Community di moda: una questione di Style
Devo ammettere che sono stato piacevolmente colpito dall’invito ricevuto da Massimo Crotti, di Condè Nast, per la presentazione della nuova community del gruppo legata alle riviste Vogue, Vanity Fair (di cui devo ammettere che sono un affezionato lettore…) e Glamour: Style.
Fa piacere il fatto che i blogger vengano coinvolti (immagino che qui ci sia lo zampino di Mafe, collaboratrice del progetto) e che le aziende tradizionali inizino a considerare non solo gli interlocutori classici ma anche le nuove forme di divulgazione e comunicazione.
Il sito sarà online il 7 febbraio, staremo a vedere com’è. La partenza è buona!
PS: come vedi la pagina temporanea del sito recita “Vuoi essere avvisata del lancio?”, ma credo che lo si possa lasciare anche se si è maschietti :)
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31 gennaio 2007 @ 15:53
Ho apprezzato anch’io la mail e, pur non potendo partecipare all’evento, ho fatto i complimenti a Massimo per il tono e per il tipo di approccio.
31 gennaio 2007 @ 17:23
Confesso: c’è la mia zampina.
E voglio proprio vedere cosa succede se riusciamo a declinare tutto il sito al femminile (in fondo noi donne viviamo in un mondo tutto al maschile, no?
:-)
31 gennaio 2007 @ 17:25
Ah, ma sorry, la mia zampina è nel progetto, l’idea di coinvolgere i blogger è venuta naturale considerando che i blog saranno una parte importante del sito.
Appena ho un url anche di prova divulgo.
31 gennaio 2007 @ 18:35
è colpa dell’italiano che ha il neutro al maschile ;-)
attendo con ansia la preview
1 febbraio 2007 @ 09:32
Io ho avuto il piacere di assistere alla presentazione di anticipazione: il sito è in direzione web 2.0, apprezzabile, e molto stylish come tutte le creature Condè Nast :) Sono un’affezionata lettrice di praticamente tutte le testate femminili dell’editore e prevedo lo sarò anche in versione virtuale!
1 febbraio 2007 @ 11:05
Per ora l’idea dell’evento con assaggi mattutini ha funzionato per attirare investitori e… “opinion leader”.
Me ne hanno parlato bene i collaboratori che ci sono andati, ora resta la parte piu’ importante: far si’ che qualche utente internet si fili il sito, e che le campagne di branding che qualcuno ci fara’ sopra servano a qualcosa. Per il direct response, se guardiamo esperienze passate, meglio dimenticare: il target “donne-che-chiacchierano-e-sfogliano-online” converte meno di un colibri’ ubriaco :-))))
1 febbraio 2007 @ 11:11
beh Paolo, al di là dell’efficace paragone ornitologico :) il punto sta proprio nel fatto che le campagne “branding” in questo caso servono a ben poco.
il target “donne-che-chiacchierano-e-sfogliano-online” si sta sviluppando probabilmente in modo molto poco mainstream e al di fuori dei siti istituzionali.
se vedi i blog di cucina, per esempio, sono frequentatissimi e commentatissimi
1 febbraio 2007 @ 12:23
Sito sessista….a rischio denuncia..
;.)
1 febbraio 2007 @ 16:11
Ho ricevuto anche io l’invito di Crotti (grazie Mafe!). Ci si vede a Milano. Chi altri verrà?
5 febbraio 2007 @ 11:53
Ci siamo quasi, per ora http://life.style.it
5 febbraio 2007 @ 21:52
Ho visto il progetto in anteprima, avendo ricevuto l’invito di Massimo Crotti. Come ho già scritto sul mio blog sono felice di vedere che anche chi si occupa di “fashion” non abbia pensato ad un sito troppo “glamour” in termini di grafica pensando invece alla fruibilità dei contenuti. Mi sembra un buon segnale per il mercato.
9 febbraio 2007 @ 09:41
è online!
7 marzo 2007 @ 13:12
beh, lo spirito 2.0 c’è :)
http://news.style.it/archive.php?eid=19