Pane Amore e Pubblicità
La campagna PANE, AMORE e SANITA’ voluta dal Ministro della Sanità raccoglie molte critiche online.
Costata 1 milione e mezzo di Euro, creata da Oliviero Toscani (evitando di fare un bando di gara che sarebbe stato molto più democratico e magari avrebbe prodotto qualcosa di più apprezzato), la campagna non sta piacendo agli utenti.
Il Ministro Livia Turco ha chiesto a Toscani di “rappresentare la bella sanità” ovvero il fatto che la sanità italiana è statisticamente una delle migliori in Europa. Il risultato è visibile in stazione centrale a Milano e in molte altre stazioni e quotidiani, ma non online: una ragazzina vestita da infermiera con uniforme retrò, truccatissima, con un sorriso un po’ esagerato e la rivisitazione del titolo di un famoso film degli anni Cinquanta.
Dopo aver sentito la conferenza stampa di presentazione della campagna ho avuto l’ennesima conferma che i nostri politici sono miglia e miglia lontani dalla conoscenza e comprensione della comunicazione digitale e interattiva.
Per raggiungere il loro obiettivo e parlare agli utenti (della Sanità e di internet) potevano commissionare una campagna anche su Internet che presentasse in maniera amichevole per il cittadino (user friendly) le statistiche che fanno del sistema sanitario italiano uno dei migliori d’Europa. Avrebbero speso meno di un milione e mezzo di Euro e avrebbero alienato meno cittadini.
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23 ottobre 2007 @ 13:28
a mio parere la campagna di Toscani ha decisamente tradito le aspettative. Non veicola il messaggio che il Ministro Turco avrebbe voluto evidenziare e delude i cittadini che non riconoscono nell’immagine di un’infermierina truccata e sotto effetto di crack il simbolo di un servizio sanitario che si definisce efficiente e professionale…insomma gli stakeholders coinvolti in questa campagna dovrebbero essere perlomeno inquieti…secondo me l’unico che si è divertito è stato il sig. Toscani…ha rafforzato la sua immagine di creativo/comunicatore eccentrico imprimendo tratti distintivi del suo personale modo di comunicare a scapito dell’efficacia del messaggio, ha intascato un pò di quattrini e ha preso in giro l’azienda sanitaria italiana. Forse l’ex creativo di Benetton non condivide in pieno l’idea che il servizio sanitario italiano sia così efficiente come i dati statistici europei sembrano dimostrare…mah…
23 ottobre 2007 @ 15:57
Tra le ultime campagne di Toscani c’è anche quella di Snai, giudicate un po’ voi.
http://www.promocard.it/press/show.php?id=2536
Sono molto molto molto deluso.
23 ottobre 2007 @ 17:47
non posso crederci che quella di Snai è di Toscani… è francamente imbarazzante sia come concept che come realizzazione: sembra fatta con Paint!
23 ottobre 2007 @ 21:02
E complimenti Oliviero, alla fine è bravo lui a trovare il modo per ottenere i budget pubblicitari non grazie alla qualità del prodotto pubbicitario ma grazie alla sua fama. Gli stolti sono i committenti.
24 ottobre 2007 @ 13:03
E che mi dite del suo lavoro per Genertel?
http://mondoauto.blogosfere.it/2007/09/e-on-air-la-nuova-campagna-genertel-il-profilo-del-futuro-firmata-da-oliviero-toscani.html
L’ironia (se proprio vogliamo riderci sopra) è che si intitola “il profilo del futuro”, ma ha una grafica anni ‘80.
Ops, scusate, forse sono io che non capisco l’ossimoro visuale.
24 ottobre 2007 @ 15:48
siete voi che non ci capite nulla; è che gli anni 80 sono tornati di moda :)
25 ottobre 2007 @ 18:54
Trovo vomitevole una pubblcità del genere dopo che due giorni prima vieni a conoscenza delle decine di migliaia di decessi causati dalla malasanità.
Sembra una enorme PRESA PER I FONDELLI.
Un milione e mezzo di euro?
Si vede che siamo in Italia.. e questo mi rende veramente triste.. senza contare il senso falso della pubblicità che vuole farti cambiare idea su quello che è la realtà dei fatti.
E visto che sono un appassionato di grafica aggiungo pure che tale spot (oltre al significato ridicolo e insulso) è pure realizzata in maniera davvero imbarazzate. Scelta peggiore come parole e soggetto (viso che sembra di plastica, e un ghigno più da psicopatica che rassicurante).
Sempre più in basso..
+Montex+
25 ottobre 2007 @ 19:37
Non amo particolarmente Toscani, ma riesce sempre a far parlare di se, nel bene (e soprattutto nell’ultimo periodo) nel male. L’estetica delle ultime campagne è sicuramente racapricciante… Forse sto solo invecchiando e semplicemente non capisco…
27 ottobre 2007 @ 15:02
Sono d’accordo con montex.
Questa pubblicità è uno schifo. Quando l’ho vista a Roma mi ha fatto rabbrividire e poi ribrezzo.
La ragazza sembra falsa come il suo sorriso, e il messaggio che mi arriva è che il benessere della sanità italiana è falso.
La pubblicità fa schifo, sembra fatta con i piedi, e i manifesti sono imbarazzanti, anche per la frase e la sua banalità.
Non posso credere sia costata 1,5 milioni di euro.
Poi per quale motivo non è stata fatta una legale gara di appalto per la realizzazione di questa pubblicità??
Oltre alla malasanità anche la malapolitica??
Ma possibile che con tutte le lamentele nei confronti di questa pubblicità non sia stato fatto nulla?
Eppure sono stati buttati nel cesso i soldi di noi italiani, per una cosa inutile e sensa senso.
Potevano risistemare qualche ospedale.
Per festeggiare i 30anni della sanità italiana bastava fare un piccolo annuncio al TG e usare quei soldi in maniera onesta e per qualcosa di veramente utile per la nostra salute.
Poi dicono che non hanno soldi.
Davvero vorrei sapere cosa si può fare e a chi bisogna scrivere perchè questo scandalo non resti impunito.
Anche perchè hanno osato censurare la famosa pubblicità della patatina di Siffredi solo perchè era allusiva, quando in tv c’è di molto, ma molto peggio, come questa pubblicità della sanità.
Tra l’altro la pubblicità della patatina non aveva leso le tasche degli italiani, ed era davvero ben fatto, non come questo scempio.
Il fatto che i politici non capiscano nulla di tecnologia e comunicazione non c’è da stupirsi, visto che sono dei vecchi che non fanno altro che riciclarsi e mettono a ricoprire ruoli di comando e gestione della comunicazione (vedi la Televisione) altri vecchi come loro. In questo modo non possono che avere o accettare idee reciclate.
E come tutti sappiamo se una cosa è reciclata vuol dire che era vecchia e passata o che era finita nell’immondizia.