Caos calmo di Sandro Veronesi
Premessa. Forse qualcuno mi dirà che questa recensione sia più da blog personale che da IMlog, il libro infatti non tratta propriamente di questioni legate all’economia e al marketing in particolare. Ciò nonostante ho pensato che molti dei rapporti interpersonali trattati dall’autore, siano un ottimo spunto di riflessione per chi vive in azienda, dove piccoli e grandi problemi si risolvono interagendo con i colleghi. Ecco il motivo per cui vi racconto la lettura estiva che più mi ha affascinato.
Ho notato il libro in uno dei giorni di massima allerta negli aeroporti, dopo le ben note vicende degli attentati con il Gatorade esplosivo… Non sapendo più cosa fare dopo essermi spogliato anche del cellulare, ho cercato nella libreria oltre il check-in un libro in grado di farmi passare le ore di attesa. Devo ammetterlo: il fatto che il libro abbia vinto il Premio Strega è stato decisivo, “Caos calmo” ha avuto la meglio sul libro di Vitali (nonostante quest’ultimo sia ambientato sul mio lago :)).
Il libro narra le vicende di un dirigente di Tele+ nella fase della fusione con Sky. Ovviamente Veronesi non illustra i bilanci e gli indici finanziari delle due aziende, ma piuttosto fa vivere al personaggio del libro (Pietro) i drammi e i pensieri di alcuni dei dirigenti dell’azienda acquisita.
Le vite di numerosi personaggi si intrecciano davanti alla scuola della figlia di Carlo, dove quest’ultimo si è rifugiato ad attendere che il caos, creatosi non solo per la fusione in corso, evolva in un nuovo stato. Ovviamente le storie e i personaggi sono frutto della fantasia più pura, ma i sentimenti, le sensazioni sono quelli che si respirano in tutte le aziende che affrontano un processo molto delicato come una fusione.
Non voglio dilungarmi molto per non togliere il piacere di scoprire il libro, mi preme però sottolineare come sia scritto molto bene, in modo semplice e scorrevole. Ho trovato che Veronesi abbia una incredibile predisposizione a descrivere sentimenti con similitudini a volte sorprendenti.
Lo ripeto, forse un libro che con IMlog c’entra anche nulla. Ma anche se cosi fosse, ci sono altri mille motivi per non perdersi “Caos calmo” :).
Nessun post simile.
26 agosto 2006 @ 18:22
don’t worry, un po’ di pensiero laterale non guasta. Dobbiamo pur allargare i nostri orizzonti :)
Mi piace uscire un po’ dal seminato.
28 agosto 2006 @ 11:30
Non è affatto fuori tema. Anzi, il romanzo racconta meglio di cento manuali di management il nuovo corso e la “sensibilità” che un manager (uomo non macchina) deve acquisire.
28 agosto 2006 @ 11:43
Mi piacerebbe aprire una discussione sulla sensibilità del manager, sono convinto che gli spunti sarebbero tantissimi, magari tenendo come filo conduttore proprio il libro.
28 agosto 2006 @ 22:30
Il libro sta già diventando un film con Moretti protagonista (non regista). Avrei visto di più un Castellitto nel ruolo di Pietro, il protagonista.
30 agosto 2006 @ 14:24
bellissimo libro anche per me, e in effetti le parti relative all’esperienza lavorativa del protagonista, alla fusione etc. sono state fra quelle che più mi hanno appassionato…
13 settembre 2006 @ 14:19
ogni volta che ho letto la parola FUSIONE ho avvertito più intensamente la SCISSIONE interpersonale nelle aziende….e non solo in quelle purtroppo.
18 ottobre 2006 @ 17:37
però la storiella del “porta bicchiere” poteva risparmiarsela… è troppo vecchia!
18 ottobre 2006 @ 17:43
di certo non è un geek!
23 marzo 2007 @ 14:33
Ho letto Caos Calmo su consiglio di un’amica.
Io l’ho trovato bellissimo: bella l’idea, l’atmosfera e le descrizioni. Vorrei sapere scrivere così e riuscire a descrivere in modo così intelligente le emozioni, i sentimenti, le situazioni più delicate o grottesche. Insomma mi sono innamorata di Veronesi, se ha anche una bella voce è di sicuro il prototipo dell’uomo che vorrei incontrare!!!
20 luglio 2007 @ 02:42
Una mia amica che per una strana coincidenza si chiama Lara, me lo ha regalato questo inverno, in occasione del mio compleanno. Io l’ho riposto nella mia libreria, e, come spesso faccio, ho aspettato che venisse il tempo giusto per leggerlo.
C’è un tempo per ogni libro.Così, da circa una settimana, sto sorseggiando “caos calmo”, in un momento in cui nella mia vita scorre una “caotica-calma consapevolezza.
Risultato: ci si sente meno soli a leggere un libro così… ci si sente parte di un’Umanità Pulsante e viva in tutte le sue contraddizioni.
Pietro è un po’ tutti noi, capaci di nobili slanci ed inesorabilmente persi nella nostra Piccolezza!
Caos calmo è un romanzo che sa tenere compagnia!
Silvana Ferrari
26 settembre 2007 @ 17:51
Era un pò che non riuscivo a leggere un libro tutto d’un fiato..
condivido il pensiero di Bianca sull’atmosfera e le descrizioni..
anche se devo dire che sono rimasta un pò delusa del finale..
Che ne pensate voi?!?! come lo avete interpretato?!?!
26 settembre 2007 @ 17:52
Era un pò che non riuscivo a leggere un libro tutto d’un fiato..
condivido il pensiero di Bianca sull’atmosfera e le descrizioni..
anche se devo dire che sono rimasta un pò delusa del finale..
Che ne pensate voi?!?! come lo avete interpretato?!?!
27 febbraio 2008 @ 12:15
Il libro è molto bello. Lucido e disincantato Pietro Paladini. Autentico il rapporto con la bambina. la fine però non l’ho capita. Immagina di parlare al telefono con tutti i personaggi del libro, ma Lara che c’entra: “Ora passami Lara.” Era forse mascherata la sua pazzia? Anche lui non si discosta dallo squilibrio emotivo di quasi tutti i suoi personaggi?
27 febbraio 2008 @ 12:52
Ho vissuto da dirigente fusioni globali e sono stato manager in tele+ ma non mi sono particolarmente identificato, anche se le considerazioni “aziendali” di Veronesi/Pietro non sono certo errate così come le ricostruzioni dei meccanismi emotivi di chi si trova al centro dei meccanismi invasivi e minacciosi di una fusione.
Tuttavia a mio parere il libro rimane sempre un po’ in superficie e non riesce a scavare a fondo più di tanto o a dire qualcosa di nuovo. L’ho letto con piacere ma nulla di più, un po’ come una puntata del Dr. House.