Digitale Terrestre, si, no, forse, boh.
Che la data di fine 2006 fosse poco realistica per lo switch off era chiaro a tutti fin dal principio. Solitamente fissando degli obiettivi molto stringenti si cerca di motivarne il perseguimento. Purtroppo siamo lontani, ancora troppo lontani. Ora questo “termine ultimo”, verrà spostato al 2008.
L’effetto sui consumatori è tuttavia devastante. Chiedetelo ai vostri amici e parenti, sono confusi e non ci capiscono più nulla e non possono essere biasimati per questo. Il risultato è quello di affondare il digitale terrestre, ma in Italia si va avanti facendo finta di niente.
Intanto si organizzano nuovi convegni dove si dirà che tutto va bene.
Ci sono tanti soggetti che potrebbero dare un contributo alla transizione alle tv digitali, ma non vengono coinvolti.
Ci vorrebbe a mio parere una concertazione molto più ampia tra tutti gli attori in grado di far crescere l’industria delle tv digitali, non dimenticando naturalmente i produttori di contenuti.
Credo che non sia ancora tardi.
Nessun post simile.
5 dicembre 2005 @ 10:39
Se invece delle televisioni avessimo avuto politici i cui interessi erano rivolti a internet, probabilmente oggi parleremo dell’Italia ai vertici nelle iniziative per la diffusione dello strumento del futuro. Anche per la TV, che passa gia per internet.
Il digitale terrestre è “cosa da soggetti privati”. E allucinante che se ne occupi il governo e che lo finanzi a scapito di scuola, informatizzazione, internet.
5 dicembre 2005 @ 10:41
http://www.beppegrillo.it/2005/12/post_3.html
lupus in fabula..
9 dicembre 2005 @ 09:28
Andrea hai perfettamente ragione. Era chiaro già da tempo che era “tecnologia finta” come dice Beppe Grillo. Altrimenti non l’avrebbero spinto cosi tanto col calcio … è triste ma vero … siamo il paese del gol !
22 dicembre 2005 @ 12:47
… e il bello che i media dello slittamento (di 2 anni!!) del switch off hanno appena accennato!