yomo_fruttaeverdura.JPGPochi minuti fa ho notato su Repubblica.it uno skyscraper di Yomo che ha attirato la mia attenzione.
Si tratta della nuova linea di yogurt “Frutta e verdura”, che ha abbinamenti davvero audaci: ananas e finocchio (!), pomodoro e fragola, mela e spinaci (!!), mirtillo e carota, mango e zucca.

Ma non è questo il punto: vado curioso sul sito, ovviamente in flash, ovviamente con musica di sottofondo (la stessa dello spot tv immagino). Mi incuriosisco e provo a navigare un po nelle varie sezioni.
Brutta sorpresa: delle 6 sezioni linkate nel footer ben 4 sono in costruzione. Quasi quaso mando una mail di “protesta”… niente da fare, anche il “Contattaci” è in costruzione!


Clicco sul logo Yomo per andare sul sito istituzionale e… so che la suspance vi sta uccidendo perciò ve lo rivelo: in costruzione anche quello.

Ora, sicuramente avranno mille buoni motivi, ma io non sarei andato online con una campagna che porta ad un sito dove quasi tutto è in costruzione e nel quale non posso nemmeno mandare una mail per informarmi sui prodotti…
Probabilmente essendo live la campagna TV hanno voluto coordinare le due cose, ma almeno non mettetele le sezioni “in costruzione”, e uno straccio di info@ rendetelo disponibile se proprio non avete fatto in tempo a preparare un form (non sono esattamente un esperto, ma quanti minuti ci si possono mettere, 7?).

Perchè al web viene data così poca importanza? Non è che il consumatore che vede lo spot tv sia diverso da quello che magari vede il banner su Repubblica. Verosimilmente la sovrapposizione è alta. E allora perchè quello tv vale molto e quello web vale così poca considerazione?

Ancora tanto lavoro da fare per portare il web italiano ai livelli elevati, ahimè…

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