La pubblicita’? Venditela da solo!
Leggo su AdAge che Google sta cercando nuove vie per monetizzare il traffico di YouTube.
L’articolo parla di ricavi che vanno dai 90 ai 200 milioni di dollari per l’anno scorso: praticamente nulla!
L’idea e’ quella di far vendere la pubblicita’ ai produttori di contenuto. Non quelli come me e te (anche se in futuro non si sa mai), ma i partner “professionali”.
Praticamente CNN, per esempio, potra’ vendere l’advertising sul proprio canale YouTube.
E non solo: i partner potranno vendere advertising anche a terze parti.
Questo sistema mi ricorda qualcosa che tanto 2.0 e innovativo non e’: le concessionarie di pubblicita’.
Alla fin fine la grande idea per monetizzare YouTube (Eric Schimidt dice che e’ la priorita’ numero 1 perm quest’anno) e’ prendersi una concessionaria che venda la pubblicita’ per loro, magari a CPM.
Mmm
Nessun post simile.
11 giugno 2008 @ 09:28
Trovo che l’idea sia molto buona affiancare un modello che accentra e che conosciamo Googlecentrico, un altro federativo ancora tutto da scoprire.
Poi occorre distinguere tra pubblicità inserita nei video in modalità pre e post roll e quella contestuale.
Staremo a vedere
11 giugno 2008 @ 10:25
L’unico motivo significativo per cui si può definire vagamente “bolla” alcuni aspetti del fenomeno che chiamiamo 2.0 è proprio questo.
Molti contenuti social non supportano advertising che altri contenuti supportano… e dunque per questo canale manca ancora un concreto business model.
Certo mancava anche per la search e poi abbiamo visto cos’è successo. Interessante invece che finalmente la open-company che poi non lo è mica tanto nonostante tutti la incensino per questo, abbia finalmente adottato un approccio realmente aperto :-)
11 giugno 2008 @ 18:31
Certo che sono delle belle pere questi di YouTube :-)
Flickr, LinkedIn, 37signals et similia hanno dimostrato che la gente (non gli italiani ;-) se gli offri un servizio che vale è disposta anche a pagare. Basta anche solo una minoranza ed il gioco è fatto. Dici quale servizio?
Su YouTube ci potrebbero essere canali a pagamento per contenuti di qualità oppure con informazioni importanti.
Un esempio potrebbe essere un canale finanziario dove un super espertone ti dice di non comprare azioni della ditta pinco pallo o obligazioni del paese sudamericano Boliperuina. Se il super espertone ci azzecca sai quanti sono disposti a pagare l’abbonamento. Metti 50$ l’anno per non farti scippare 200.000 euro.
Oppure pago 50$ l’anno per avere un canale con tutti i film di François Truffaut che mi posso vedere ad alta definizione quando mi pare. Immagina Università che pagano per questo servizio.
E poi il sistema per guadagnare ce l’hanno sotto il naso per non dire qualcosa di scurrile :-)
Quanti megafantastimilioni di canali e video ci sono su YouTube? Bene fai come con Adwords (che ti assicuro per esperienza che funziona!) e metti annunci che portano traffico sul canale dei tuoi clienti. Cavallo vincente non si cambia!
Ok my two cents
11 giugno 2008 @ 19:10
Ti piace vincere facile
;-)))