Lavori 2.0
Segnalo con molto piacere un annuncio di lavoro motlo ma molto interessante trovato su Infojobs:
Riporto un paio di caratteristiche richieste:
“Il candidato si occuperà di trovare, osservare e analizzare e le novità e le nuove tendenze nel Web 2.0 [...]
Gli strumenti di lavoro sono la ricerca evoluta su Google e la frequentazione continua delle fonti informative del settore sia on line (adverblog, micropersuasion, marketingVOX ecc) che off line (stampa specializzata e inserti nei quotidiani)”
Mi sembra fantastico che si inizino a cercare persone appositamente per questo tipo di incarichi. Significa che la nuova tendenza del web sta diventando sempre di più una realtà di cui anche le aziende si rendono conto.
PS: complimenti a Martina, che ormai è un’istituzione :)
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1 giugno 2006 @ 10:00
Molto carina, effettivamente. Anche se IMHO molte delle “qualità” richieste dovrebbero essere la base per professionalità più evolute, invece che concentrate in un’unica persona.
1 giugno 2006 @ 10:21
beh, però è un inizio ;-)
1 giugno 2006 @ 11:23
Come già dice Giuseppe, mi sembra un attività imprescindibile per chi opera sul web…
Devo ammettere che, quando lavoravo in una web agency, ero costretto a farlo un pò sottobanco per eviatre frecciate della serie: “smetti di cazzegiare” da parte dei boss.
Io mi chiedevo sempre dove, secondo loro, avrei dovuto trovare ispirazione per nuove idee da proporre ai clienti… ma, si sa, il capo ha sempre ragione.
1 giugno 2006 @ 12:43
appunto stefano, il fatto che ti venga richiesto espressamente mi sembra positivo. anche se effettivamente non vorrei che siccome c’è quello che lo fa gli altri fossero esentati… :)
1 giugno 2006 @ 14:08
bhè qualcuno disposto a pagarmi per quello che mi diverte fare…
UN SOGNO!
peccato che stia ancora studiando.. :D
1 giugno 2006 @ 17:07
Ciao a tutti,
siamo gli autori dell’annuncio.
Al volo una risposta alle questioni sollevate che, per altro, sono le stesse che abbiamo dibattuto in agenzia: l’osservatorio non e’ isolato, anzi collabora attivamente con la funzione strategica e contribuisce alla “knowledge base” condivisa pubblicando i risultati su un blog interno.
Matteo, ci sono “esentati” dal fare attivamente l’osservatorio, ma non ci sono esentati dal leggere il blog interno…
A presto
1 giugno 2006 @ 17:25
ciao Luca,
beh, immagino che però non ti arrabbi se trovi un dipendente su Digg, sul blog di Google o… su IMlog, no? :)
1 giugno 2006 @ 19:47
Io è un po che non cazzeggio su internet in ufficio (praticamente da quando non lavoro più in una web agency/concessionaria/new-media-company; per fortuna il wireless del vicino è affidabile, e lo faccio da casa). Devo dire però che gli amici di veryweb sono coraggiosi.
Non so fino a che punto una posizione di quel tipo gli consenta di essere in pace con la loro bottom line, ma in generale cazzeggiare su internet fa parte della formazione (mio fratello, che è filosofo e insegna a Trento, si compra i libri di De Saussure, Roland Barthes e degli psicologi e psichiatri, io se voglio sapere cose nuove devo “cazzeggiare”).
Altra considerazione: è la stessa posizione che si trova nella moda (c’è gente, PAGATA, che gira il mondo a osservare e fotografare i ragazzini, come si vestono a Londra, Tokio, Taipei e New York, per copiarli e far uscire fuori le collezioni che poi paghiamo profumatamente nei negozi del centro: una figata); farlo su internet è meno caro (forse meno figo), ma altrettanto utile.
Ultima considerazione (poi smetto, giuro! :-), è un’attività molto utile: l’80% (ma forse tutti) degli strumenti che utilizziamo tutti i giorni per il nostro lavoro, sono disponibili, migliori, su internet, completamente GRATIS! Basta saperli trovare…
1 giugno 2006 @ 19:53
Avevo giurato, lo so, ma poi ho riletto bene l’annuncio. Ancora una domanda per Luca Basilico: come mai cercate una persona che sia laureata (5 anni o specialistica?)
Mica il trendwatching (2.0 per giunta) te lo insegnano all’Università…
5 giugno 2006 @ 09:43
Ciao a tutti,
non definirei l’attivita’ che cerchiamo come “cazzeggiare”: c’e’ un tempo per la ricerca libera e uno per la ricerca applicata.
Un esempio di ricerca applicata: ho letto che Google introduce il video nel suo programma AdSense. L’osservatorio riceve l’incarico di comprenderne le caratteristiche, di capire come applicarlo ai nostri clienti, di verificare come i competitor dei nostri clienti lo stanno utilizzando e di produrre una relazione da discutere insieme alla funzione strategica.
Certo il trendwatching non lo insegna una laurea, qualche volta, pero’, l’università insegna un metodo, fornisce degli strumenti analitici, ecc…(mi ostino ancora a crederlo). Comunque la laurea non e’ pregiudiziale, probabilmente modificheremo l’annuncio.
Buona inizio di settimana
5 giugno 2006 @ 18:55
Per chi preferisce un più “tradizionale” lavoro in Google… http://cercalavoro.monster.it/getjob.asp?JobID=43944862