina…
link
29 novembre 2005 @ 14:11
http://www.minimarketing.it/2005/11/blog-selvatici-o-da-allevamento.html
scusate il repost, non prende i link
29 novembre 2005 @ 17:01
un articolo come questo della CNN era dal 2000 che non lo leggevo…
29 novembre 2005 @ 18:53
Sapete cosa faccio? Quando non ho abbastanza elementi sospendo il giudizio.
Vedrete che fra 100 nanopublisher, qualcuno emerge e noi dovremo cambiare idea.
29 novembre 2005 @ 19:03
si maurizio, per la legge dei grandi numeri, su 100 qualcuno funziona. ma basta per tenere insieme, e in piedi, (e far fruttare) il network?
29 novembre 2005 @ 19:11
Forse no, Gianluca, ma perché giudicare ex ante? I costi non sono stratosferici, non credo che si formeranno nuove bolle, quindi attendiamo e vedremo :)
Il mio principio è questo: vediamo un po’ se posso imparare qualcosa di nuovo.