La centralità dei motori di ricerca
Il SES si avvicina, quindi è d’obbligo parlare di motori di ricerca.
Casca a fagiolo (ma ovviamente non è un caso), la ricerca commissionata a Nextplora (non Nexus eh ;)) da Sems sull’importanza dei motori di ricerca nelle decisioni e negli acquisti.
Qui l’introduzione di Marco Loguercio e qui la ricerca completa in pdf.
Quello che si evince, in breve, è che i motori rappresentano sempre più il punto di riferimento per le informazioni pre-acquisto e per l’acquisto stesso, con Google a fare la voce grossa (reach del 92%!).
Marco presenterà i risultati direttamente al SES.
Nessun post simile.
19 aprile 2006 @ 18:13
> Marco presenterà i risultati direttamente al SES.
In realtà non sarò io a presentarli, bensì Gaia Simonato nella sessione del 27 aprile “Capire come gli utenti usano i motori di ricerca” (per chi parteciperà all’evento); per chi non ci sarà, Matteo giustificherà il press pass ottenuto riportando fedelmente dati e note su questo blog:-)
19 aprile 2006 @ 18:27
è un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo :)
20 aprile 2006 @ 19:36
Posizionamento siti internet nei motori di ricerca.
Il congresso a New York tra gli esperti del web marketing.
L’ incontro fra i guru mondiali del posizionamento nei motori di ricerca si e’ concluso il 1 Marzo 2006 all’ Hotel Hilton di New York.
Fra i temi in discussione la rilevanza dei blog che testimoniano le tendenze dei navigatori che non sempre sono orientate all’ acquisto di prodotti o servizi.
Recenti studi metrici effettuati in Usa dimostrano che negli ultimi mesi il passa parola ha avuto maggiore rilevanza rispetto alla rete. Ed il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa servirebbe ancor piu’ a rafforzare la fiducia nei prodotti in quanto i consumatori si fidano di chi raccomanda il prodotto, come ad esempio un testimonial. Di conseguenza non finiro’ mai di ripetere che il sito web ed il suo posizionamento non possono prescindere da un contenuto unico ed una adeguata costruzione della propria immagine.
Un altro tema affrontato nel convegno americano sui motori di ricerca e’ la presenza di 16 milioni di siti detrattori che forniscono false informazioni sui prodotti disorientando il navigatore. Infatti, essere ben posizionati nei motori di ricerca non significa concludere la vendita: essa dipende da tanti fattori, tra i quali il modo con cui comunichi al tuo potenziale navigatore-cliente.
Non poteva mancare l’ argomento relativo al plagio del contenuto dei siti web che, in base agli ultimi aggiornamenti effettuati dagli algoritmi dei motori di ricerca,vede sempre piu’ penalizzato il sito che riporta anche solo il 50% del contenuto di un altro sito che compete per le stesse chiavi di ricerca.
Si e’ anche parlato del nuovo brevetto presentato da Google, Il TrustRank, che contempla i nuovi fattori di rilevanza come i links derivanti dai blog e dai guest book, ma anche dalla data di registrazione del sito nei motori di ricerca,e dalle impressioni storiche sui siti web.
22 aprile 2006 @ 22:58
Stefano ha scritto
> Infatti, essere ben posizionati
> nei motori di ricerca non significa
> concludere la vendita
Gli addetti ai lavori infatti sanno che non è nei motori di ricerca che avviene la conversione, bensì sul sito in cui arrivano dopo il click.
Peccato che questo non lo sappiano molti inserzionisti, almeno a giudicare dalle landing pages di diverse campagne…
24 aprile 2006 @ 19:12
E nessuna studia l’effetto del post-impression dei banner sulle ricerche e relative conversioni? :-D
25 aprile 2006 @ 12:08
Noi, of course.
E rimaniamo “impressionati” da certi risultati:-D
26 aprile 2006 @ 00:31
Bene bene… mi sa che cerco di comprarti lo slideware ;-)
28 aprile 2006 @ 08:46
La ricerca condotta con la metodica del sondaggio testimonia di un continuo e crescente processo informativo da parte dei clienti, soddisfatto spesso dai motori di ricerca. Sono certo che sia un comportamento frequente, e prevedo che si diffonda ancora di più.
Sono però scettico sul valore delle informazioni che si ottengono dai motori di ricerca: troppo spesso il risultato della loro interrogazione dipende dalla qualità dei dati immessi, si tratta di un’elaborazione condizionata dalle variabili adottate dal ‘web surfer’.
Credo che dovranno evolvere le tecnologie utilizzate dai motori di ricerca, e le aziende che vogliono posizionare la propria offerta dovrebbero avvalersi di diverse rappresentazioni formali, cioè avvicinarsi ad una definizione concettuale.
Si tratta del passaggio dai motori “text mining” alle reti semantiche, una rivoluzione che sancirà una rinascita del web.
12 settembre 2007 @ 06:45
Statistiche assolutamente interessanti…