Amazon Unbox: dont’ try this at home!
Amazon ha lanciato un nuovo servizio di download di film e serie tv, Unbox.
Ammiro Amazon e Jeff Bezos da sempre e la ritengo ancora oggi un esempio non raggiunto in quanto a personalizzazione e servizio al cliente. Però… questa volta ha proprio fatto una cavolata!
La guida è chiara ed esaustiva as usual, le immagini sono ben fatte, il processo è semplice…
MA
Per usare Unbox devi scaricare un programma e poi utilizzare solo quello, funziona solo con XP, ti installa una nuova versione di .NET senza chiedere il permesso e ti consente di vedere i film scaricato solo dal PC.
Basta?
Ora, io non acquisterei mai un paio di scarpe che possa portare solo con determinato tipo di calzini, non accetterei che un produttore mi dicesse che posso bere la sua birra solo in cucina e non in salotto, non comprerei un libro che si può leggere solo con gli occhiali.
Perchè dovrei accettare questa cosa per un donwload?
Devo dire che i commenti sono stai negativi ovunque, da Scoble, a Gartenberg di Jupiter, a Softpedia.
Peccato, sarà per il prossimo servizio!
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13 settembre 2006 @ 15:06
Distinguiamo tra errore strategici ed errori più operativi/tecnologici. Non voglio quindi entrare nello specifico, anche perchè non ho ancora avuto modo di analizzare in profondità il servizio.
Non credete che comunque qualcosa si stia muovendo nel panorama mediale visto che colossi come Amazon si stanno affacciando su nuovi mercati e che questo costringera i gruppi tradizionali editoriali a darsi una mossa e a cominciare ad innovare?
13 settembre 2006 @ 15:38
da questo punto di vista è sicuramente importante, ma finchè i servizi avranno questi grossi limiti il p2p continuerà ad imperversare
14 settembre 2006 @ 19:27
Sono stanco di sentire sti blogger americani che si lamentano per i dettagli tecnologici. Bastava inserire la scritta “Beta” ed erano contenti? ;-)
Oggi funziona solo con Xp, domani funzionerà con tutti gli altri sistemi operativi. Se ne varrà la pena però, perchè difficilmente Amazon fa investimenti non redditizi.
Sono perfettamente d’accordo con Maurizio, non ho provato il servizio, ma l’innovazione strategica è grande. E dimostra ancor di più una cosa molto importante. Sulla Rete la “relazione” è un valore differenziale fondamentale. Amazon oggi vende di tutto perchè ha la gente è abituata a comprare da lei e si fida. Apple si sta già muovendo in questa direzione, altri giganti come Google, Yahoo! e Microsoft invece mi sembrano un po’ indietro in IMHO.
16 settembre 2006 @ 01:18
beh maurizio, a dire il vero amazon qualche investimento sbagliato, e pure grosso, l’ha fatto… vedi per esempio l’acquisizione di Drugstore.com
google aveva messo in vendita le serie televisive su google video molto prima, M$ è sempre più indietro per definizione, si adegua dopo.
investimento per investimento poteva farlo meglio, questo Unbox
18 settembre 2006 @ 09:26
Dal punto di vista dell’usabilità e dell’accessibilità un disastro. Siamo tutti d’accordo che far installare file (e non piccolini) e limitare la visibilità a un solo sistema operativo non è una scelta vincente, ma è il male minore.
Amazon sa bene quale sistema operativo utilizza la maggioranza dei suoi clienti e questo servizio è destinato ad espandersi in un futuro piuttosto vicino, si spera allargando l’offerta anche agli “altri”.
Le carte in regola per farlo diventare un servizio profittevole ci sono tutte, quindi dal punto di vista strategico io non lo definirei una cavolata, ma un “inizio non dei migliori”.
Vi dirò sono molto curioso di vedere cosa faranno gli altri player, c’ è in giro un grande movimento, sui contenuti e sulla loro distribuzione / archiviazione / vendita.
Io lo vedo dal punto di vista di un fotografo produttore di contenuti (immagini stock ed editoriali) ma la tendenza è quella di abbassare i prezzi, ampliare (di molto) il mercato consumer e rendere gli acquisti estremamente emotivi.
Il p2p è quasi gratis (qualche costo c’è l’ha anche lui, downlodare e installare pure) ma non sempre è veloce, l’orientamento del consumatore “voglio subito”, e le politiche dei prezzi saranno le variabili chiave per poter far decollare il servizio. Staremo a vedere…
18 settembre 2006 @ 17:55
Ciao Matteo,
sicuramente Amazon ha fatto una partenza ad handicap e leggendo meglio le analisi fatte sulla Rete, devo dire che di “leggerezze” ne ha commesse davvero molte.
Forse era meglio aspettare prima di uscire con un sistema cosi carente.
In ogni caso credo che abbiano le capacità per riprendere la giusta rotta e seguire le indicazioni degli utenti.
31 maggio 2008 @ 01:26
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