La guerra delle banche online
IWbank ha iniziato una nuova campagna molto aggressiva che “prende di mira” una banca identificata da una zucca, chissà quale sarà… :)
La campagna è attiva con atività di direct mailing ma anche sui gorssi portali, come Repubblica.it (dove peraltro l’ad IWbank è a rotazione proprio con quello di ING nella stessa posizione) e il claim è “Trasforma la zucca in carozza”.
La pubblicità comparativa è abbastanza rara nel campo bancario, almeno in Italia.
Sicuramente da parte di IWbank si tratta di una scelta coraggiosa, perchè iòl bersaglio è di quelli grossi, ma comunque l’idea mi sembra carina e giocare sulla notorietà del marchio del “competitor” è sicuramente vincente in termini di visibilità e risonanza della campagna.
Vedremo se ci saranno delle contromosse da parte di ING o se la cosa verrà ignorata.
Nessun post simile.
13 luglio 2006 @ 13:16
Dottor Balzani, La vedo molto cauto. In effetti fonti attendibili mi riferiscono che entrambe le banche in questione sono Clienti della Sua azienda. Sia un po’ piu’ graffiante, se no che gusto c’e'?! :-)
13 luglio 2006 @ 13:24
attendevo lo spunto per la provocazione dal suo commento :)
13 luglio 2006 @ 13:32
Sono dolente, non mi e’ possibile, speaking policy :-)
Pero’ parlo volentieri dei ragazzi di IWBank: oltre ad essere bravi e simpatici, si sono fatti battere da noi al Virgilio Kart Championship. Peraltro io e mia moglie abbiamo il conto presso di loro. NB: sono due prodotti differenti.
13 luglio 2006 @ 14:15
l’idea creativa mi piace; curioso notare come la zucca sia stata presa di mira così poco in questi anni anche se di “materiale”, dal logo alle campagne promozionali, per fare comparative anche “pesanti” ce ne sarebbe.
C’è anche da dire che la “realizzazione” in termini di produzione vera e propria fa davvero tristezza …
13 luglio 2006 @ 19:48
La sfida è interessante, ammettiamolo.
13 luglio 2006 @ 22:58
Come dice Paolo (e se lo dice lui ci credo ad occhi chiusi), sono due prodotti diversi. Sono cliente della Zucca (e di Fineco) da anni ma devo essere così stonato da non aver colto voglia di comparazione nel vederla citata da IW Bank. Anyway, in IW Bank sono simpatici ed efficienti: speriamo che la prossima campagna sia meno “triste”, effetivamente.
14 luglio 2006 @ 10:30
i prodotti sono diversi, ma il fatto che abbiano scelto ING invece di Fineco (il loro competitor più diretto) significa che puntano anche a quel “mercato”, ovvero a porre IWbank anche come conto di deposito, visti gli ottimi tassi.
in pratica il loro scopo, credo, è quello di unire i vantaggi di fineco e ING in un solo conto, quello IWbank appunto.
sia fineco che ING hanno un brand importante, una grandissima base clienti e un servizio ottimo (sono cliente di entrambi), quindi lo scopo è ambizioso, però ribadisco che l’idea mi sembra quella giusta.
concordo sul fatto che la realizzazione grafica avrebbe potuto essere migliore
14 luglio 2006 @ 12:47
Io sono cliente di tutti e 2.
Ho chiuso il conto nella banca tradizionale ‘analogica’, faccio tutto su Internet, risparmiando circa 200 euro all’anno.
Credo che, grazie alla concorrenza a Internet, anche nel settore bancario siamo alle soglie di una rivoluzione.
Penso che nella fascia di età 18-45 milioni di persone nei prossimi anni potranno fare quanto ho fatto io.
Inoltre da segnalare che sara’ sempre piu’ difficile per le banche fare profitti cambiando in modo unilaterale le condizioni, grazie a una delle norme del decreto Bersani:
http://blog.menostato.it/2006/07/decreto_bersani_1.html
W la concorrenza.
W Internet!
15 luglio 2006 @ 21:39
Bella l’idea di comparazione…vediamo se funziona…comunque un applauso all’ideatore… :)
17 luglio 2006 @ 10:40
Non è la prima volta che la zucca viene presa di mira. In una delle ultime campagne di Banca Woolwich ricordo il paragone non tanto velato con il Mutuo Arancio.
Ciao
Simone
17 luglio 2006 @ 15:08
grande Paolo, però mi sa che puntano diretti a voi (e a Fineco), anche se il conto online con condizioni più simili a questo nuovo di IWBank è WeBank (anche se con WeBank paghi 0,75€ i bonifici online e la carta di credito costa mi pare 30€ all’anno - ma questi ti danno una carta di credito vera - non revolving - gratis?)
17 luglio 2006 @ 17:16
ma si sa chi è l’ideatore di questa campagna? in Italia ci vuole un bel coraggio ad andare contro certi colossi!
17 luglio 2006 @ 17:16
ma si sa chi è l’ideatore di questa campagna? in Italia ci vuole un bel coraggio ad andare contro certi colossi!
27 luglio 2006 @ 22:02
http://www.iap.it/it/giuri/2006/g1212006.htm
27 luglio 2006 @ 23:25
Chi ha fatto la spia? ;)
28 luglio 2006 @ 11:27
porca troia, e chi li sente adesso quelli di IWbank ;-)
28 luglio 2006 @ 14:06
Matteo, stai sereno, la data del post ti scagiona :)
3 novembre 2006 @ 17:13
Ma come mai in rete non si trovano
tabelle di comparazione tra le offerte
di cc bancario? e’ vietato per legge o altro?
3 novembre 2006 @ 17:59
ma che vietato! è una cosa che andrebbe fatta…
di sicuro le banche non lo incentivano, perchè la loro forza è quella di tenere nascosti i costi
22 agosto 2008 @ 20:42
1. L’altro giorno parlavo con un broker della City che conosco, tale Nick Tate, ex James Capel, che mi disse ” ehi Gennariello, did you hear Banca Mafiolanum NarcosColombianum Mediolanum of Edoardo Lombardi, is investigated for mega money laundry done for nazifascist narcos of Bogota’, Cali’ and Medellin?”. Rimango scioccato. Mi informo meglio presso Kevin Ertel, altro broker, che pur conosco, qs volta di New York, ed egli mi conferma lo stesso. Ossia, che ha sentito dire lo stesso. In Italia, non una riga su un giornale, solo qche bisbiglio qua e la su internet. BANCA SCIACQUOLANUM NDRANGOLANUM NARCOLANUM SPACCIOLANUM MAFIOLANUM RICICLANUM CAMORRANUM COCACOLOMBIANUM MEDIOLANUM DI EDOARDO LOMBARDI, MASSIMO DORIS ED ENNIO DORIS E’, DA UN ANNO E PASSA, SOTTO INDAGINE INTERNAZIONALE, PER MEGA RICICLAGGIO DI DANARO ASSASSINO, FATTO PER NARCOS FASCISTI DI BOGOTA’, CALI’ E MEDELLIN, MA NESSUNO NE PARLA. ANCHE PER QS HA PERSO L’80 PER CENTO IN BORSA IN UN ANNO ( IL DOPPIO DI QUANTO PERSO DA SUOI COMPETITORI). E ANCHE LA STESSA MAFIASET NAZISTSET AL PAPPONESET AL SCROFONESET MEDIASET, HA PERSO L’85 PER CENTO, PARIMENTI, IN BORSA, DA 27 EURO AI 4 ATTUALI. MA CHE SIAMO DIVENTATI, UNA SPERDUTISSIMA REPUBBLICA SIBERIANA INFORMATA SOLO DA PRAVDE NAZISTE, O CHE? VERGOGNA, DAVVERO, DE STRA VERDAD.
Gennariello Squazzaglione
Emigranti italiani
“Italia iamm bell”
Democrats, ma de verdad