eBay… sul naviglio!
L’altra sera tornando a casa ho visto, proprio sul naviglio, un nuovo negozio, con il logo eBay sull’insegna.
Ovviamente non ho potuto evitare di fermarmi ed entrare.
Si tratta di Venduto!, un assistente alla compravendite su eBay.
In pratica tu porti fisicamente l’oggetto al negozio e loro te lo mettono all’asta su eBay, fanno le foto, gestiscono i feedback e tutto il resto.
Se non sbaglio in UK e in US ci sono altre iniziative come questa, ma in Italia credo siano i primi. L’idea è molto buona, considerando che sempre di più si sente parlare di eBay anche “offline”.
In fondo chi non ha qualcosa di cui vuole disfarsi ma non sa come fare? Chi ha un PC, una connessione e un po’ di dimestichezza con la fotografia digitale può anche fare da solo, senza dubbio, ma credo che il loro target sia ampio.
La chiave mi sembra il fatto di poter utilizzare il marchio eBay, che non è poco.
Ho già visto anche qualche loro pubblicità su free press, che mi sembra un mezzo perfetto per raggiungere il loro cliente tipo.
Nei prossimi giorni ci sarà l’inaugurazione ufficiale, quindi probabilmente avrò più dettagli da condividere.
Nessun post simile.
21 giugno 2006 @ 20:42
L’idea è ottima, mi sembrano un po’ alte le commissioni di Venduto, spero che questo non sia di ostacolo al loro progetto.
21 giugno 2006 @ 23:02
effettivamente le commissioni ne limitano l’utilizzo a prodotti con un costo medio-alto.
però è anche vero che difficilmente porterei un posacenere da 8 euro fino a qualcun altro per venderlo al òposto mio :)
21 giugno 2006 @ 23:14
Come idea mi sembra molto interessante. Ultimamente ho concluso ottimi acquisti su eBay e sarebbe interessante proporsi non solo ai privati ma anche ad aziende che desiderano smaltire il materiale dal magazzino e che non vogliono impiegare un impiegato a vendere tramie eBay
Le commissioni in effetti sembrano altine…
22 giugno 2006 @ 09:45
Ciao,
sono Ferdinando, uno dei soci di questa nuova attività. Se non disturbo il blog, sono disponibile per qualsiasi chiarimento sull’idea e su come stiamo cercando di realizzarla.
Sappiamo che le commissioni sono un punto “critico” del nostro servizio, l’impatto della percentuale è indubbiamente forte. In realtà dietro c’è parecchio lavoro (che ovviamente deve essere remunerato…!) stimare l’oggetto, scattare delle foto “professionali” (che poi vanno selezionate e ridimensionate per l’inserzione eBay) creare una descrizione il più possibile completa in 2 lingue, rispondere alle domande degli acquirenti, incassare il pagamento, imballare, spedire e alla fine di tutto pagare il nostro cliente. Vi assicuro che per fare tutto questo per un’asta sola sono necessarie almeno 3 ore di lavoro. Per le tariffe ci siamo ispirati alle società americane che già svolgono questa attività da almeno 2/3 anni (alcune arrivano addirittura al 42%!). Abbiamo lungamente discusso tra di noi sull’opportunità di pubblicare le commissioni sul sito, dove è più difficile motivare la commissione rispetto alla comunicazione di persona o telefonica, mi farebbe piacere sapere la vostra opinione al riguardo, la nostra scelta è stata di chiarezza e trasparenza.
Per —io—, effettivamente l’intenzione è anche quella, ma almeno durante i primi mesi ci proporremo con molta cautela, non vogliamo correre il rischio di mettere troppa carne al fuoco, col rischio di fare brutte figure.
Qualsiasi critica o consiglio è ben accetta, il resto dell’attività e del negozio la lascio descrivere a Matteo dopo l’inaugurazione!
Scusate l’invasione!
Un saluti a tutti,
Ferdinando
22 giugno 2006 @ 10:18
Caro Ferdinando sappiamo molto bene quanto lavoro ci sia dietro a tutto, il vero problema dell’Italia rispetto ad altri Paesi è che non c’è la cultura del servizio, non lo si sa dare, ma dall’altra parte non lo si vuole pagare, così come molti non vogliono pagare la consulenza.
Un giorno ho avuto la malaugurata idea di acquistare un armadio da Ikea in modalità fai da te. Ho noleggiato un camion, ho ritirato l’armadio smontato, l’ho trasportato (cinque piani) e ho cercato di montarlo. Alla fine della storia ho speso molto di più e ho perso tanto tempo.E’questo che pagano gli americani oggi: l’affidare un servizio a dei professionisti che possono farlo meglio di noi in meno tempo ed in modo più efficace ed efficiente.
La difficiltà più alta che avrete sarà quella di combattere una cultura del tutto gratis.
Il mio consiglio è quello di trovare un modo per spiegare bene che non a tutti conviene fare da se.
Auguri per il vostro business
22 giugno 2006 @ 15:47
x Ferdinando: dietro al vs business c’è Jeckolab di Dimitri??? sarebbe importante saperlo prima…
22 giugno 2006 @ 20:56
X Mario De Rossi:
Non so chi sia gekolab, uno dei soci di Venduto ha una web agency che si chiama Geckobit, ma nè io nè lui conosciamo Dimitri… chi è costui?
Ciao,
Ferdinando
22 giugno 2006 @ 21:35
Ma non era la società in cui lavorava Elena Antognazza? lei dovrebbe conoscerlo
23 giugno 2006 @ 13:51
L’unica cosa in comune è il Gecko, per il resto, dopo breve ricerca sul web, posso affermare non c’entriamo assolutamente nulla con Dimitri.
Saluti a tutti,
Ferdinando
27 giugno 2006 @ 14:31
Buona iniziativa, sulle commissioni però sarei più “progressivo” o “settoriale”: il lavoro va retribuito, ma è diverso a seconda dell’oggetto in vendita. Eventualmente spingerei di più il pricing di servizi Premium.
29 giugno 2006 @ 10:41
Per Ferdinando…
concordo con le indicazioni scritte da altri, riguardo la cultura italiana poco propensa a retribuire un servizio che invece considera come “dovuto”. Io proporrei di focalizzarsi sulle aziende, magari quelle medio-grandi che sono meglio strutturate e sanno calcolare il valore del servizio. Ma avete idea di quanta roba usata e inutilizzata giace nelle aziende? Tra l’altro oggetti molto appetibili nelle aste eBay (materiale informatico)!
29 giugno 2006 @ 12:16
idea copiata dal film “40 anni vergine”.
29 giugno 2006 @ 12:17
idea copiata dal film “40 anni vergine”.
29 giugno 2006 @ 12:33
beh, dubito che sia stata “copiata” dal film. Nel film c’è perchè in USA e UK, come scritto, ci sono già iniziative analoghe :)
1 luglio 2006 @ 14:38
nemmeno io credo si possa parlare di “idea copiata” anche perche’ la possibilita’ di fare da assistente alle compravendite e’ sponsorizzata da ebay, in Italia, gia’ da un paio d’anni, ad occhio e croce.
15 luglio 2006 @ 12:51
Dato l’alto volume di affari, godranno anche di tariffe agevolate per la vendita su ebay e la riscossione dei pagamenti tramite PayPal.
Comunque il servizio mi sembra buono perchè stare dietro agli acquirenti, spesso, si rivela una gran perdita di tempo.
4 gennaio 2007 @ 11:03
…ma siete pazzi !!!…..con metà di quelle commissioni il lavoro i vostri oggetti li inserziono io !!!!….( e infatti non mi pare ci siano troppe offerte per gli oggetti messi all’asta !!!
4 gennaio 2007 @ 11:05
…ma siete pazzi !!!…..con metà di quelle commissioni i vostri oggetti li inserziono io !!!!….in più non mi pare ci siano troppe offerte per gli oggetti messi all’asta (a prezzi sproporzionati rispetto agli oggetti)!!!
9 febbraio 2007 @ 22:50
Good day, that was a nice post, Regardless if you are an established retailer or simply someone desiring to make money with online auctions and on the internet, the biggest challenge you will face in the world of buying-and-selling is finding reputable Dropship Directory.
Drop Shipping has been around for a long time, too. Probably as long as mail order catalogs; maybe longer. Learn how you can profit by dropshipping, the most creative e commerce strategy.
20 luglio 2007 @ 08:50
ma a quanto ammontano di preciso le commissioni?
30 luglio 2007 @ 23:32
Ciao a Tutti,
se pensate ad ebay come modello di business dovreste seguire i video corsi gratis di destiny73xx ovvero colui che per gioco ha portato in Italia il Drop Ship ed oggi è la prima vera struttura di formazione gratuita e di drop shipping serio in Italia. Inoltre tenere d’occhio il suo sito http://www.bazarissimo.com in quanto da voci che circolano sembra stia per lanciare oltre al nuovo corso una sorta di franchising gratuito che risolverà i problemi che hanno le strutture su strada (investimenti alti, bassa redditicità,alte commissioni)con una formula di nuova concezione che non mira al guadagno iniziale (investimenti 0 e fee 0) ma alla diffusione capillare del business.
Sentivo dire che forse arriva a settembre, ma già quello che trovate sul sito è molto interessante e solo con il Drop Ship si può creare un bel po’ di lavoro
16 dicembre 2007 @ 17:59
io vendo in drop ship con bazarissimo e mi trovo molto bene certo all’inizio ho fatto fatica ma adesso vendo in tutta europa qualcosa anche in australia http://www.bazarissimo.com?a_aid=zenver