Zopa: finance 2.0
Dovendo chiedere un prestito di sicuro preferiamo rivolgerci a qualcuno piuttosto che a qualcosa, ovvero a delle persone piuttosto che ad un istituto di credito. No?
Dev’essere quello che hanno pensato i fondatoti di Zopa.
Zopa è una piattaforma di prestiti P2P, ovvero un posto dove persone prestano soldi ad altre persone.
In pratica chi mette a disposizione i soldi (Lender) investe il proprio denaro ricavandone minimo il 6.75% (da tassare). Per minimizzare il rischio la somma viene splittata in almeno 50 prestiti diversi, con rendite teoricamente diverse.
Chi chiede un prestito (Borrower) viene valutato (A, B, C) e a seconda del livello viene stabilito il tasso di interesse. Invece di rivolgermi ad una banca chiedo un prestito ad un gruppo di persone.
Non vorrei esagerare ma a me sembra veramente geniale!
Quello che eBay fa nelle aste online e Betfair nelle scommesse sportive Zopa lo fa nel mondo creditizio.
Il bello, per loro, è che prendono una % sia dai lender (annuale) che dai borrower, lo 0,5%.
Mi fa pensare alla descrizione del loro business che i fratelli Duke fanno ad Eddie Murphy in Una poltrona per due, solo molto più 2.0 :)
Nessun post simile.
15 gennaio 2007 @ 21:48
Peccato sia valido solo per gli UK…
15 gennaio 2007 @ 21:52
non nascondo una certa curiosità nel conoscere i tassi dei prestiti ai Borrower.
farò un giro nel web ;)
cmq sta cosa fa tanto duepuntozero
16 gennaio 2007 @ 09:34
da quello che ho letto sarà a breve disponibile anche per l’Italia
16 gennaio 2007 @ 10:32
Mi sembra una cosa eccezionale che mi riporta con la mente ai miei studi di economia, a walras e pareto. Il web 2.0 rischia di essere il perfetto motore per una piena liberalizzazione e concorrenza.
tuttavia dubito che una cosa del genere possa funzionare, o meglio, avere l’autorizzazione ad operare in Italia. Troppo eversivo.
ciao
z
16 gennaio 2007 @ 18:43
Anch’io ho letto un trafiletto su zopa e ne sono rimasta affascinata… Ma dato che tocca attendere l’autorizzazione della banca d’Italia e conoscedno quanto siano potenti le nostre care lobby bancarie, credo che non sarà facilissimo importare questo genere di modello nel Belpaese.
16 gennaio 2007 @ 18:58
effettivamente il lato oscuro della forza non va sottovalutato, Luke, ma nemmeno quello delle comunità di persone ;-)
17 gennaio 2007 @ 17:28
Zopa è anche su Wikipedia…
ZOPA sta per “Zone of Possible Agreement” - idea interessante, no?
http://en.wikipedia.org/wiki/Zopa
21 gennaio 2007 @ 12:19
@ Laura: oltre alle banche (argomento che tralascio :-P) vedo un potenziale ostacolo rappresentato dalle leggi antiriciclaggio…
21 gennaio 2007 @ 12:31
una logica simile è alla base del credito nelle reti di economia solidale e di microcredito. Ovviamente in quel ambito l’aspetto lucro è un pò diverso. Yunus ha vinto nel 2006 il nobel per l’economia … Zopa la vedo come un’applicazione “capitalistica” del modello Yunus
22 gennaio 2007 @ 13:52
se fossi un lender (l’erogante insomma) vorrei sapere quali garanzie ho circa la restituzione del prestito, nonchè tutti i dati anagrafici del borrower, nonchè la sua posizione di rischio.
se esiste una centrale rischi,un cerved, un crif, ci sarà un perchè. oppure gli istituti di credito sono tutti scemi ?
se fossi un borrower vorrei sapere da chi ricevo denaro (riciclaggio) e quali condizioni mi pone sulla restituzione (tassi) specie nel caso di ritardo (interessi di usura).
questo meccanismo mi lascia interdetto.
secondo me non fa 2.0 fa solo tanto no-global !
7 marzo 2007 @ 17:15
Era ora che ci venisse proprosta un’alternativa alle familiche banche!
Attendo con ansia l’attivazione di questo servizio.
13 marzo 2007 @ 19:30
Ma scusate una domanda….e se uno facesse un conto on line internazionale?
Non si potrebbe baipassare la menata che è solo in Uk?
1 aprile 2007 @ 13:28
Io al servizio ho già provato ad iscrivermi ma non riesco a finire la registrazione a causa appunto di non essere cittadino UK .. :-(
9 aprile 2007 @ 17:19
credo sia veramente geniale!! basta con i balzelli che gli intermediari ci fanno pagare!!! il meccanismo di funzionamento è simile a quello che avviene col microcredito. purtroppo dubito che in Italia una cosa del genere venga ad esistere per le pressioni della lobby bancaria..
7 giugno 2007 @ 11:29
arriva anche in italia :)
http://www.zopa.it/
3 luglio 2007 @ 16:13
Mi sembra strano cmq sono felice della cosa…
20 luglio 2007 @ 11:29
adesso ci si può iscrivere alla newsletter italiana: http://www.zopa.it/newsletter.html
16 ottobre 2007 @ 17:01
Salve a tutti,
stiamo, con fatica, avviando un nuovo FORUM, TOTALMENTE indipendente e senza pubblicità, gestito dai soli forumisti (utenti bancari, finanziari, censiti presso le black-list, centrali rischi etc.); potete visitare, iscrivervi, leggere o postare al seguente indirizzo:
HTTP://gonzales.forumer.it
In questo FORUM potrete leggere e scrivere STORIE VERE e VISSUTE, potete constatare personalmente le malefatte delle banche e delle finanziarie.
NON CHINARE LA TESTA! Fai gruppo con noi.
DIVENTEREMO PIU’ FORTI!!!
IN TANTI SI PUO’ TUTTO!
Vieni a visitarci..abbiamo bisogno di te!
Grazie a tutti
Gonzales
21 ottobre 2007 @ 15:36
svegliaaa….il banco vince sempre
16 novembre 2007 @ 16:10
Ciao sono Giovanni, e sto scrivendo una tesi sul social lending. Da quanto ne so da pochi giorni ha aperto anche Boober Italia. Il conetto è molto simile a Zopa ma secondo me avrà più successo perché c’è molta più libertà di scelta sopratutto per il prestatore. Anche a Zopa.uk se ne sono accorti e infatti stanno cercando di fare lo stesso.
16 novembre 2007 @ 17:09
già, come mai di Boober non parla quasi nessuno? Eppure in Olanda ha spopolato.
Sul sito http://www.boober.it ci sono molte informazioni sul servizio che offrono. Un’alternativa alle banche non basta; se iniziano a essere almeno due, la cosa si fa decisamente interessante
14 dicembre 2007 @ 12:37
io ho gia prestato i primi 1000 euro con zopa.it
14 dicembre 2007 @ 18:10
Mitico!
Anch’io credo provero’ preto. tienici aggiornati
3 luglio 2008 @ 12:47
Le opinini va bene, ma nessuno espone esperienze proprie ke sole kiarificano?
La materia mi appare molto importante da meritare confronto pratico