Blog e politica: il caso Moratti
Ormai l’utilizzo dei siti web e dei blog da parte di candidati politici per fare campagna elettorale non sono una novità. Abbiamo già visto quelli di Scalfarotto, Prodi, Cofferati (anche questo molto poco aggiornato), Pecoraro Scanio, Bertinotti, La Russa ecc. ecc.
Quasi sempre sono fatti malino, poco aggiornati, scarsamente interessanti. Di solito sono legati ad eventi particolari (primarie, elezioni amministrative) e quindi abbandonati subito dopo.
Oggi ho scoperto quello di Letizia Moratti. Devo dire che non fa eccezione.
Gli aspetti negativi dal punto di vista comunicativo e formale sono davvero rilevanti: le immagini sono sgranate, i testi sono piatti e senza nemmeno un bold o qualche evidenziazione, i colori sono smorti.
Ma il vero fiore all’occhiello è la parte “interattiva”, gestita in una modalità che sta tra il blog e il forum. La sezione si chiama “Dì la tua”, divide la città in 9 zone e richiede all’utente non di scegliere il proprio quartiere (e già per un sindaco partire con una divisione…) bensì addirittura la propria via!
Non c’è però una sezione per ogni via, cosa che già sarebbe stata assurda, ma porprio un dominio dedicato ad ognuna di esse: per esempio www.largo-sandionigiinpratocentenaro.it o www.cavalcavia-donlorenzomilani.it.
In totale sono più di 4.000 siti diversi, ognuno con i propri commenti (ovviamente moderati)…
Inoltre le tematiche sono già decise a priori, quindi gli utenti e potenziali elettori possono solo dire la loro sugli argomenti fissati dalla Moratti.
Le domande che mi faccio sono le seguenti: davvero la Moratti leggerà tutti quei siti/blog? Che senso ha comprare 4.000 domini invece che avere più sottodomini su un unico sito? Ha senso utilizzare un mezzo interattivo, fatto in teoria per entrare in contatto con la gente, e poi non accettare i commenti negativi? Fissare gli argomenti non significa privare i cittadini della possibilità di manifestare i temi di loro interesse?
Avere un sito del genere, IMHO, è del tutto inutile.
Avere un blog non è obbligatorio, quindi piuttosto che farlo male credo sia meglio non farlo. O no?
Nessun post simile.
16 dicembre 2005 @ 15:41
Mi appare evidente dal sito che la reale volontà di ascolto non esiste e che il progetto non viene dalla Moratti stessa, ma da qualche agenzia,per questo è così freddo.
Osservate la foto e lo stile, sono come quelli di un ristorante arredato da un architetto, lo stile è ricercato ma vi è totale assenza di carattere. In un ristorante così non si ritorna solitamente.
La Moratti non dovrebbe stimolare l’interazione della (e con la) gente se non è realmente interessata a quello che le diranno. Ovviamente questa è la mia percezione, non è detto che abbia ragione.
16 dicembre 2005 @ 17:22
Quanti soldi avrà speso per acquistare un dominio per ogni via/piazza di Milano?
16 dicembre 2005 @ 17:34
Beh, magari ha un amico registrar… :)
16 dicembre 2005 @ 21:04
Cosi’ a mente credo che il Nic voglia dai registrar autorizzati 4,91 euro a dominio.
4.000 domini x 4,91 euro = 19.640 euro
E i servizi web dovrebbero essere forniti da Web Adv (Atileni Snc) ospitati in Farm di Txtpolymedia, che credo sia del circuito Jumpy Spa, su linee Colt (ottime e quindi un bel po dispendiose).
Ah se mi chiedete perche’ vi do tutte ste cifre… mah… do i numeri! ;-)
16 dicembre 2005 @ 21:29
Tixxio: ma davvero ha registrato ogni via o piazza di milano?
Maurizio: ma se c’è anche il numero 800! ,-)
PS.
quella foto a che decade dello scorso secolo risale?
17 dicembre 2005 @ 09:26
Mi ricorda tanto quei manager che solevano dire, la mia porta è sempre aperta per i miei collaboratori, se vedete la porta entrate pure senza bussare. Ma il manager non c’era mai. Puoi avere anche i numeri verdi, quello che conta è se ascolti davvero le persone, ma ancora di più se tieni conto di quello che ti dicono.
17 dicembre 2005 @ 10:56
voglio fare il bastian contrario: la moratti ha fatto un medio-mesto-semplice-senzainfamiaesenzalode sito elettorale, per la massa, non un blog figo per i blogger, che poteva servire solo a uno che partiva da zero come Scalfarotto; la parola blog in effetti compare buttata li’ per caso o per sbaglio.
Si, è mediamente triste, mediamente spoglio, ma frega veramente a qualcuno (alla “massa”) il look and feel?
L’idea delle opinioni per vie invece secondo me poteva essere interessante (sto scrivendo di spostare il cassonetto di fronte al mio vicino di casa…), anche se questa frammentazione è eccessiva (e il dominio.it per via è francamente ridicolo, anche se i costi sono ormai irrilevanti, e anche questo sarebbe un argomento “alzare i costi della registrazione di dominio per evitare l’accapparramento?”).
17 dicembre 2005 @ 11:12
Il candidato sindaco (come lo chiamavamo in agenzia in un alone di segretezza, del quale magari un giorno racconterò) ha fatto la sua bella presentazione non di fronte ai milanesi ma di fronte ad un gruppo d’elite imprenditorial/culturale. Sempre parlando di percezioni, come dice Maurizio, ho l’impressione che alla Moratti il pensiero della base cittadina (e magari anche di tutti coloro che popolano la città per lavorare e arricchirla, spesso arricchendo tutti fuorché se stessi) in realtà non interessi molto; per una volta lasciamo perdere ciò che accade sul web e guardiamo alla realtà ;-)
18 dicembre 2005 @ 21:36
Come ricordava De Biase (blog.debiase.com) il responsabile della comunicazione di Forza Italia ha aperto un convegno su internet e politica affermando che interne è il Viagra della politica.
La linea di Letizia Moratti in tema di web conferma l’approccio così elegante del suo collega.
19 dicembre 2005 @ 13:04
Condivido le considerazioni di Gianluca e Maurizio.
La mia sensazione e’ che il blog della Moratti sia un semplice presidio elettorale con bacheca online (non blog) annessa. Purtroppo non il luogo dove attivare il colloquio con i cittadini.
Il processo di “postare” per via o piazza, poi, spinge molti a focalizzarsi sui piccoli problemi della propria strada e a non affrontarli da una prospettiva piu’ alta, come si dovrebbe.
E’ vero che i post possono essere visualizzati per argomento (http://www.piazza-carloamati.it/comments.php?IDproject=3) ma con processi strutturati in questo modo la discussione e il confronto sono impossibili di default.
Tra l’altro quello che vale per chi legge il “Moratti blog” vale anche per la Moratti stessa nel ruolo di blogger.
Forte, non e’ vero?
19 dicembre 2005 @ 15:32
tanto paga il marito…
20 dicembre 2005 @ 04:04
Cari tutti
innanzitutto, il supermegagigablog della Moratti non è un blog (l’utilizzo del termine blog è ovviamente a puro scopo di marketing), ma si configura come un forum, dove si accettano commenti e proposte (moderate) sulla città.
Per curiosità ne ho letti un po’ stanotte e devo dire che non sono tutti positivi, nè costringono l’analisi delle problematiche cittadine a una visione troppo localizzata (si parla quindi anche dei problemi della città in generale).
Alcuni sono banalità, altri semplice piaggeria, altri sono segnalazioni, altri lamentele: c’è veramente un po’ di tutto.
Ma a questa ostentata vicinanza ai cittadini dal punto di vista telematico, si contrappone la presentazione della propria candidatura di fronte ai notabili del capoluogo lombardo, su un palcoscenico consacrato alle rappresetazioni del sistema economico/produttivo, e i due approcci lasciano intravedere una contraddizione programmatica di fondo.
Non so se i cittadini l’abbiano già compreso, ma, sebbene sia attivo dal 9 dicembre e abbia totalizzato qualche decina di migliaia di visite, per ora il blog non ha riscontrato una valanga di commenti: il filone più frequentato ha un rapporto commenti/lettori dello 0,03%, pochini per chi vuole raccogliere pareri.
Pochini anche considerando l’effetto gregario che hanno i lettori, che nei forum si focalizzano su una cerchia di temi limitata e circoscritta.
Possiamo fare delle estrapolazioni sulla volontà di partecipazione alla vita politica dei lettori del blog morattiano? No, i tempi non sono ancora maturi.
Ma comunque non è che ci sia un gran fermento là dentro…
22 dicembre 2005 @ 23:13
Una risposta al senso che può avere registrare tanti domini forse ce l’ho: posizionare la pagina e dunque aumentare la propria visibilità sul web in vista delle elezioni.
E’ infatti noto che gli algoritmi dei motori di ricerca sono sensibili anche alle keywords presenti nella stringa del dominio rinforzando la visibilità della pagina associata. Se poi aggiungiamo che una pagina di blog è soggetta ad aggiornamento potenzialmente frequente, la visibilità aumenta ulteriormente.
E’ dunque possibile che nelle prossime settimane cercando qualunque esercizio od evento connesso con una delle vie registrate, ci si imbatta anche in una delle pagine della candidata.
Proprio un’idea furbetta, non c’è che dire…
17 gennaio 2006 @ 00:57
d’accordo, Quanti soldi avrà speso per acquistare un dominio per ogni via/piazza di Milano?
17 gennaio 2006 @ 09:21
indipendentemente dalla spesa, che immagino si aggiri attorno ai 20/30.000 €, è una scelta del tutto assurda e che rivela un’incompetenza grave relativamente al mezzo internet
3 marzo 2006 @ 15:23
L’ITALIA, IL CAOS, LA DISUMANA INDIFFERENZA, L’INSICUREZZA NAZIONALE E IL COPOVOLGIMENTO DEI VALORI
Nel nostro paese, veniamo sempre più abituati da tempo immemorabile, a tollerare il crimine in silenzio, senza ricevere una vera giustizia, come se si trattasse di normale amministrazione. Contestualmente, a nostra insaputa, dobbiamo stimare persino persone colpevoli di reati che pur violando la legge, nessuno conosce come soggetti criminali. C’è anche chi riesce con degli artifizi a farsi assolvere in qualche maniera persino facendo fare ricorso alla pilotata prescrizione dei reati.
In questi ultimi tempi accadono situazioni ove macroscopicamente prevale la violenza e tutto quello che da essa ne deriva. Vi è un vero e proprio capovolgimento dei valori ove chi è più razionale e indipendente dai ragionamenti e decisioni delle teste altrui viene denigrato e messo in panchina. Ora siamo giunti ad un nuovo alto livello dimostrativo palese, con nostro beneamato Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si è recato negli U.S.A.
Con questa esibizione il caro Silvio ha voluto cercare di dare uno spettacolo per attirarsi consensi e simpatie perdute (with this exhibition Mario is trying to give a show to attract assents and he want attract lost linkings), doverosa traduzione per chi spia la politica italiana da laggiù. Che prezzo dovremo pagare noi italiani per questo raffinato favore? Ci saranno stati accordi segreti? La prossima guerra a chi dovremo farla? Quanti e quali saranno i prossimi morti?
Sappiamo tutti che Berlusconi sa solo vedere gli affari, è solo specializzato in quelli e che di politica ne capisce quanto una pernice. Spero che gli italiani siano più osservatori e intelligenti di quanto Sua Eccellenza GEORGE W. BUSH possa immaginare. Io resto fiducioso in questo. Noi italiani siamo sempre stati storicamente apprezzati e stimati, è mai possibile che ora dobbiamo ragionare con la testa di BUSH anche per la politica interna del nostro Paese? Francamente lo trovo del tutto inverosimile e fuori luogo.
Siamo giunti in questa PALUDE STAGNANTE di acqua torbida perché i malviventi con la maschera, vengono protetti da amici e simpatizzanti di cordata. Da qui le violazioni di legge, vengono oscurate al massimo e la giustizia in tribunale certe volte viene fatta mostrare incapace di indagare, processare, giudicare e punire i responsabili dei crimini anche quando, sono gravi i crimini contro i diritti umani. Così la cecità galoppante arriva a toccare pesino la politica internazionale con altri capovolgimenti di valori.
Si può verificare questo, verosimilmente perché a monte c’è persino troppo spesso l’ordine di offrire protezione, non alle vittime degli abusi, ma bensì agli esecutori materiali dei delitti. In questo modo viene fatta palesare la mancanza d’indipendenza dei giudici costituendo gravi violazioni del diritto al regolare processo e di infrazioni al dovere dello Stato di indagare, giudicare e castigare la violazione dei diritti umani. Determinati fatti illeciti pertanto, non faranno mai scandalo perché tutto l’orrore viene tenuto molto bene nascosto. Questo sistema vergognoso è anche esso stesso un sistema organizzativo di stampo mafioso, anche se generalmente in tali casi e in campi ristretti, la mafia vera e propria non c’entra.
Si crea così un sistema che, simpatizzanti e aspiranti criminali “strizzano l’occhio” ad altri come loro, felici di passare agli occhi della gente, sempre inosservati. Ogni persona che fa l’indifferente o improvvisamente devia qualsiasi discorso che comprometterebbe qualcuno degli stessi amici criminali, si presta a farlo subito volentieri, pur di smorzare sul nascere qualsiasi discussione scottante trattata in ogni luogo e maniera che comprometterebbe qualcuno della stessa risma.
Si improvvisano così scuse di ogni tipo che servono a giustificare ogni sorta di delitti e di imbrogli nazionali e internazionali e quindi ogni malvivente anche sconosciuto alla gente magari anche presentandosi sotto falso nome, ha decisamente così contribuito in pieno a non rendere quei fatti criminali di dominio pubblico. Lo Stato con questa maniera cerca di fare ignorare la vittima e la vera trasparenza dei fatti. Il silenzio, la confusione, l’apatia e la grave mancanza d’interesse nella sfera della partecipazione politica sono parte delle conseguenze imputabili e rappresentano un vero ostacolo per un intervento concreto della cittadinanza del Paese.
Tutta questa organizzazione RAMIFICATA, diviene come una tabe che ha contagiato non pochi politici e intellettuali sia fra i laici che fra i cattolici. In questo secondo caso lo sconcerto è anche maggiore, data la pretesa dei cattolici di essere portatori di una moralità più ampia e più elevata di quella dei laici. L’esempio lampante di torture rimaste sempre impunite per oltre un decennio e sino ad oggi lo si può vedere inconfutabilmente dai riscontri oggettivi esposti nel sito web: http://www.mobbing-sisu.com Viva l’ITALIA E FORZA SISU. Giacomo Montana
3 marzo 2006 @ 15:32
LA GUERRA DALLA PRIVATIZZAZIONE DEL DIALOGO TRA PIU’ PARTI, ALLA UFFICIALIZZAZIONE ATTRAVERSO L’OCEANO DELLA SCONFINATA POLITICA
Non dobbiamo dimenticare che il modello di conduzione della guerra segue l’indiscusso modello socio-economico dominante. Nel Medio Evo la guerra veniva messa sulla gestione privata, veniva assoldato un capitano di ventura e si stipulava un contratto chiamato “condotta” da qui il termine condottiero. Suggerisco di assegnare al cavaliere nostro presidente del consiglio anche questo ulteriore appellativo. Da qui ne potrebbe derivare anche il seguente titolo successivo di un articolo che descrive le ultime sue s-prodezze: IL NOSTRO CONDOTTIERO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA FATTO….BLA…BLA…BLA…e ha detto BLA…BLA…BLA… Saluto tutti quelli che hanno capito e anche gli altri.
VIVA L’ITALIA! e ora e sempre
FORZA SISU! Giacomo Montana
3 marzo 2006 @ 15:52
LA GUERRA DALLA PRIVATIZZAZIONE DEL DIALOGO TRA PIU’ PARTI, ALLA UFFICIALIZZAZIONE ATTRAVERSO L’OCEANO DELLA SCONFINATA POLITICA
Non dobbiamo dimenticare che il modello di conduzione della guerra segue l’indiscusso modello socio-economico dominante. Nel Medio Evo la guerra veniva messa sulla gestione privata, veniva assoldato un capitano di ventura e si stipulava un contratto chiamato “condotta” da qui il termine condottiero. Suggerisco di assegnare al cavaliere nostro presidente del consiglio anche questo ulteriore appellativo. Da qui ne potrebbe derivare anche il seguente titolo successivo di un articolo che descrive le ultime sue s-prodezze: IL NOSTRO CONDOTTIERO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA FATTO….BLA…BLA…BLA…e ha detto BLA…BLA…BLA… Saluto tutti quelli che hanno capito e anche gli altri. Viva l’ITALIA! e sempre FORZA SISU! Giacomo Montana
25 marzo 2006 @ 07:14
LE PORTE POLITICHE DELLA DISTRUZIONE (non sottovalutate!)
-di Giacomo Montana
Stiamo permettendo che la politica vada troppo in là. Oggi noi fantastichiamo ancora una realtà che in Italia non esiste. Pensiamo che in politica ci possano essere persone che aiutano i cittadini, i lori figli e nipoti ad avere un futuro migliore, ma non è così. Noi cittadini col nostro voto elettorale attualmente possiamo soltanto permettere di fare la dolce vita ai relativi candidati che vengono eletti, alle loro famiglie, parenti e amici. Attualmente non esiste un terreno fertile per fare crescere l’onestà e l’uguaglianza.
Ciò per un semplice motivo, perché i grandi mutamenti sino ad oggi, se hanno fatto crescere le economie dei paesi industrializzati, hanno prodotto anche una nuova forma di economia illegale, che non è più il brigantaggio, ma la multinazionale del crimine, che si impegna su più tavoli da gioco, investe denaro sporco, entra nell’economia di intere regioni e quindi proviene di fatto dal sudore del lavoro di tutti i cittadini onesti.
L’economia illegale cresce in verso direttamente proporzionale con quella legale anche se con proporzioni diverse. I cittadini ignari di tutto ciò di tanto in tanto si devono confrontare con questa nuova criminalità vedendo e subendo solo le conseguenze delle ignominie e dei danni ma mai gli viene permesso di vedere o di conoscere la radice e il seguito che produce i danni economici e morali al popolo italiano. …CONTINUA QUI SOTTO APPENA POSSIBILE
Il giudice Falcone capì tutto questo e di conseguenza voleva intraprendere una battaglia sul piano finanziario ove vi erano traffici illeciti immessi nei circuiti dei capitali legali. Comprese che tutto questo condizionava fortemente la nascita di una nuova imprenditoria e quando fu sicuro che accanto al grande crimine vi era anche un altro fenomeno in cui legalità e illegalità non avevano più limiti netti, capì anche che esisteva una imprenditoria senza scrupoli che appariva a prima vista una imprenditoria normale ma che in realtà non era così.
Collegò tutto questo meccanismo e capì che al vertice vi era la mafia che prosperava con tutti questi movimenti artificiosi e sporchi. Aveva capito che se esiste una domanda, un mercato, che recepiva un’offerta, gli affari per i malviventi andavano a gonfie vele. Tra questi affari vi era la prostituzione, la droga, le armi ed infine i voti elettorali. Ecco il fenomeno economico che genera l’imprenditoria dell’illecito. Questa forma perversa di imprenditoria si espande a macchia d’olio.
Dopo tutta questa premessa il pensiero che un uomo come Falcone fu ucciso perché aveva capito troppo e perché voleva un’Italia pulita, a chi scrive come credo a chi legge, da un certo sgomento. Un uomo solo non potrà mai migliorare l’Italia e renderla Sisu ossia piena di valori positivi e costruttivi. Chi volesse saperne di più deve sapere che lo scambio elettorale politico-mafioso sussiste ancora anche senza erogazione di denaro. (FONTE: Cassazione , SS.UU. penali, sentenza 12.07.2005 n° 33748)
e più in particolare: http://www.altalex.com/index.php?idnot=14
Chi può cambiare tutta questa sporcizia sono soltanto gli elettori, ma finché si da credito a Berlusconi che di imprenditoria se ne intende, non possiamo che dispiacere persino alla memoria di quel grande uomo che fu FALCONE. Quello che bisogna dire agli elettori è che la qualità della vita, se avremo ancora un governo sbagliato, andrà sempre peggiorando e non verrà mai più restituito il senso del valore sociale vero, del lavoro e della vera legalità, con una parola sola non verrà mai restituito il valore Sisu!
Ho cercato in tante maniere di fare capire la verità pericolosa che abbiamo tutti sulle nostre teste. Ogni volta che ho parlato della grave vicenda della Signora Nigris (Vedi sito: http://www.mobbing-sisu.com ) è come se avessi detto: questa è la prova del nove, vedete cari lettori, che viene data carta bianca anche per continuare il crimine contro una donna indotta ad essere ammalata e portatrice di handicap in servizio e per causa di servizio e come se non bastasse, privata pure del relativo diritto di legge e di contratto?
Peccato che c’è stato persino chi si è persino infastidito di avere letto la vicenda. Quei signori sono un terreno pronto e fantastico per la proliferazione dell’imprenditoria dell’illecito!!
A prescindere, desidero dire che c’è un vecchio detto siciliano che così recita: “Un uomo senza dignità è come un pupu senza puparu” (…è come un burattino senza burattinaio). Volete regalargli ancora il voto elettorale? Fatelo! Chi vuole intendere intenda. FORZA E ONORE per un’ITALIA SISU.
9 giugno 2006 @ 21:49
L’intelligence della violenza
Cari Lettori , se leggete sui giornali, vedrete che tutti conoscono le cause dei reati, ma poi la realtà è completamente diversa.
Mi piaceva lavorare in piena salute, essere italiana tra persone umane e credere nella democrazia e nella civiltà: mi hanno rubato tutto. Se volete capire di più potete visitare il mio sito internet: http://www.mobbing-sisu.com dove ogni affermazione viene provata documentalmente e dove è pubblicata anche la sentenza di ottemperanza del T.A.R. per la Lombardia
http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php
Mi hanno rubato i miei diritti e la possibilità di curarmi adeguatamente dai postumi della tubercolosi che mi è stata fatta contagiare nel posto di lavoro presso l’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, dopo avermi privata da assistente amministrativo per tre anni di tutti i più elementari mezzi di protezione da contagio e infezione in ambiente contaminato.
Sull’individuazione, l’esplorazione e l’intervento adeguato del crimine occulto sono stati sparsi fiumi di inchiostro e le trattazioni risultano diverse a seconda dei criminali con cui si ha a che fare. Lo scopo del mio intervento non è quello di aggiungere altre informazioni alle molte già esposte e provate nel sito internet di cui sopra, che si può raggiungere persino scrivendo solo il mio nome e cognome nei motori di ricerca e che vanno ad aggiungersi alle molte già in possesso della letteratura scientifica a riguardo, né quello di proporre un nuovo studio, forse l’ennesimo. Ho sentito l’esigenza di trovare un filo conduttore, tra la mera molteplicità delle informazioni, nonché delle relative nozioni che riguardano il crimine occulto e che permettono di chiarire i vari scottanti argomenti, delineandoli nei loro propri contenuti cinici e delinquenziali.
Dall’anno 1992, sino ad oggi, nel più terrificante silenzio stampa, in qualità di assistente amministrativo, mi è stata distrutta sempre più la salute sul posto di lavoro presso il sopraccitato ospedale.L’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il “Governatore” della Lombardia Roberto Formigoni e l’ex Assessore alla Sanità Carlo Borsani (questo ultimo di Alleanza Nazionale), benché siano stati informati parecchie volte dei fatti illeciti di servizio, hanno tacitamente acconsentito alla consumazione dei crimini, sino alle relative conseguenze, verosimilmente per coprire i delinquenti che, come funzionari amministrativi del suddetto Ente, hanno preferito boicottare con viltà la mia causa di servizio, attraverso l’omissione di atti di ufficio, falso ideologico e violenza privata da mobbing, anche dopo che ho vinto due cause avanti al Tribunale per la Lombardia (TAR) Sezione di Milano.
Ritengo sia giusto togliere la maschera a persone che cercano simpatie immeritate dal pubblico, facendosi credere persone affidabili. E’ inutile che questi articoli vengano cancellati, perché oltre a questo,seguiranno parecchi canali. Per favore aiutatemi con la Petizione, grazie.
Giovanna Nigris
p.s Scusate ho dovuto creare questa pagina perchè nel Blog di Beppe Grillo mi boicottano l’inserimento per fare nascondere verità scottanti, scomode verosimilmente a certi “amici”. Si predica bene, ma si razzola tanto male.
26 luglio 2006 @ 11:16
INTERVISTA AD ANTONELLO DE PIERRO
Da Napolitano alle liti per le poltrone nel governo Prodi, all’Iraq, al sistema elettorale, all’economia.Il ”depierro pensiero”.
Angelo M. D’Addesio
*Iniziamo con le notizie politiche di questi giorni. La scelta di Napolitano come Capo dello Stato è condivisibile, giusta oppure si configuravano alternative possibili e se sì quali?
Sì, penso che Napolitano sia stata la scelta giusta, a dispetto dell’anzianità, anche perché vista la situazione che si era venuta a creare non poteva essere D’Alema, l’uomo giusto, avendo fatto la campagna elettorale per un determinato schieramento. Gianni Letta è stato sempre al suo posto, ma non dimentichiamo che è stato al centro dei fondi neri dell’IRI negli anni ’70 e quindi non era una figura credibile al momento. Mi ha fatto male vedere i 42 voti a Bossi, che è leader di uno schieramento che fa i raduni sul Po e cantava con i suoi seguaci la canzone “Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il Tricolore…”. Parlo di Bossi perché è stato il secondo più eletto. Penso che Napolitano è una buona figura, che sicuramente riuscirà ad essere al di sopra delle parti.
*Il Governo Prodi. Dopo la vittoria risicata che durata potrà avere questo governo e soprattutto come si risolveranno i diverbi interni ai DS o il nodo Mastella-Bonino per il Ministero della difesa?
Come durata mi auguro che sia di cinque anni pieni. Diciamo che le liti sono più nell’ambito dell’Ulivo, nel partito “unico”. Sembra che qualcuno abbia attribuito a D’Alema, la frase e la volontà di una doppia vicepresidenza del Consiglio, con Rutelli. Non sarà così. La vicepresidenza andrà, a mio parere, a Rutelli. Non sono d’accordo sulla scelta di Rutelli, in tempi passati ho trovato molto da ridire sul comportamento politico di Rutelli.
*E sulla questione Bonino-Mastella?
Sicuramente vedo molto meglio Mastella alla Difesa. La Bonino alla Difesa sarebbe una scelta contraddittoria, viste le battaglie pacifiste che la Bonino ha condotto in questi anni con i Radicali, Rutelli in primis. Non dimentichiamo il trasformismo esasperato di Rutelli, dai Radicali ai Verdi, per poi genuflettersi in Vaticano, passando alla Margherita.
*Rimanendo sull’argomento pace-guerra. A fine giugno dovrebbe esserci il rifinanziamento delle missioni in Iraq ed Afghanistan. Il governo Prodi avrà la volontà di svincolarsi dalle missioni oppure seguirà i propositi del governo Berlusconi?
Io mi auguro di no. Innanzitutto la missione in Afghanistan è stata ben diversa. Quella in Iraq è stata una missione di guerra, perché gli italiani hanno partecipato a diverse operazioni di guerra.
E’ eclatante il caso di Nassiriya. Lì sono di stanza gli italiani e ci sono gli stabilimenti dell’ENI che gli italiani hanno protetto durante la missione.
*Quali sono le possibili soluzioni politiche per risolvere questi nodi cruciali legati alle missioni in Iraq?
Io spero si trovi una soluzione che non sarà comunque facile, vista la situazione creatasi in Iraq. Penso che sia però il momento di ritirare i soldati dall’Iraq. C’è da sottolineare comunque il cinismo aberrante che accompagna il cordoglio per la morte dei militari italiani, dalla tragedia di Nassiriya. Berlusconi disse all’epoca “E’ come se fosse morto mio figlio”. Suo figlio non era lì, purtroppo o per fortuna e sono parole e frasi fatte. Il fatto di considerare i morti in terminI di mera contabilità di un bollettino di guerra dovrebbe far riflettere. Dietro ogni morto c’è una tragedia familiare che segna per tutta la vita.
*Si parla di Partito Democratico e di Casa dei Moderati. Eppure le formazioni sono molto disomogenee, la sinistra radicale va per conto suo. Saranno possibili queste elaborazioni in termini bipolari e quali saranno i tempi per queste soluzioni?
E’ una bella domanda. Io sono contrario all’unione DS-Margherita. Sarebbe il tramonto dell’ideologia. Questo già esiste, però se qualcuno ha ancora delle idee, ci troveremmo di fronte ad un’unica lista formata da coloro che combattevano, verbali o meno, ovvero democristiani e comunisti, la vecchia maggioranza ed opposizione. E’ come se in futuro si unissero Berlusconi e Prodi. Dall’altro lato la Casa dei Moderati è surreale. Nel centro-destra non ci sono moderati, per il sol fatto di aver accettato l’alleanza con la Lega Nord che è sempre stata contraria e lontana dallo spirito democratico e di moderazione. Fino a quando ci saranno certe alleanze, sarà difficile una Casa dei Moderati.
*In riferimento al sistema proporzionale come le pensa?
Ecco in riferimento a ciò è bene ricordare che l’art. 1 dice che “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”. In realtà l’Italia è stata fondata più sul denaro, sulla ricchezza, che non sul lavoro. E’ stata più che altro una plutocrazia e non una democrazia, non di certo un governo del popolo. In questo senso la legge elettorale è stata un attentato alla democrazia. Non dare neppure la possibilità all’elettore di scegliere il proprio candidato, ma imporre candidature come quelle di Previti, peraltro arrestato in questi giorni o Dell’Utri che si è avvantaggiato di una legge ad personam, altrimenti avrebbe dovuto scontare due anni e sei mesi rende l’idea di come questa legge sia da rivedere, completamente.
*Il tema scottante del lavoro. Veltroni ha riabilitato la Legge Biagi, ha detto che è da riformare, ma non da bocciare completamente. Altri la considerano l’apice e la causa prima del precariato in Italia. Che posizione ha sulla Legge Biagi?
Non dimentichiamo che questa situazione è stata determinata in parte dal centro-sinistra. Bisogna invertire la rotta. Non dimentichiamo che il centro-sinistra introdusse i c.d. “Co.Co.Co.”, ora spariti per fortuna, per poter pagare i periodi di prova. Gli stessi sono stati strumentalizzati, infatti circa tre anni fa si arrivò a circa 2 milioni e 700 mila Co.Co.Co. Vorrei sottolineare un evento abbastanza importante su questo argomento.
*Prego.
Al Ministero dei Trasporti c’è una centrale operativa, che risponde agli utenti che hanno a che fare con la Motorizzazione Civile, occupandosi dei dati sensibili di tutti i cittadini. Prima l’appalto del call-center era stato dato ad una ditta privata. E’ qualcosa di assolutamente sbagliato affidare i dati sensibili di milioni di italiani ad una ditta che può passare la mano ad altre ditte, in barba alla legge sulla privacy. Tutto ciò non è affidabile. Circa tre anni fa, in proposito feci una trasmissione in Radio su Radio Roma, in cui si parlava del Co.Co.Co, come incostituzionale, perché prevedeva una situazione contraria all’art. 4 della Costituzione, perché prevedeva un lavoro da dipendente con le non garanzie del libero professionista. Nel caso del Ministero la nuova ditta che venne impose questo trattamento e c’era chi lavorava lì da 15 anni ed a 40 anni si vide costretta ad accettare.
*E’ il caso di rivedere tutto, di attuare una vera riforma.
Adesso ci sono i “contratti a progetto”. C’è un futuro nel segno del precariato e dell’incertezza. Sono aumentati i divorzi e sono diminuiti i matrimoni. Questo è uno degli effetti collaterali di questa situazione. Oggi un giovane non può neppure comprare una cosa, perché è necessario impegnare una busta paga per un mutuo o un affitto. Una volta si diceva “Ho trovato lavoro” o “Sono Disoccupato” oggi si dice “Lavoro, ma non so cosa farò”. C’è una grande incertezza. Non si parla più tanto di usura in questi tempi, non so se è notato, ma anche questo è un altro effetto collaterale indiretto che bisognerebbe approfondire e che è conseguenza di tale sistema. Berlusconi aveva promesso 1 milione di posti di lavoro, ma se sono questi, ha vinto la scommessa, ma il lavoro è un’altra cosa.
*Faccio l’avvocato del diavolo. L’impresa italiana è in crisi. La concorrenza asiatica è molto forte. La grande impresa sceglie la strada della vendita o svendita o della fusione all’estero. La piccola impresa è strozzata e quindi o sceglie la strada della flessibilità o cede al lavoro nero? Cosa è meglio e cosa il peggio?
Lavoro significa stabilità futura e lavoro è un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di tutelare il lavoro, ma mi sembra che lo stia piuttosto calpestando. Un lavoratore che mette su famiglia, lavorando in tre mesi e per altri tre mesi non lavora più, può essere schiacciato dall’usura. Si parla di mobbing, senza che ci siano però una legge adeguata. Ho partecipato ad un convegno sul Mobbing, constatando che una legge seria si attende da anni. Solo la Regione Lazio ha varato una legge regionale, fu un consigliere di Forza Italia a presentarla, Claudio Fucci, ma fu bocciata dalla Consulta su istanza del Governo Berlusconi, cosa abbastanza curiosa. Tornando al mobbing, questo tipo di impostazione del sistema lavoro, presta il fianco al mobbing. Lavoratori con contratti di più durata sfrutteranno quelli con contratti precari
E’ una situazione da ribaltare, magari con incentivi alle imprese che possano assicurare contratti a tempo determinato e con grosse penalizzazioni per le imprese che mantengono la vergogna dei contratti precari.
*Passiamo alla politica estera. Si dice che il binomio Usa-Italia è destinato a concludersi con l’avvento del governo Prodi che guarderà verso altri modelli ed altre collaborazioni. E’ possibile che l’Italia si rifaccia al modello spagnolo o a quello francese, ad esempio nel campo dei diritti civili. E’ vero che finirà anche il binomio Italia-Usa.
Io guarderei prima al mio orticello. Prima risolverei i problemi interni. La Spagna di Zapatero sicuramente, per quello che si sente, sta rinascendo dopo gli otto anni di governo Aznar. Se parliamo dei diritti civili, se vogliamo chiamarli così, io posso essere d’accordo personalmente con i PACS, ma non con le unioni omosessuali. Per giunta nella cattolicissima Spagna. E’ un po’ una contraddizione. In paesi come il Brasile forse non si arriverà mai ai matrimoni gay.
Quanto al rapporto con gli Usa, spero che possano continuare, ma attenzione, devono essere rapporti di scambi reciproci e non di sudditanza. Il Governo Berlusconi si è piegato al governo degli Usa. Lo stesso partito di Forza Italia ha una visione servilistica, Berlusconi ha impostato il suo modello con gli Usa allo stesso modo, ovvero servi del volere di Bush.
Quanto ai diritti civili, gli Usa stessi hanno molto da imparare, se pensiamo agli innocenti che aspettano il giudizio solo perché non possono pagare le spese legali. Si parlava poi di mercato con l’estero. Se penso alla Cina che è lo stato che vanta al mondo il maggior numero di esecuzioni capitali. Ebbene, fino a quando non ci sarà uno standard di rispetto dei diritti umani, io frenerei l’espansione commerciale ed economica della Cina verso l’Occidente.
*Le chiederei un parere sulla vicenda Calcio. Tema banale, ma saltato agli occhi della cronaca, della politica.
Io sono sconcertato da quello che è successo. Siamo abituati a situazioni poco pulite dell’universo Calcio. Situazioni poco chiare ci sono state anche in altri sport ed in altri organismi. Il Calcio è un gioco. Quando il Calcio diventa business, con squadre quotate in borsa ed altro. Non dimentichiamo i crack di Cagnotti e Tanzi. Dove c’è business si vengono a creare situazioni che permettono alle persone di arricchirsi illecitamente. Negli altri sport non esiste ancora tutto questo. Pensiamo al Calcio dei grandi valori, al grande Torino, perito a Superga, con grandi calciatori che giocavano per un premio-partita che poteva essere un cappotto.
Questo non dovrebbe accadere. E’ il caso di fare vera pulizia e che i magistrati vadano veramente fino in fondo per punire pesantemente i reati che sono stati commessi e dare una lezione a questi signori. Fra questi c’è anche Carraro e mi dispiace che sia stato sindaco anche a Roma, una città bella, rinata. Mi fa scemare un po’ di orgoglio di essere romano.
*Ultimo punto. Cosa dovrebbe fare un governo, in questo caso, il Governo Prodi, non dico in cento giorni, ma con estrema urgenza almeno nei prossimi sei mesi. Tre priorità su cui intervenire.
Prima di tutto la scuola. Soprattutto dopo la riforma Moratti che svalutato la scuola pubblica. Bisogna dare a tutti l’accesso alla scuola pubblica, al sapere che è il segno distintivo di un popolo. Altra cosa su cui operare la sanità. Un esempio è il modello tedesco è molto avanti. Si paga una tassa più elevata, ma in Germania viene tutto rimborsato, visite private comprese. Conosco un caso spaventoso di un barbone dimenticato su una lettiga fuori dall’Ospedale di Ostia. La tutela della salute è un diritto da non calpestare che favorisce anche una società più laboriosa. Infine va rivisto completamente il sistema lavoro, a partire dalle assunzioni.
Antonello De Pierro, giornalista, direttore del portale di informazione nazionale Italymedia e da tempo impegnato nel giornalismo di denuncia sociale. Ha collaborato per “La Stampa” e “L’Opinione”, ha diretto nel 2003 il mensile “Nuove proposte” ed ha condotto programmi nel circuito tv Stream, oltre che essere un assiduo ideatore di trasmissioni per Radio Roma ed altre emittenti locali nel Lazio. Oggi è molto attivo nel giornalismo on line e nell’informazione telematica grazie al sito di informazione da lui diretto Italymedia.it
18 marzo 2007 @ 23:31
CATACLISMA POLITICO IN GIALLO
Giacomo Montana
Politica in giallo, qui sta a significare carenza di civiltà, di diritti umani e di democrazia che impedisce un cammino coerente, dignitoso, maturo senza una strada da battere nella miriade di soluzioni politiche. Essa è una politica pericolosa, che infine spinge alla scissione della personalità, introducendo nei cittadini torturati, in mille diverse maniere, una propria base spirituale completamente mutata e indipendente da quella della persona umana originaria. Ciò è notoriamente più marcato negli individui che vivono sotto i regimi totalitari.
Mettendo i cittadini gli uni contro gli altri, tirando in ballo le diverse ideologie e correnti politiche, l’effetto che si ottiene è quello di distruggere la “Società”, distruggendo lo “spirito di società”. Una politica così, che va contro il bene pubblico porta con sé la rovina, perché piena di scandali, disumanità, ambiguità e infine colma di inerzie, per mancati interventi, persino in situazioni estreme di pericolo. La distruzione della originaria personalità dell’individuo diviene più marcata di volta in volta che l’arretratezza politica prosegue verso il totalitarismo.
Ogni qualvolta viene privato un soggetto della libertà, trattandolo senza imparzialità, senza giustizia, senza civiltà, gli si toglie un’essenza della vita, in quanto la libertà è l’assioma politico per eccellenza, che è in concerto con il cristianesimo. Laddove c’è meno libertà c’è in modo direttamente proporzionale meno cristianesimo. C’è meno cristianesimo e si va contro alla legge di Dio, anche quando essa viene presentata in modo falso al popolo, con torture nascoste e atrocità, perché in verità la libertà non viene dai cittadini o da chi comanda uno paese, essa non nasce neppure dal diritto politico, ma è sbocciata come un fiore dal diritto divino che ha creato la natura, ossia da Dio.
In Italia la schermografia probatoria della libertà denota lesioni, alterazioni e degenerazioni dell’apparato “libertà”, perché abbiamo constatato violenze psico-fisiche anche nei confronti di una donna ridotta in malattia grave, in ossigenoterapia quotidiana per dispnea causata dai postumi della tubercolosi contratta in servizio e per causa di servizio, in quanto da impiegata è stata privata persino dei più elementari mezzi di protezione da contagio e infezione.
Nonostante che la donna per tutto questo ha vinto per ben due volte al Tribunale Amministrativo della Regione Lombardia contro l’Ospedale ove lavora, oggi viene ancora raggirata, emarginata, derisa, schernita con gli effetti dei seguenti reati penali, lasciati sistematicamente impuniti da oltre dieci anni: lesioni colpose gravissime, falso ideologico, omissione di atti di ufficio e violenza privata da mobbing, tutto come meglio narrato, provato e documentato nei seguenti link:
http://48agimurad.blogspot.com
http://oltreilbuio.blogspot.com
http://www.mobbing-sisu.com
Anche nella fase che precede il totalitarismo, l’arretratezza politica sfrutta e trasforma quei cittadini che in tale contesto vengono torturati di nascosto e che in sé sarebbero stati degli esseri umani, senza problemi e pieni di vitalità. Difatti ho constatato più volte che la persona che subisce ignominie, abusi, violenze non rappresenta più un essere solo, ma più esseri a seconda delle circostanze criminali, che di volta in volta le vengono fatte forzatamente vivere, contro ogni legittima, naturale umana aspettativa.
Queste sono situazioni a tinte forti che scavano e denudano le fondamenta di tutti i sospetti, sino a vedere le sabbie mobili della palude politica, che fa sprofondare causando danno alla gente, con tensione, preoccupazione, devastazione morale e materiale. Non c’è civiltà se non c’è imparzialità, rispetto della persona, chiarezza, giustizia. Regna solo il caos, che fa sognare di vedere uno spirito politico positivo, che si opponga senza finzioni al negativo, ripristinando anche i sentimenti religiosi, oggi sempre più assopiti o assenti e oltraggiati.
http://www.nuvolarossa.org/modules/news/article.php?storyid=3582
http://www.nuvolarossa.org/modules/news/article.php?storyid=3571
19 marzo 2007 @ 17:25
Tanto pagava il marito…
20 marzo 2007 @ 23:13
ANCHE CONNIVENZA, OMERTA’, COMPLICITA’, CORRUZIONE… HANNO FATTO CARRIERA
Autore: Giacomo Montana
In nome della apparente legalità oggi si aggredisce, si mutila, si distrugge….e ci si rovina. Prendiamo per esempio il mondo del lavoro. Cosa c’è di più normale di cercare di lavorare onestamente? Eppure ogni giorno, prevalentemente per mancanza dei mezzi di protezione contro gli infortuni e le malattie professionali, c’è chi viene fatto persino morire. Le statistiche e le cifre variano da una fonte all’altra. Se però ci atteniamo a valori approssimativi, senza pretese di precisione, possiamo comunque renderci conto che le morti e i danni alla persona sono comunque immensi.
In realtà il nodo è unico, anche se si continua nella più vergognosa finzione di affrontare i temi dello studio di prevenzione, servendosi di schemi e modelli di analisi che non tengono assolutamente conto del modo in cui la connivenza, l’omertà, la complicità e la corruzione nel nostro Paese continuano a fare carriera, di pari passo con il falso ideologico, l’omissione di atti di ufficio e il raggiro politico fatto apparentemente recepire dalla gente, come fosse di una normale amministrazione.
Tutte queste vergogne di cui viene fatto finta di non vedere o sapere, fa divenire un costume la “vista a tunnel” facendo osservare al popolo ciò che fa più comodo ai signori della politica. Queste cose, in fondo, se si hanno riscontri oggettivi, non si possono non dirle. Per non andare serbando un pensiero non espresso, devo dire che nelle mie piccole e modestissime responsabilità di cittadino, rivolte ad ostacolare delinquenti che vengono presentati alla gente come persone oneste, da anni ho cercato di fermare persino un sospetto tentato omicidio, consumato sul posto di lavoro in ospedale, ai danni di una donna, prima privata per anni dei mezzi di protezione sul lavoro e poi per quanto attiene alla sporca consumazione di diversi gravi reati e relative micidiali conseguenze, privata persino della giustizia penale, con mille onerosi raggiri, alla cui base e da quanto mi risulta, non mancano neppure parecchi silenzi assensi di personaggi politici, persino di fronte ad elusioni del giudicato, in quanto quella stessa donna-vittima ha ricevuto due vittorie schiaccianti con due giudici diversi presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, proprio per quegli stessi fatti. Se vengono calpestate persino due sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale, un cittadino come può credere ancora nella giustizia italiana, o nella politica del nostro Paese?
Un effetto di come viene diretta e condotta la politica, lo abbiamo visto tutti con la straordinaria e continua velocizzazione del crollo dei partiti, gli stessi che nella parte rimasta, ancora oggi cercano di drogare il consenso elettorale. Credo che oltre alle guerre all’estero, di cui si sente tanto parlare, vi è in atto una guerra senza quartiere, molto più grave di quello che appare sulla stampa. La gente comincia ad essere stanca delle promesse politiche, che non vengono mantenute. Personalmente sono rimasto di stucco ogni volta che nelle opportune Sedi di giustizia, ho visto attuare forme di corruzione, fatte di parzialità, di vili apparenze, di servizi resi a determinati clan o singoli amici.
Sono colpi inferti alle spalle, attese di giustizia inutili, spese legali assurde e ulteriormente dannose e tutto ancora e sempre ai danni della vittima del crimine. Ho visto con i miei occhi che la menzogna, l’ipocrisia e il raggiro, quando si vanno a sommare ai precedenti danni alla persona, prodotti da procurate lesioni colpose gravissime, spingono la vittima ad avere sempre meno salute e più malattie per conseguente abbassamento delle sue difese immunitarie, dovute a fiumi di stress emotivi, generati da tutta la palude sopracitata, prodotta anche dall’inerzia e lo strabismo morale della politica dei governi che si susseguono.
28 giugno 2007 @ 18:51
LA SOVRANITA’ DELL’OPINIONE DELLA GENTE, LE PAROLE E I FATTI
Giacomo Montana
Attualmente è più in voga sentire parlare di Partito Democratico con al vertice di comando l’attuale Sindaco di Roma Walter Veltroni.
Egli ieri a Torino, annunciando la sua candidatura alla guida del partito che ufficialmente dice che nascerà il 14 di ottobre, ovvero da oggi con una gestazione di circa quattro mesi. Ha tenuto un lungo discorso per cambiare il Paese, concernente anche la sicurezza, un patto tra generazioni, l’ambiente e i giovani. Veltroni ha sottolineato pieno appoggio al premier Romano Prodi: guai se non lo avesse fatto.
Sentire parlare di metodi e di cambiamenti se finalizzati a fin di bene non può che fare piacere, ma da quanti anni si sente parlare di cambiamento e poi tutto resta come fumo d’arrosto e la sostanza, se l’arraffano sempre i soliti noti?
Si odono belle promesse, quando allo stesso tempo è storia che rispecchia gli estremi peggiori dell’indole umana, che purtroppo è un po’ uguale in tutto il Paese, quando il diritto e il rispetto dell’individuo precipitano in un vortice politico, avvolti dalle costumanze più ipocrite, egocentriche ed animalesche.
Ogni volta si assiste ad un antipasto delle innovazioni e la zuppa politica diviene promettente e fantasiosa al tempo stesso, esponendo il suo grigliato illusorio, sino a giungere al dessert dialettico e logico con tutta l’essenza del servizio raffinato di presentazione.
Tuttavia ci affibbiano programmi acefali e pertanto non aderenti alla realtà dei fatti, soggettivi e inaccettabili, perché per il popolo hanno ancora per l’ennesima volta l’aspetto di una verità ingannatrice, come da anni altri personaggi, anch’essi candidati a cariche elettive, ci hanno abituati a vedere tristemente accadere nel nostro Paese.
Oggi il magma politico ha estremamente bisogno di un bucato logico vero, candido, smagliante e non di una ennesima farsa, degna di incantatori di serpenti. Oggi le promesse secche secche non bastano più! Occorre candeggiare nel detersivo dialettico gli inganni a cominciare da quelli avversari del centro-destra.
Allo stato attuale vi è sempre più la tendenza di stare a guardare qualsiasi fatto efferato accada! Si sente solo un gran vociferare e promettere e poi null’altro!
Il disorientamento della famiglia, della scuola, della morale con il continuo dilagare della droga che oggi non si attribuisce più prevalentemente ai giovani, ma anche a personaggi del mondo della politica, che noi paradossalmente in tutta buona fede mandiamo a governare il Paese, diviene sempre più allarmante oltre che penoso.
Tutto questo e il conseguente aumento sconcertante e sempre più crescente dei delitti e delle loro impunità criminali, sono dei fatti e non solo parole.
La vergognosa crisi della giustizia in primo luogo, a causa di una dilagante quanto deplorevole politicizzazione, malcostume politico, influenza sproporzionata, quanto nefasta della partitocrazia, delle tolleranze e delle conseguenti permissività che avanzano costantemente, sono anch’essi dei riscontri oggettivi e non solo parole.
Tutto questo non fa altro che disorientare profondamente e genera sfiducia in tutti i settori dell’Italia, è per questo che le promesse di cambiamento, ogni volta non seguite dai fatti, si trasformano come una lotta contro i mulini a vento.
In politica non deve costantemente emergere la farsa della presentazione di un programma che poi non si attuerà, ma deve essere messa in luce in primo luogo la tecnica, consistente nell’analisi delle istituzioni e quindi del loro mal-operato!
Tutte le cure devono imperniarsi nell’organizzazione dei poteri, tanto da fare tracciare da più parti quanto di meglio c’è da costruire positivamente per il bene pubblico e quindi anche per il Paese.
C’è chi mi ha chiesto se possono spedire ad amici le mie osservazioni: non c’è bisogno di chiedermelo, anche questo fa parte della propria libertà.
Chi volesse commentare anche le conseguenze devastanti del mal-governo su chi è più debole e indifeso può visitare i seguenti indirizzi: http://sisu.leonardo.it/blog http://www.mobbing-sisu.com http://agimurad.splinder.com http://www.3viso.com/blog/6008/2007/06/28/
10 luglio 2007 @ 22:14
SUICIDIO PER TIMORE DI UNA MALATTIA O ALTRO?
di Giacomo Montana
Oggi si sente dire che si è rimasti presi da choc per il suicidio compiuto col gesto tragico di un avvocato. Purtroppo se si osserva la questione generale da vicino, di motivi per essere presi da choc ce ne sono a fiumi, solo che si preferisce tacerli, ignorarli, beffarli! Si dice che il suicida forse temeva una malattia, si trova una supposizione per tutto, ma mai che ci sia sempre una lunga sequela di fattori, cause e concause che generalmente si sommano in un essere umano, prima del gesto estremo chiamato suicidio.
Anche un avvocato per il lavoro che svolge vede scandali, politica corrotta e corruttibile, lussuria, avidità, imbrogli, ferocia, efferatezza di giudici tra apparati pittoreschi delle varie correnti politiche, che per ciò che fanno sono tutto e il contrario di tutto al tempo stesso. Sono impulsi che pesano anche sulle spalle di chi li ascolta, viene a conoscere i protagonisti, sa più di quanto può dire per il segreto che lo lega alla professione di avvocato.
Tutti fatti e persone che improvvisamente appaiono sorprendenti, sia nella forma che nella sostanza. Sono pesi che col tempo senti sulle spalle e ti chiedi: dov’è finita l’umanità, la giustizia, la religione. Dov’è finita la vita più naturale, quella fisica, intellettuale e morale?
Quando si vede annientare verità e Giustizia, con una forza del sistema al servizio di fuorilegge con la maschera da persone per bene, si vede lo snaturamento della legge, nonché trasformare l’espropriazione in diritto e la legittima difesa in disturbo, in modo da potere discriminare, denigrare e presto insabbiare quello che fa comodo a qualcuno.
La giustizia oggi è simile a una brezza marina: si solleva, si fa vedere assemblando con sé una frescura e un profumo incredibile, una bellezza estatica, ma poi il fuoco della vergogna te la fa vedere come fosse un miraggio del deserto, mentre improvvisamente ti dolgono le inaspettate “scottature”.
Comprendi molto bene che quando il diritto individuale può essere impunemente violato da qualcuno, sino all’espropriazione legale, le regole dall’esterno non ti saranno mai più di nessun aiuto, devi fingere, nascondere, tacere, fuorviare scottanti verità, per rimanere seduto in quella stessa poltrona che il mondo della politica ti permette di mantenere, senza che tu venga rovinato e distrutto a cominciare dalla professione. Devi soggiacere all’ignominia di dovere sopportare di vedere annientare identici diritti dei nostri fratelli, venendo eluso il Diritto.
Sai che se vuoi ricominciare a vivere non dovresti curarti delle regole ambigue, fatte per imbrogliare le persone oneste, la gente che spera in te, che ti apre il suo cuore, ti sorride con tutta l’anima e la ricchezza interiore, che ti si accende dentro, la comprensione. Eppure devi tuttavia sopprimerla, perché sei uno dei prigionieri del sistema.
Oggi gli schiavi sono ovunque, anche dove non lo immagineresti mai. Molti di essi vivono obbedendo a qualcuno, ma lontani dalla strada maestra dei maestri delle religioni come per esempio Gesù che diceva: sono la via, la verità e la vita, o Buddha che dice: sii una luce per te stesso. Seguendo tali Maestri la libertà ci farà divenire sempre più consapevoli, cambiando la nostra oscurità in luce e la moralità in vita eterna.
Ci sono invece persone che si costruiscono un codice morale che li porta ad essere grandi moralisti, puritani, etc., ma non sanno che pur facendo ciò che è giusto, il loro comportamento è imposto e non spontaneo. E’ una facciata: non nasce dal loro essere ma da un’imposizione.
Sono convinto che fino a quando non ci si toglierà di torno la rogna e la lebbra delle falsità e delle ipocrisie, non potremmo creare una luce dentro il nostro essere, quella luce che avevamo quando eravamo bambini e che ci hanno fatto spegnere, per farci restare sempre degli schiavi da dominare. Condurre un buon tenore di vita e avere un lavoro sicuro non sono tutto per l’uomo, presto ti accorgi che c’è qualcosa che ti manca e che c’è molto è da dovere rifare.
La legge usata per fini perversi e sviata dal suo naturale fine per far piacere a qualcuno del mondo della politica, in cuor tuo non lo accetti, se sei una luce per te stesso. Non può dare pace vedere applicare la legge per perseguire un fine completamente opposto!
Per saperne di più come esempio trasparente di fatti e prove di ingiustizie, di criminalità, di impunità e di conseguenti torture psico-fisiche nascoste addirittura da un ospedale, sino a spingere a gesti estremi una donna nata in Veneto (Auronzo di Cadore), si possono visitare i seguenti Blog:
http://sisu.leonardo.it
http://agimurad.splinder.com
e il sito:
http://www.mobbing-sisu.com
27 luglio 2007 @ 17:53
IBERNATO IL SACRO VALORE DELLA DEMOCRAZIA
di Giacomo Montana
Oggi viene fatto di tutto pur di riuscire a confondere e fuorviare realtà sconcertanti, sporchi fatti politico sociali, che costellano le nostre vite e tutto il marciume che ne deriva. Si tenta ancora di convincere la gente che c’è bisogno di un altro nuovo partito, ma questo è come volere somministrare variegate pietanze con i soliti principali disgustanti ingredienti sino alla nausea.
Ci sono persino reati penali che in un modo o nell’altro vengono lasciati impuniti, umiliando, beffando e danneggiando ulteriormente ad oltranza le povere malcapitate vittime. Gli incidenti e gli infortuni sul lavoro che si potrebbero fare evitare, spesso persino mortali, si scoprono all’ordine del giorno, ma nessuno si sogna mai di intervenire autorevolmente in tempo con la prevenzione.
Si vuole fare credere che il popolo è sovrano, quando si sa bene che oggi non è così, perché all’occorrenza una gran parte della gente, la si considera come fosse inesistente, invisibile, tanto che non la si fa partecipare, nel vero senso della parola, alla vita sociale, a quella politica, alla lotta per la riconquista del sacro valore della democrazia.
L’imprenditoria pubblica e privata, riesce apertamente a realizzare grandi profitti, sacrificando i lavoratori e in mancanza di sicurezza, sino all’inverosimile e sino a causare impunemente loro ogni sorta di dolore per indotta invalidità, menomazione e morte con evidente dispregio delle leggi che regolano la materia e la relativa loro applicazione: si assiste così a una grande sconfitta dell’uomo.
Tra quelli che hanno il proprio tornaconto nel condurre il “tanto peggio tanto meglio”, vi sono coloro che sono arroganti con la gente comune e sottomessi sino all’inverosimile con i potenti. E’ la più completa vittoria dell’ego, dell’egoismo sfrenato, del danaro.
Ogni tanto si parla di volere fare un ennesimo nuovo partito politico, ben sapendo che la vita politica ruota esclusivamente attorno ad interessi particolari: si guarda al contingente senza pianificare né a medio, né e lungo termine gli interventi necessari per il bene comune, abbandonando in “costanza e pazienza” il popolo: basta aggiungere un tocco di distrazione con qualche programma in TV o con trovate propagandistiche, atte a denigrare e ridicolizzare gli avversari politici, per fare quasi completamente dimenticare gli sporchi intrighi e il gioco è fatto.
Ci si guarda intorno e non si scorge mai un po’ di sana indignazione, vi è spesso un fenomeno del tutto sorprendente: più ci si lamenta dei politici e del relativo immobilismo e più si presta loro fiducia, sebbene dietro il paravento illusorio della nascita di nuovi partiti, tessendo così ulteriori incessanti alibi alla nostra solita classe dirigente. Ci si fa mettere “nel sacco” e indurre a rinunziare alla nostra dignità, al diritto positivo e pertanto ai nostri diritti di cittadini.
Ecco come sorge l’opportunità di certi malviventi di fare porre nuovamente in ombra l’aspetto problematico di ogni interpretazione giuridica, generando la sostanziale estrema confusione che viene controllata e pilotata da chi detiene il potere e che in molti casi caratterizza e introduce l’agghiacciante “diritto mantenuto ibernato”. E’ così che si allontana la gente, dall’esame critico della ratio, sottesa alle disposizioni legislative, dal progresso e dall’argomentazione logica sulle numerose questioni, la cui soluzione presenta margini praticabili di intervento fattivo e proficuo per tutti.
Personalmente, insieme a tutti quelli come me, rimango decisamente un sisuista convinto, restando molto lontano da ogni cedimento all’inganno, all’ipocrisia e mascherata politica che di leale e trasparente non ha nulla, anche se addolcita di tutto punto e in tutte le maniere. Per constatare un esempio, del senso di quanto sopra è detto e di come è stato ridotto il nostro Paese, resta consigliato di visitare i seguenti indirizzi web, le relative seguenti prove con documenti, con le torture psicofisiche, pacificamente consumate ancora ai danni della malcapitata vittima di reati.
http://sisu.leonardo.it
http://agimurad.splinder.com
http://www.mobbing-sisu.com
CERTE MENZOGNE E ALTRETTANTI INGANNI POLITICI, SONO COME L’AMORE L’ODIO E LA FEBBRE: NON SI POSSONO NASCONDERE A LUNGO. Giacomo Montana
21 marzo 2008 @ 07:06
LA GEOGRAFIA ELETTORALE OGGI IN ITALIA
Giacomo Montana
Per le imminenti elezioni elettorali si vorrebbero trasformare gli indecisi in altri elettori che REGALANO il proprio voto. Votare oggi è tanto impossibile, quasi come il dovere scegliere se si vuole morire annegati in mare o gettati giù dal precipizio di una montagna. Forse il precipizio se va bene offre qualche attimo di vita in più rispetto all’annegamento, ma il risultato finale non cambia. Oggi l’Italia non si riconosce più, non c’è nulla che va bene. Sembra come se da tempo non avesse un governo! Oggi non c’è nessuno che dimostra di sapere affrontare di fatto i gravi problemi che affliggono la Nazione con lo sguardo rivolto alla novità ed ai fermenti della società italiana in trasformazione, col vero metodo del confronto e del dialogo con la collettività. Ognuno dopo le elezioni si “dimentica” che spetta a quest’ultima di riappropriarsi delle Istituzioni dello Stato.
I Deputati e i Senatori devono lavorare per il popolo italiano e non per gli U.S.A. e per sé stessi!! Chi è indeciso o non vuole dare il proprio voto, significa che ha capito quanto basta e non gradisce di essere ancora frodato e pertanto di dovere regalare ancora voti elettorali, che poi ogni volta vengono fatti scontare amaramente alla gente comune con miseria, sofferenza, ingiustizia, dolore e morte anche sui posti di lavoro.
L’unico personaggio che mi inspira più fiducia è Giulio Tremonti, ma anche lui, purtroppo, non si trova in buone mani, finché dura la ripugnante ignavia.
Chi non si dovrebbe neanche più presentare come candidato per altrettanta crescente attuata ignavia sono Walter Veltroni e Fausto Bertinotti! Nella prateria del loro futuro dovrebbe risplendere il sole della libertà di potere governare la propria casa, non l’Italia! Per avere solcato i mari dell’errore se non dell’orrore, bisognerebbe degradarli tutti del loro ORGOGLIO (IMMERITATO)! Forse se Giulio Tremonti fosse nel partito di Pier Ferdinando Casini una speranza su cento o forse due che si possa riavviare il progresso del Paese ci sarebbe, ma questo non credo che possa accadere. Nel periodo elettorale vedere attuare molto chiaramente l’annullamento della coscienza su chi viene raggirato, è un peso troppo grande, sia da portare che anche solo da vedere!
Spingere il popolo con ogni possibile artifizio a farsi ancora vergognosamente ingannare, lo trovo estremamente indecente. Si vede imboccare una strada che continua a portare alla deriva e sempre più lontano dall’ego, da quell’ancora della nave che non deve né affondare, né andare in secca, ma semplicemente solo attraccare alla banchina della sicurezza, della fermezza, della pace e della stabilità economica e morale di tutti i cittadini.
Quell’ancora di salvataggio che si concretizza in una costante alternanza di parametri: il soddisfacimento di una vita libera e dignitosa che si unisce alla obiettività e disciplina mentale che da la possibilità di potere essere completamente padrone della propria Mente, dei propri giudizi, delle proprie aspirazioni, senza poi essere influenzati negativamente dal mondo che ci circonda.
Oggi, come abbiamo visto da tempo, i candidati a governare il Paese non rispecchiano più lo stato d’animo degli elettori e delle loro famiglie, ma rispecchiano quasi esclusivamente la propria avidità e sete di danaro, di potere, di privilegi, compresi quelli della “FAMIGLIA” dei politicanti.
Sono anni che anch’io ne vedo le prove, che li ho capiti e per questo ne sono rimasto ancora rabbrividito!! Si sente parlare tanto ma per la gente si vede fattivamente solo fare tutto ciò che fa regredire il progresso del Paese. Oggi si pensa solo a fare di tutto pur di vedere la gente assuefatta alle frodi, alle violenze e agli inganni. I politici si ricordano dei cittadini solo quando hanno bisogno del loro voto, poi per loro divengono come inesistenti e chi campa campa e chi muore muore!!!
Oggi la politica si è ridotta ad essere solo parole e promesse e poi, succede come si dice a Napoli: chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato! Oggi si vive ancora tra uomini della politica rivelatisi campioni del REGRESSO economico e sociale, persino grandi intrallazzatori del clientelismo, mistificatori, simpatizzanti di chi non merita alcun rispetto e nemici del senso civico. Dopo ogni elezione fanno bere il calice amaro delle ingiustizie, come una folgore che apparendo improvvisa, spezza il sorriso e spegne le speranze di progresso.
Ci si deve sempre ricordare che tutte le buone qualità si dovrebbero impiegare in sinergia affinché dopo si equilibrino a vicenda per dare buoni frutti alla Nazione. Ma quando le buone qualità sono svanite, frantumate, distrutte, di chi ci si deve fidare più? Per ingannare gli elettori c’è chi ha imparato molto bene a convincere, confondere, dimenticare a fare credere che è vero persino ciò che invece in parecchi casi è completamente falso, come per esempio accade per la giustizia, la sicurezza, l’economia, unita al rispetto della persona e della sua dignità nei posti di lavoro! Altre mie osservazioni sono qui:
http://www.nuvolarossa.org/modules/news/article.php?storyid=4788
Un esempio di torture pazzesche fatte passare inosservate per quasi quindici anni ai danni di una donna ridotta sempre più ammalata, invalida e disabile, (con tremendi effetti anche postumi alle lesioni colpose gravissime causatele dai funzionari dirigenti del posto di lavoro) è stata dimostrata nei sottostanti link e la relativa documentazione esposta nel sito, oltre ai danni alla persona prova l’omissione di atti di ufficio, falso ideologico e violenza privata da mobbing. Come se non bastasse vi è provato anche l’omissione di atti d’ufficio (per quanto attiene l’apparato respiratorio della stessa vittima del lavoro) anche da parte della Commissione Medica della A.S.L. di Milano, tutto pacificamente lasciato impunito!!!:
- 1^ intervista
- 2^ intervista
- Una vicenda completa di distruzione di una cittadina