Wikipedia oggetto di censura
Stando a quanto scritto dal giornale del Massachusetts Lowell Sun Online, e ripreso poi dal Corriere della Sera, sembra che Wikipedia, la nota enciclopedia online, sia stata oggetto, per così dire, di manomissioni da parte di alcuni membri dello staff di un membro del Congresso statunitense.
A subire modifiche non autorizzate volte alla censura, sarebbe stata una pagina contenente la biografia del politico USA Marty Meehan.
In particolare, come riportato da Alessandra Carboni, i collaboratori del parlamentare americano hanno fatto sparire dalle note biografiche di Meehan tutte le indicazioni sui fondi usati per la campagna elettorale, la dichiarazione con cui il politico aveva promesso di ritirarsi dopo otto anni di mandato nonché tutte le affermazioni eccessivamente critiche.
Dato che il Congresso USA non è nuovo a modifiche di questa natura (se ne contano migliaia solo negli ultimi mesi), Wikipedia, come misura cautelativa, si è trovata costretta a bloccare per circa 2 mesi tutti gli Ip del Congresso.
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2 febbraio 2006 @ 17:39
Due appunti.
Cosa si intende su wikipedia per “modifica non autorizzata”? Tutti gli utenti dell’enciclopedia possono modificarla liberamente, rimane poi facolta’ dei gestori ripristinare le versioni precedenti della pagina qualora questa diventi NPOV.
Hanno bloccato per 2 mesi tutti gli IP del Congresso, ma gli onorevoli americani non hanno accesso alla rete da altri posti che non siano gli uffici del Congresso?
2 febbraio 2006 @ 20:14
c’è stata una edit war su alcuni articoli, quindi come da policy gli stessi sono stati messi sotto tutela e le modifiche sono state limitate agli admin.
poi si è scoperto che gli edit incriminati arrivano da ip del congresso.
quindi si è deciso di bannare quegli ip per 2 mesi per rimettere le cose a posto, mentre nel frattempo si racconta in giro la cosa e si contattano i responsabili.
il blocco non è una soluzione, è una misura tecnica per permettere il ripristino delle modifiche out-of-policy in maniera più agevole.
3 febbraio 2006 @ 09:46
Stefano, la misura di bloccare gli IP del Congresso e’ una misura cautelativa e deterrente… certo che possono avere accesso alla rete da altri posti che non siano gli uffici del Congresso…
E’ come un detenuto in libertà vigilata che ha obbligo di dormire in carcere… ovviamente potrebbe ancora commettere reati di giorno… ma la punizione sta nel “trattarlo come un minorenne”… A letto prima delle 10!
3 febbraio 2006 @ 11:46
ma io li bannerei pure dal congresso ;)
29 maggio 2007 @ 16:27
Qual’è il codice di sablocco per il nikia 1110?? Non lo trovo da nessuna parte!
Grazie.