In attesa che Google Wave venga effettivamente aperto alla comunità (per ora è disponibile, in preview, solo a tester “scelti”), riflettevo sulle vie di fuga dall’e-mail che si sono verificate con l’avvento di Facebook e Twitter (mi concentro quindi sull’utilizzo di questi strumenti per la messaggistica, tralasciando il resto). La realtà è semplice: le persone si scrivono via Facebook e Twitter anziché via e-mail. A posteriori viene da pensare che, data la già enorme diffusione dell’instant messaging come strumento alternativo alla e-mail, si poteva immaginare che strumenti come Facebook (e anche Twitter) avrebbero trovato un terreno già fertile per installarsi nelle abitudini di molti utenti.

Tra l’altro forse non dovrei tralasciare, nel discorso e quantomeno riguardo a FB, le funzionalità oltre alla messaggistica; probabilmente FB si sta affermando come strumento di messaggistica proprio grazie alla nuvola di altre funzionalità “parallele”. Mi sembra che FB sia - nell’uso che le persone ne fanno - una piattaforma di messaggistica arricchita dalla multimedialità e da contenuti editoriali di natura sociale e di intrattenimento, spontaneamente e a volte inconsciamente generati dagli utenti. Questo porta FB a diventare non solo punto di accesso alla Rete ma anche posto dove rimanere quando si è online, senza bisogno di uscire dal suo recinto: una sorta di subnetwork dell’Internet in generale, dove gli utenti possono fare molte delle cose che Internet permette di fare (messaging, informazione, interazione).

Lo spostamento delle abitudini (passaggio da strumenti dell’alba di Internet, quali la posta eletronica, al lifestreaming degli aggiornamenti di status) dovuto a Facebook e Twitter non farà, a mio parere, la fine del presunto fenomento Second Life (oblio). Questi (neanche poi così radicali, ma significativi) spostamenti nelle abitudini credo si siano consolidati e al massimo potrà venire uno strumento migliore di FB/Twitter (Google Wave?), ma la tendenza in atto non cadrà nell’oblio e porterà al massimo a nuovi sviluppi nella direzione di una maggiore simultaneità delle comunicazioni.

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