Finance Marketing: oltre la strategia del prospetto informativo
In questo periodo di crisi dei mercati finanziari in molti si chiedono cosa sia giusto fare e cosa invece esponga a ulteriori e indesiderati rischi.
Se lo chiedono gli operatori che in questa battaglia sono in prima linea.
Se lo chiedono giornalisti ed esperti di settore, politici e parapolitici.
Ma se lo devono chiedere anche risparmiatori, semplici investitori e non per ultimi chi questi prodotti junk o toxic, come si usa adesso, li ha vestiti, li ha mixati e proposti al mercato. Noi tutti marketers, uomini di comunicazione, product manager.
“Cosa dovete fare adesso” titola il buon Milano Finanza; di sabato.
Beh, io vi dico la mia e chiaramente non lo faccio per gli operatori, i risparmiatori e i politici, ma per i miei colleghi nel marketing…
E’ da anni che nel finanze & insurance impera la strategia del prospetto informativo…
Il marketing della falsa trasparenza.
Basato su prodotti spesso complessi molto di più di quello che lo stesso consulente che li propone possa pensare, blindati con informazioni e clausole in quantita tale da non far comprendere il reale rischio/profitto di cosa si sta acquistando.
D’altronde se il miglior metodo per nascondersi e’ mischiarsi a centinaia di altre persone, il miglior modo per comunicare senza informare e’ affogare nell’overlading i contenuti cruciali del prodotto.
Insomma c’e’ un gran bisogno di prodotti nuovi pensati veramente per consumatori, partiti da esigenze di mercato e non da mere tattiche di profitto.
Un marketing veramente strategico non solo una macchina per la comunicazione e il way to market dei prodotti.
Noi tutti allora dobbiamo cercare di abbandonare i vecchi schemi per dare un nuovo volto a questo mondo e fare qualcosa per andare oltre alla sterile affermazione che la proprio banca e’ diversa.
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