Effetto Riotta
28 set. 2006 in
Avvistamenti, di Elisabetta.Oldrini
Già si vede l’effetto del nuovo Direttore del TG1, Gianni Riotta: non solo è apparso l’indirizzo internet del tg durante la sigla, ma i giornalisti stessi invitano gli utenti a visitare il sito per trovare tutte le notizie.
Ottima iniziativa in linea con le più moderne dinamiche di integrazione delle piattaforme mediatiche, solo che ora ci sarebbe da rifare il sito da zero, magari prendendo ispirazione da Sky.
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28 settembre 2006 @ 19:07
Oddio, ho visto l’URL nella sigla iniziale.
Ma quello che piu’ mi ha colpito del telegiornale di oggi ore 13.30 e’ stato il servizio in rima con sottofondo “giro-giro-tondo”.
Forse il mondo non casca, ma di certo non mi collego a http://www.tg1.rai.it per del giornalismo caduto cosi’ in basso.
29 settembre 2006 @ 14:10
fantastico il servizio in rima! secondo me il giornalista si era fumato qualcosa prima di scriverlo. però non direi che si tratta di essere caduti in basso, piuttosto di “giornalismo creativo”.
29 settembre 2006 @ 15:45
Ecco, definiamolo pure “giornalismo creativo”.
Allora forse il mio problema e’ che vorrei un giornalismo oggettivo e non creativo.
Il creativo lo lascio a chi deve produrre emozioni (che si tratti di una pubblicita’ come di un film) non a chi deve narrare una storia.
29 settembre 2006 @ 16:04
Uh bello… Lo sono state anche le faccie di tutti i miei colleghi che si sono girati per la sigla a palla partita appena ho cliccato sul sito del tg..
29 settembre 2006 @ 16:51
Machiavellico tentativo di approccio dei telespettatori più giovani?
9 ottobre 2007 @ 18:40
riotta e bravo e spero nessuno lo metta in dubbio pero caro direttore perche non si libera dell ingombrante nel vero senso della parola mollica e diventato insopportabile
20 dicembre 2007 @ 00:28
Ke giornalista incompetente, la RAI è caduta proprio in basso… http://www.youtube.com/watch?v=pBJLhFEOlfE&feature=related
6 aprile 2008 @ 11:44
Riotta mi piace, è un giornalista competente e preparato e chi scrive facce con la i (faccie)non può permettersi di dare giudizi.