Contextual advertising? Qualcosa non va…
Oggi leggendo Repubblica.it ho notato una cosa che mi ha lasciato perplesso.
A dire il vero non e’ la prima volta che la noto, ma questa volta mi e’ sembrata piu’ evidente: il contextual advertising non e’ affatto contextual!
Come si vede bene nell’immagine qui sotto l’inserzione non ha nulla a che fare con il contenuto dell’articolo ed anzi il collegamento risulta quasi fastidioso (almeno per me).
Senza voler entrare nel merito del singolo articolo e del singolo annuncio mi chiedo quale sia il valore di un adveritising come questo.
Ovviamente chi legge la cronaca puo’ essere interessato ai prestiti (come a qualsiasi altra cosa), ma mi sfugge il ragionamento che ci sta dietro.
Nelle pagine di Yahoo! Search Marketing si legge:
Sponsored Search vi consente di pubblicizzare la vostra attività tra i risultati dei principali siti di ricerca.
Content Match™ integra la campagna Sponsored Search visualizzando le vostre inserzioni esistenti con articoli rilevanti, recensioni di prodotti e così via, offrendo in questo modo una fonte aggiuntiva clienti potenziali.
Non mi pare che questo rientri in nessuno dei due casi…
Nessun post simile.
5 giugno 2008 @ 14:44
Beh, meglio annunci generici che abbinamenti che a volte risultato grotteschi, come spesso accade quando il contextual advertising viene abbinato alla cronaca.
5 giugno 2008 @ 15:50
Dato che da qualche tempo Repubblica dà molta visibilità alla sua sezione annunci immobiliari, integrandoli anche talvolta nelle pagine degli articoli, non sarei sorpresa se lo spider di Yahoo! avesse letto anche quelli come puro contenuto della pagina e, non avendo trovato altre kw altrettanto densamente presenti nell’articolo, abbia deciso di mostrarte annunci di mutui…
5 giugno 2008 @ 17:55
Ciao, Yahoo non è in grado di fornire annunci contestuali ai contenuti della pagina. L’associazione tra annunci e pagine dipende dalle keyword scelte manualmente per una determinata categorie di pagine… Non c’è uno spider come per Adsense ;-)
5 giugno 2008 @ 18:35
si’ ma quale sarebbe la kw in questo caso? In realta’ si tratta di un posizionamento sulla categoria “cronaca”, no?
In pratica e’ una sponsorship, quindi non mi pare fosse necessario un sistema molto complesso per fare questa grande innovazione :)
6 giugno 2008 @ 10:32
Il problema nasce proprio dal fatto che la categoria “Cronaca” non è associabile a priori ad un insieme di keyword pertinenti alle varie notizie. Quindi hanno scelto keyword generiche ma ben pagate come “prestiti” o “mutui” ;-)
6 giugno 2008 @ 14:36
La mia impressione è che questo genere di advertising si riperquota contro l’editore stesso.
Se lo spazio lo si vuole riservare agli annunci realmente contestualizzati, bisogna avere la forza (economica) di rinunciare ad inserire annunci che non lo sono.
E questo non succede perchè i problemi sono molti altri. Primo fra tutti il fatto che non si riesce ad ammettere che la pubblicità on line non funziona perchè ha le sue radici nelle logiche dei mercati tradizionali.
8 giugno 2008 @ 20:19
Non sarei così ostile. In realtà sono fortemente convinto che gli annunci del content network, sia di Google che di Yahoo!, “matchino” non solo con il contenuto della pagina in cui si trovano, ma anche con lo storico di navigazione dell’utente che li guarda. Un po’ behavioural insomma.
9 giugno 2008 @ 09:17
questa cosa del behavioral non mi convince. quindi tu sostieni che se vado da una pagina con adsense ad un’altra con adsense Sergej e Larry sanno da dove sono venuto e mi servono annunci di conseguenza? Oppure solo se ho la Google toolbar?
9 giugno 2008 @ 23:45
credo che raccoglino info in più modi: in base alla sessione, se hai la google toolbar, se sei loggato al tuo google account e finanche se navighi su un sito che utilizza analytics.
Credo sia verosimile, no?
Faccio spesso le stesse ricerche per benchmark e lavoro in genere… poi navigo su siti del tutto distanti da quello che cerco per lavoro e vedo cmq annunci attinenti a quelle ricerche.